capitolo 28

3K 142 42
                                    

I ragazzi sedevano già a tavola, Tancredi si trovava a capo tavola, alla sua destra erano seduti Gian e Diego mentra dall'altra parte del tavolo c'era seduto Jacopo e affianco a lui un posto vuoto, che aspettava solo l'arrivo di Lele; il ragazzo arrivò a tavola trascinando i piedi e con lo sguardo vuoto di chi a credito troppo a qualcosa che in realtà non esisteva. Subito tutti i presenti si accorsero che qualcosa non andava, ma immediatamente Lele si riprese e tornòa essere il ragazzo solare che era sempre stato. Gian portò le svizzere e l'insalata a tavolo, tutti, o quasi, iniziarono a mangiare, Lele mangiò poco, mentre Tanch continuava a fissare il cibo davanti a lui senza però toccarlo, oggi aveva più fame del solito ma non voleva mangiarlo, il suo corpo non era ancora abbastanza per lui, ma qualcuno fece qualcosa di veramente importante; Lele prese il suo piatto e gli tagliò la carne, fatto ciò avvicinò la sedia a quella del ragazzo accanto a lui e prese un po' di pane e sotto lo sguardo sorpreso e stupito di tutti i presenti lo aiutò a mangiare convincendolo, Gian e Diego si sorrisero e si persero nel loro sguardo, così non notarono mai lo sguardo di odio di Jacopo nei confronti di Tanch. Tancredi nonostante sapeva che se avesse mangiato troppo il suo corpo lo avrebbe rifiutato, ingoiò tutto il cibo, solo perché così Lele sarebbe rimasto ancora un po' con lui, si era giurato che avrebbe imparato a vivere con la consapevolezza di non essere abbastanza per lui, ma oggi, almeno oggi, voleva sorridere ancora un po'. Finito di mangiare Gian e Diego sparecchiarono e andarono in cucina, mentre in sala Jacopo era steso sul divano con la testa appoggiata al petto di Lele. Gian e Diego in cucina stavano lavando i piatti, quando nell'asciugarli Diego per sbaglio ne fece cadere uno che si infranse poco più avanti dei suoi piedi, subito si chinò per tirare su i cocci, ma due braccia lo sollevarono e lo fecero sedere sul bancone della cucina, Gian lo aveva preso in braccio e fatto sedere lì per vedere se si fosse per sbaglio tagliato; Diego osservava con occhi diversi già da molto tempo Gian ma non sapeva che l'altro ragazzo faceva lo stesso con lui, quando Gian si rialzò dopo essersi accertato che stesse bene si ritrovò i suoi incatenati a quelli del suo amico, quegli occhi lo attraevano verso l'altra figura, in questo modo azzerarono le distanze, mentre nella sala accanto due ragazzi sembravano essere distanti anni luce, la distanza si notò ancora di più quando dal bagno, dove attualmente si trovava Tanch, si sentirono alcuni suoni che non promettevano nulla di buono, Lele senza pensarci due volte spostò il suo ragazzo da sopra di lui e corse verso la bianca porta del bagno ringraziando anche Odino che non fosse stata chiusa a chiave, entro nella piccola stanza richiudendosi la porta alle spalle , vide Tanch che con la testa nel water vomitava tutto ciò che aveva mangiato, e dal rossore del suo viso Lele capì che a causa dei conati così forti faceva fatica a respirare, si avvicinò a lui in fretta, si inginocchiò accanto alla piccola figura e fece passare la sua grande mano, con leggerezza, sulla schiena di Tanch. Dopo questi attimi, quando Tanch si riprese un'attimo Lele prese in braccio Tanch, troppo debole, e lo portò fuori dal bagno, in sala trovò Gian e Diego seduti sul divano rossi in faccia e Jacopo nell'angolo opposto che guardava con sguardo corrucciato la televisione accesa
Lele:" Oggi Tanch dorme con me in camera mia"
Jacopo:" E io dove dovrei dormire?" Chiese in tono di strafotenza
Lele:" se vuoi c'è il divano, ma sarebbe ancora meglio se te ne andassi a casa tua" disse per poi voltarsi verso la stanza con ancora Tancredi in braccio. Fece sedere Tanch sul letto e aprì l'armadio alla ricerca di una felpa da far indossare all'amico, ne trovò una verde smeraldo, si avvicinò all'altro ragazzo
Lele:" ti do una mano a cambiarti?" Chiese, come risposta ricevete uno scrollò affermativo della testa, prese i bordi della felpa e li sollevò, togliendo così l'indumento, ciò che si presentò sotto i suoi occhi, lo distrusse un po' dentro.

~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
Spazio disagio
Hi girlsssssss
Come state?
Questo capitolo spero vi piaccia, ci ho messo molto a scriverlo. Ecco uno tra gli aggiornamenti di oggi.
Buona lettura
Bye bye

Se fosse colpa nostra? ~tankele~ [In Revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora