Capitolo ventuno: scelte

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Blair
Hershel ha, giustamente, scelto di buttarci fuori dalla sua fattoria dandoci almeno l'opportunità di raccogliere le nostre cose.

Carol non si muove dal piccolo divanetto del camper, ha pianto così tanto nel giro di quattordici ore da non avere più la forza di fare uscire altre lacrime mentre resta in silenzio lontano da noi.

Daryl ogni tanto passa a darle un'occhiata, cerca di essere il più silenzioso possibile così da non disturbare il momento di dolore della donna mentre lo sceriffo si mantiene a debita distanza da tutto il gruppo.

Incrocio le braccia al petto e guardo Rick seduto davanti alla porta del fienile, ormai libero da ogni mostro anche da quelli che abbiamo ucciso poiché sono stato già seppelliti.

Non ci vuole un genio per comprendere che quel testone sta pensando al più variegato insulto da lanciare a sé stesso per ciò che crede di aver combinato, quel giorno non ha commesso nessun errore tuttavia le sue scelte hanno causato la morte di Sophia e adesso poco importa cosa può essere considerato giusto o sbagliato.

Una mano tira la mia maglietta e così abbasso lo sguardo trovando Jenny e Juli che mi chiedono di arrivare alla loro altezza, mi inginocchio e in un'attimo mi ritrovo stretta tra le loro braccia.

"Grazie per i tuoi insegnamenti". Sussurra la più grande delle bambine facendomi chiudere gli occhi e sorridere per assaporare meglio questo momento.

"Blair, hai visto mio padre?".  Maggie corre verso di me con un espressione preoccupata disegnata sul viso.

"No. Cosa succede?".

"Beth, ha avuto un malore". La piccola dei Greene, poco prima, era così sconvolta da ciò che stava accadendo che si era avvicinata al corpo della madre disteso a terra ma purtroppo ella era ancora viva e ha provato a mordere la figlia, fortunatamente ho avuto la prontezza di sparare prima che la ragazza venisse infettata dalla donna.

Rick viene attirato dalla voce spaventata di Maggie e decide di avvicinarsi per capire cosa sta succedendo quindi la ragazza gli racconta ogni cosa.

"Andrò a cercarlo con Glenn". Dichiara lo sceriffo mentre evita con cura di guardare dalla mia parte.

"Parlo io con Glenn". Sussurra Maggie prima di voltarci le spalle per andare a cercare il ragazzo, nel frattempo le bambine si sono allontanate ed io sono rimasta da sola con Rick.

"Dovrai andare via". Corrugo la fronte piazzandomi davanti al suo corpo per evitare che scappi via dopo esserne uscito con questa frase.

"Quando ricominceremo il nostro cammino, tu prenderai un'altra strada". Sapevo che non mi avrebbe perdonato, ho ucciso delle persone trasgredendo la principale regola dello sceriffo ma non credevo che sarebbe arrivato a tanto.

"Quindi lascerai una donna e due bambine a vagare da sole. Complimenti sceriffo!". Esclamò provando a trattenere la rabbia che ribolle dentro di me.

Sono stata al suo capezzale per tre lunghi mesi, gli ho parlato e mi sono presa cura di lui e da quando si è svegliato io gli ho salvato la vita un paio di volte.

Provo ad andare via, decisa a levare le tende già da adesso ma la sua mano blocca il mio polso facendomi voltare verso di lui.

"Saprai andare avanti meglio di tutti noi... E, credo, che le bambine dovrebbero restare con noi". Un ghigno beffardo nasce sulle mie labbra mentre compio un passo avanti così da essere ad un soffio dal suo corpo.

"Così farai ammazzare anche loro?". Alle volte non servono armi affilate per uccidere una persona, bastano delle semplici parole che unite formano una bomba che spazza via l'anima del nemico ed è quello che voglio fare adesso.

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