Capitolo trentatré: dolcezza.

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Daryl
Sono tornato perché le parole di Blair rimbombavano nella mia testa, i lividi provocati dai suoi pugni facevano male ma non quanto la sua frase dove mi augurava di morire tra le zanne di un fottuto zombie.

Corrugo la fronte cercando la sua figura sempre agitata ed ecco che la trovo a pochi passi da mio fratello, Merle ride facendosi dei complimenti per qualche orribile battuta che ha fatto mentre Blair gli lancia delle brutte occhiate con la speranza che solo queste possano ucciderlo.

Quei due non si amano proprio, è normale visti i trascorsi ma comunque la ragazza tenta di contenersi e una parte di me pensa che lo faccia a causa mia... Mi voglio solo illudere, un po', che lei possa tenere così tanto a me da non uccidere una persona a cui tengo.

Blair non è sicuramente la persona mentalmente più stabile, è violenta e neanche si sforza per esserlo. L'ho notato la scorsa sera quando sparava a chiunque in quella arena, non faceva nessuna distinzione poiché per lei erano solo bersagli mobili e, se lo sceriffo non la fermava, avrebbe distrutto l'intera comunità e senza smettere di sorridere.

Nonostante questo suo lato, io non posso fare a meno di lei. Mi piace come riesce ad uscire da ogni situazione, sa difendersi e attacca sempre con astuzia... Studia ogni dettaglio, i comportamenti delle persone e poi agisce secondo il proprio scopo però con noi non ci riesce. Impossibile non notare lo sguardo amorevole che rivolge verso le sue ragazze, le piccole attenzioni che indirizza a Glenn e Rick.

Ha una dolcezza tutta sua, però la usa solo con poche persone e credo che io non faccia parte del club. Riusciamo a comunicare civilmente ma solo a piccole dose perché poi lei si innervosisce quindi, ogni volta che la vedo in difficoltà, le dico solo qualche parola e poi restiamo in silenzio uno affianco all'altra.

"Daryl!". Sobbalzo colto alla sprovvista da una vocina alle mie spalle.

"Non ti girare, fai finta di niente e ascolta soltanto". Corrugo la fronte cercando di dare un senso alle parole di Jenny.

"Cosa succede Jen?".

"Blair sta rimuginando troppo su qualcosa. Potrebbe combinare qualche guaio". Punto lo sguardo sulla ragazza intenta ad insultare Merle, lo ucciderà prima o poi.

"Mi sembra tranquilla". Jenny lascia andare uno sbuffo borbottando un leggero idiota che arriva limpido alle mie orecchie.

"L'ultima volta che aveva quella espressione, ci ha chiesto se volevamo seguirla perché lei doveva andare via... Visto che Rick l'aveva cacciata". Osservo bene il soggetto della nostra discussione, è evidente la sua tensione ma penso che sia normale  vista la situazione che stiamo vivendo.

"Non capisco perché lo dici a me. Blair è adulta abbastanza da arrivare da sola alle prop..."

"Senti brutto idiota! Non iniziare a fare il discorsetto del siamo solo amici di sopravvivenza e se lei va via non mi interessa niente". Sempre più confuso mi volto nella sua direzione ricevendo un pugno in pieno petto ma la sua mano è così piccola da non provocarmi nulla.

"Noi siamo solo amici e se lei va... Via... Ecco... Sai no". I suoi occhi si sollevano verso il cielo mentre io avverto un leggero imbarazzo.

"Non ci credi neanche tu... Adesso sii intelligente, indaga e convincila a non mettere da parte il buon senso. Grazie e ciao". Detto questo scende dal tavolo andando via e borbottando frasi incomprensibili sul fatto che i Blairyl sono degli stupidi.

La guardo marciare verso l'interno della prigione e mi chiedo cosa pensa che io possa fare. Blair è fuori controllo, non permette a nessuno di dirle cosa fare quindi potrebbe uccidermi se solo esprimessi un mio parere su di lei.

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