6. Nemici

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Importante: ci pensavo da qualche giorno, ma non ero certa fosse un'idea sensata quindi ci terrei ad avere una vostra opinione, sarebbe utile o no se creassi un account su Twitter per comunicare con voi (visti i problemi che ho con i messaggi privati su wattpad), per anticiparvi le mie idee, chiedervi consigli e comunicare gli aggiornamenti delle storie ed eventuali cambiamenti?

Alle prime luci dell'alba, le strade della città di Musutafu erano già piene di macchine e di persone che d'abitudine si recavano a lavoro. I clacson, le sirene delle ambulanze e i veicoli che passavano sull'asfalto accompagnarono il fastidioso suono della sveglia sul comodino della stanza di Izuku facendolo sobbalzare e improvvisamente, catapultato via dal mondo dei sogni, il ragazzo si ritrovò seduto sul letto, con i palmi delle mani sugli occhi, infastidito dalla luce che entrava dalla finestra, e con l'irrefrenabile istinto di scagliare l'oggetto, fonte del suo disturbo, contro la parete più vicina.

Quando troppo assonnato fece per stendersi nuovamente sul materasso tuttavia i suoi pensieri furono immediatamente rivolti ad una persona, la stessa che in quel momento stava dormendo sul divano di casa sua e al che non perse tempo alzarsi dal comodo giaciglio per correre giù in salotto mugolando di dolore quando i suoi muscoli, rimasti così a lungo a riposo, sembrarono ricordargli i traumi che aveva subito il suo corpo durante lo scontro.

Giunto in salotto la sua attenzione fu immediatamente rivolta verso il divano dove trovò l'altro ragazzo ancora dormiente. Il plaid con cui la sera prima l'aveva coperto era finito sul pavimento mentre il bicolore si trovava disteso a pancia in su con il braccio destro che sfiorava il pavimento. Un visione piuttosto divertente considerando i modi di fare composti e misurati di Shoto, ma decise comunque di mettere da parte i suoi pensieri e dirigersi in cucina per prepararsi la colazione.

Quella mattina sarebbe dovuto andare in ronda per le strade della città e si vedeva costretto ad indossare un costume da eroe diverso da quello che portava gli evidenti segni del giorno prima.

Da quando era uscito dalla Yuei, Izuku si era ritrovato a poter contare sempre sull'aiuto di Hatsume, la ragazza si era sempre offerta di aiutarlo soprattutto nella riparazione dei suoi costumi, ma avrebbe dovuto lasciarglielo per qualche giorno e di certo no ne aveva il tempo.

Mentre il ragazzo finiva di progettare la sua mattina e di preparare la colazione, che in realtà consisteva in una semplice tazza di latte, fu raggiunto dal bicolore che con passi lenti e incerti si presentò in cucina con sguardo assonnato e capelli scombinati.

Izuku non notò subito la sua presenza dal momento che dava le spalle all'ingresso della stanza per cercare il latte nel suo frigorifero, fu quando Shoto parlò che per poco non verso per terra il contenuto del cartone appena preso

«mi sarei dovuto cercare un albergo per la notte» borbottò portandosi una mano sugli occhi stanchi
«Todoroki! Non ti ho sentito arrivare» affermò Midoriya dopo essere sobbalzato prima di rivolgere completamente la sua attenzione al bicolore

Di certo una visione del genere non gli capitava da molto, forse dal ritiro nei boschi del primo anno o dalla loro permanenza nei dormitori della scuola.

La solita riga centrale che divideva i capelli del ragazzo in due colori sembrava essersi persa, diverse ciocche bianche si erano sparse tra quelle rosse dandogli un aspetto incredibilmente disordinato malgrado il ragazzo si stesse visibilmente impegnando per dar loro una sistemata

«per la questione dell'albergo, mi dispiace, ma ti ho trovato che dormivi e non mi sono sentito di svegliarti, eri parecchio stanco» si giustificò riempiendo la sua tazza con un po di latte
«la prossima volta svegliami - borbottò facendogli alzare gli occhi al cielo - anche se non ci sarà una prossima volta»

La domanda ad Izuku sorse spontanea, era scontroso solo di prima mattina o cambiava umore peggio di Bakugo?

Fino alla sera precedente era stato così mansueto e aveva persino sorriso, adesso sembrava essere lo stesso ragazzo freddo e scontroso che aveva incontrato il giorno prima durante lo scontro.

«stai tranquillo - borbottò preferendo non pensare troppo ai suoi evidenti cambi d'umore - vuoi qualcosa per colazione?» chiese poggiato ad uno dei mobili della cucina prima di bere un sorso di latte dalla sua tazza
«non ho fame - disse solo - dove hai messo il mio costume? Devo andare, ho delle indagini da portare avanti» aggiunse poi
«è poggiato sul tavolo nel salotto, ma per quanto riguarda le indagini mi pare che l'accordo sia stato quello di essere una squadra - osservò e l'espressione del ragazzo, che sembrò ricordarsene solo ora, non gli parve esattamente favorevole alla situazione - pertanto, visto che sono di ronda questa mattina, tu verrai con me, mi dirai di più su questi cinque Villain e insieme indagheremo al riguardo» concluse ponendo un particolare accento su 'insieme'.

(...)

Mentre le macchine percorrevano veloci le vie e le persone affollavano i marciapiedi delle strade i due eroi camminavano lentamente e fianco a fianco ogni tanto guardandosi attorno per tenere d'occhio la situazione.

A differenza di Izuku che aveva a disposizione un secondo costume, Shoto, lontano da Hosu, si era ritrovato costretto ad indossare lo stesso rovinato dal giorno precedente; avevano cercato di rimediare al meglio liberandolo della polvere di cui era coperto e in parte c'erano riusciti. Rimanevano solo gli strappi lungo le braccia, ma a quelli ci avrebbero pensato in un secondo momento.

«quindi non hai ancora capito quale possa essere il loro obiettivo?» chiese Midoriya prima di sorridere ad una ragazza che lo salutava a distanza
«la mia sola ipotesi è che cerchino qualcuno al loro livello, durante gli scontri con altri eroi non facevano altro che ripetere 'non sei alla mia altezza' prima di uccidere il loro avversario... indago da un anno su di loro e finora è capitato molto raramente che risparmiassero un eroe, quando tu hai attaccato quel Villain ha detto 'tu si che sei un avversario al mio livello' e nonostante tu sia stato sconfitto non ti ha ucciso... la mia idea è che-» iniziò a dire prima di essere interrotto da Izuku
«è che stiano facendo una sorta di selezione» disse facendolo annuire
«il loro modo di pensare malato e contorto sembra essere lo stesso di-»
«Stain l'elimina eroi» lo interruppe ancora facendolo sospirare
«non sono certo che siano stati suoi seguaci e non sono ancora certo del loro obiettivo ultimo, ma uccidono indistintamente eroi e villain e non importa se le intenzioni sono, a senso loro, nobili, dobbiamo fermarli ad ogni costo» disse facendo annuire Midoriya
«hai detto che hanno quirk potenti, di che si tratta?» chiese ancora Izuku
«come hai già visto ieri, uno di loro può controllare con la mente tutto ciò che lo circonda, il suo raggio d'azione da quanto ho visto è di dieci metri, il secondo di questi quirk riesce ad anticipare tutte le mosse dell'avversario, sono certo si tratta della previsione del futuro, poi abbiamo il terzo, semplice rafforzamento, ma non sottovalutarlo, quando attiva la sua unicità riesce anche ad aumentare la sua forza in maniera spropositata... Infine, uno dei più pericolosi, riesce a controllare la mente, basta il semplice contatto visivo... durante i suoi scontri si dice che abbia indotto diversi eroi al suicidio»
«aspetta ne manca uno» notò Midoriya facendo sospirare il bicolore
«lo so bene... l'ultimo di loro sembra essere la mente di tutta la squadra, non siamo riusciti a capire quale possa essere il suo quirk, gli scontri con lui sono sempre stati istantanei, i testimoni con cui abbiamo parlato affermano che gli eroi improvvisamente si accasciassero per terra... senza vita, il tutto nel giro di pochissimi minuti senza che il Villain alzasse un dito, un avversario del genere, con una tale posizione di vantaggio va trattato con immensa cautela e se mai dovessimo trovarci di fronte a lui... dovremo scappare e chiedere aiuto» disse lasciando il verde incredibilmente scosso

Non avrebbe mai pensato di vedere quell'espressione sul volto di Todoroki, non avrebbe mai immaginato che un ragazzo dal sangue freddo come lui potesse tremare al sol pensiero di un avversario. Quando i loro occhi si incontrarono un groppo in gola sembro bloccargli il respiro dinnanzi quegli occhi pieni di paura.

Erano davvero così potenti i loro avversari?

Mi scuso infinitamente, rileggendo i capitoli scritti mi sono resa conto degli errori e delle ripetizioni di parole, sono stata superficiale e giuro che non accadrà più, revisionerò e correggerò tutto oggi stesso cogliendo anche l'occasione per ringraziarvi del supporto che mi date sempre, Pro Hero e Backstage stanno andando benissimo ed è solo merito vostro, abbiamo raggiunto 1k letture in pochissimo tempo, grazie mille❤️

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