Midoriya sapeva che quel giorno sarebbe arrivato
Lo scrosciare dell'acqua contro il prato era l'unico rumore che riempiva quel silenzio straziante. Non una voce osava proferire parola, non uno sguardo osava incontrarne un altro. Occhi vitrei persi nel vuoto si ritrovavano ad osservare quell'erba lucida, piegata dalla potenza della pioggia. Il profumo della terra bagnata, intenso e piacevole quel giorno sembrava soffocare il respiro. Gocce salate si mischiavano all'acqua piovana, fazzoletti ormai bagnati erano portati alla bocca per soffocarne i singhiozzi.
Non un ombrello colorato rallegrava l'atmosfera di quella volta, una distesa tele nere rendeva ancora più grigio quel momento saturo di tristezza.Era grato che quel giorno piovesse; ne era grato perché le lacrime sulle sue guance erano nascoste dalle gocce di pioggia. Ne era grato perché il rumore dell'acqua sovrastava i suoi singhiozzi.
Non gli importava di essere sporco di fango, non importava se i suoi pantaloni neri e la sua giacca del medesimo colore fossero fradici.
Non importava se fosse l'unico in ginocchio davanti quella lastra di marmo bianca resa lucida dalla pioggia.
Non si curava di essere ormai il solo rimasto lí, dopo ore, preda della solitudine accompagnato dalla malinconia della pioggia
Non importava più niente, nulla più aveva un senso, quel giorno, al funerale di All Might
Le due porte a vetri dell'ospedale furono aperte e tenute da Shoto mentre Izuku, con sguardo basso usciva dalla struttura.
Si trattava di una costruzione bianca preceduta da un porticato del medesimo colore che conduceva alle porte d'ingresso e d'uscita. La struttura presentava sulla facciata numerose finestre mentre l'entrata era quasi completamente a vetri.
«neanche un osso rotto, sono colpito dopo tutti i pugni che hai incassato» osservò Shoto cercando di tirare su di morale il ragazzo. Sapeva quanto fosse impossibile, da quanto detto dai telegiornali, le vittime dell'incidente erano state in tutto sei, avere sulla coscienza quei morti li stava abbattendo. Forse era stato quello lo scopo del Villain, far vacillare non solo la loro immagine da eroi, ma anche la loro fiducia e tenacia. Una mossa meschina ma terribilmente astuta.
«sei morti e cinque feriti gravi...» ragionò a voce alta Izuku facendo sospirare Todoroki.
Una persona come Izuku non si sarebbe mai perdonata una cosa del genere, lui che ambiva a diventare un eroe capace di salvare tutti con un sorriso, stava vedendo tutta la fiducia in sé stesso scivolare via lentamente
«Midoriya-» tentò di dire Shoto ma i due eroi furono improvvisamente circondati da numerosi giornalisti. Si trovarono catapultati in un situazione caotica e confusa in pochissimi secondi, circondati da una ventina di persone, con microfoni puntati addosso e telecamere in faccia
«Deku! Shoto! Gli altri eroi portati in ospedale sono in condizioni gravi?»
«Shoto da questa parte! È vero che sei tornato a Musutafu per collaborare con Endeavor?»I due ragazzi si trovarono assaliti da domande, le voci degli intervistatori si sovrapponevano a vicenda e i visi dei ragazzi si voltavano rapidamente con sguardo confuso tentando di seguire quelle richieste
«io-» tentò di dire Todoroki ma un'altra domanda lo interruppe
«Deku alcune fonti dicono che voi due stiate collaborando»
«beh-» provò a rispondere Izuku
«ragazzi guardate qua in camera!»Il flash di una macchina fotografica li abbagliò
«quanti sono i feriti dell'incidente?»
Gli occhi di Izuku si spalancarono
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Pro Hero || Tododeku
FanfictionDopo il diploma alla Yuei una generazione di nuovi eroi è pronta per difendere le città dalle minacce criminali dei Villain. Come si comporteranno Midoriya Izuku e Todoroki Shoto quando sentiranno gravare sulle loro spalle il peso di quelli che sono...