25. Riuniti... più o meno

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Era ancora l'alba quando Shoto aprí gli occhi. Le sue palpebre incontrarono la luce tenue proveniente dalla finestra e dopo averle strizzate per più volte cercò di guardarsi attorno assonnato prima che il suo sguardo si posasse su Izuku, steso di fianco a lui e ancora dormiente.

I loro corpi erano riscaldati dalle coperte del letto e avvicinandosi a lui, dopo parecchi minuti trascorsi ad osservarlo, troppo assonnato per muoversi, il bicolore accarezzò la sua spalla scoperta scivolando lentamente con le dita lungo il suo braccio poggiato sopra le lenzuola facendolo rabbrividire.

Un mugolio infastidito sfuggí alle labbra del ragazzo che tuttavia non si svegliò, al che Shoto, sollevata la mano destra, lasciò che una leggera brina gli volteggiasse tra le dita prima di far depositare minuscole scaglie di ghiaccio sul suo palmo, soffiò sulla sua mano e i piccoli cristalli investirono il viso che Izuku che arricciò il naso coprendosi fino alla testa con le coperte

«fa freddo Shoto» biascicò lamentandosi e il bicolore scostò le coperte rivelando nuovamente quel viso costellato di lentiggini, stavolta con gli occhi aperti e assonnati.
«Izu dobbiamo alzarci, abbiamo un piano da mettere in atto, ricordi?» sussurrò dopo aver poggiato una mano sulla sua guancia e aver avvicinato le loro labbra
«adesso?» piagnucolò facendo sorridere il bicolore
«vado a preparare la colazione - sussurrò lasciando un bacio casto sulle sue labbra - ti amo» gli sorrise
«mh-si anche... io» borbottò richiudendo gli occhi troppo assonnato

Quel giorno Midoriya e Todoroki iniziarono a preparare il loro piano. Non avevano avuto la possibilità di meditare a lungo su tattiche e conseguenze, la corsa contro il tempo li stava costringendo ad agire quanto più in fretta possibile. Ignari di cosa avesse in serbo per loro il nemico, si tenevano in contatto con gli agenti di pattuglia che giorno e notte presidiavano ormai il capannone abbandonato.

Le ore sembravano volare, il tichettio dell'orologio affisso ad una delle quattro pareti della cucina li accompagnò durante tutto il giorno: quando Midoriya, seduto sul bancone della cucina, aveva appuntato su un foglio una lista disordinata dei compagni che fossero in grado di contattare, portando dubbioso la penna sulle labbra prima di scrutare Shoto in piedi tra le sue gambe che gli suggeriva di tanto in tanto dei nomi con tono interrogativo mentre le sue mani scorrevano lentamente sulle gambe del verde; quando seduti al tavolo della cucina avevano contattato Uraraka, Asui e Tokoyami spiegando velocemente la situazione e chiedendo loro con chi fossero ancora in contatto; quando avevano chiamato Bakugo e dopo una serie di frasi infastidite erano riusciti a convincerlo a contattare anche Kirishima, Kaminari e Sero; infine quando Izuku e Shoto avevano discusso per elaborare un buon piano, probabilmente tempo sprecato non sapendo chi potesse effettivamente venire a Musutafu.

Era ormai calata la sera quando Uravity, Froppy e Tsukuyomi erano andati a casa di Deku, Todoroki aveva spiegato loro ogni cosa seppur i tre Pro Hero fossero a conoscenza della minaccia che da tempo ormai incombeva sulla città, ma concondarono sul fatto che non avrebbero potuto organizzare un piano e tanto meno agire se prima non avessero avuto la certezza degli altri - ormai ex - compagni di classe.

«con chi siete riusciti a mettervi in contatto?» chiese Izuku sedendosi di fianco a Shoto.

I cinque eroi erano seduti al tavolo della cucina sulla cui superficie erano poggiati dei bicchieri d'acqua ormai vuoti, il foglio con la lista della loro classe e il portatile; era giunto il momento di chiamare anche gli altri. Si erano assicurati che ognuno dei contatti ricevesse un piccolo avvertimento, era impossibile spiegare un intero piano per telefono, per questo era stato semplicemente detto ad ognuno "Midoriya e Todoroki hanno bisogno di aiuto per una missione"

«ho provato a chiamare Iida, ma è già impegnato con una missione a Hosu» sospirò Uraraka seduta alla destra del verde ed Izuku annuí dispiaciuto
«anche Yaoyorozu è impegnata con affari piuttosto importanti, cra» aggiunse Asui, seduta tra Tokoyami e Todoroki, portando l'indice alla bocca con fare pensieroso e il bicolore trattenne un'imprecazione
«Yaoyorozu sarebbe stata utilissima, non conoscendo il quirk di uno dei Villain lei sarebbe stata pronta ad ogni evenienza» sospirò Shoto mentre Izuku, di fianco a sé, tagliava dalla lista di venti persone il secondo nome.
«sono riuscito a mettermi in contatto solo con Mezo, è dei nostri Midoriya» portò buone notizie Tokoyami facendo sorridere rassicurato il verde
«avete contattato qualcun altro?» chiese poi Shoto
«Jiro e Ashido stanno collaborando per una missione, sono nel pieno di indagini importanti, non possono aiutarci» soggiunse Uraraka e Midoriya cancellò altri nomi dalla lista catturando tra i denti il labbro inferiore
«quindi, ricapitolando, Mezo, voi, Kacchan, Kirishima, Kaminari e Sero per il momento sono gli unici in grado di partecipare alla missione, avete avuto possibilità di contattate Mineta?  - Asui scosse il capo infastidita facendo scappare una risatina a Shoto - Hagakure? Ojiro? - i tre scossero ancora il capo - Koda? Sato?» sospirò così come gli altri tre che per l'ennesima volta si ritrovarono a negare e con fare scoraggiato cancellò gli altri nomi dalla lista sentendo la speranza di vincere quella battaglia affievolirsi sempre di più.

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