Il capannone abbandonato per i successivi due giorni divenne il centro delle indagini, i poliziotti in borghese presidiavano la zona ad ogni ora del giorno comunicando ad Izuku e Shoto di chiunque entrasse o uscisse da lí.
Nelle ultime quarantotto ore gli individui erano andati via e ritornati poche volte, indossavano sempre un cappotto nero dal colletto alto che rendeva difficile identificarli e si accertavano, prima di uscire o di entrare, che non ci fosse qualcuno nei paraggi, sembravano ignorare i comuni civili evidentemente preferivano non farsi notare soprattutto dagli eroi in ronda. Che quell'aspetto li rendesse sospetti o meno non sembrava importare loro, non finché non erano visibili in faccia, completamente anonimi alla polizia che finora era riuscita a registrare solamente due di loro.
I due eroi si occupavano invece di seguirli a debita distanza lungo il tragitto che ogni qual volta, usciti dal capannone, percorrevano. Negli ultimi due giorni i due eroi erano stati condotti in edicole e librerie. Piuttosto interessante che dei criminali con l'intento di ucciderli e sterminare centinaia di eroi passassero i loro pomeriggi a leggere libri.
Finora avevano proseguito le ricerche a distanza, senza uscire allo scoperto per nessun motivo, era ormai certo che si trattasse di quei villain, ma la polizia aveva detto di aspettare ed essere cauti perché un solo passo falso di avrebbe allontanati nuovamente da loro e ormai erano troppo vicini per potersi permettere un errore del genere.
Quella mattina però sembrò arrivare la svolta quando tramite il radio telefono portatile, che Shoto teneva nella cintura del suo costume, uno degli agenti riuscí ad identificare uno dei criminali.
«confermo la presenza dei criminali, la foto di uno dei sospettati corrisponde con l'uomo che sta uscendo adesso, quirk preveggenza, niente attacchi a sorpresa, attenetevi alla procedure di adesso» disse la voce gracchiante attraverso l'apparecchio.
I due eroi si erano appostati su uno dei tetti dei palazzi che circondavano la zona. Shoto, vicino al cornicione, si era abbassato spiegando completamente le ginocchia e poggiandovi sopra le mani, scaricando il peso del suo corpo sulle punte delle sue scarpe bianche. Osservava attentamente le strade in silenzio e di fianco a lui, Izuku, non sembrava intenzionato a proferire parola. Anche il verde stava tenendo d'occhio le strade, lui era seduto sul cornicione del palazzo e le sue gambe ogni tanto si muovevano lentamente nel vuoto sotto di lui.
«lo vedi?» chiese dopo un po il verde e dopo altri attimi di silenzio il bicolore si alzò in piedi guardando sotto di loro
«eccolo, proviamo a spostarci mantenendo questa altezza, non deve vederci» disse Shoto ed Izuku annuí seguendolo immediatamente dopo essersi alzato da terra.I loro sguardi durante il tragitto, che si rivelò più breve del previsto, saettavano velocemente alternando occhiate tra la strada percorsa dal villain e il vuoto che separava i diversi palazzi, Izuku per poco con cadde da uno di quei tetti quando Shoto si fermò improvvisamente trattenendo tuttavia il suo bacino con un braccio, un po per salvarlo dalla caduta, malgrado non avrebbe avuto problemi con il suo quirk e un po per salvare le loro indagini.
«dove sta andando?» chiese Midoriya arrossendo per la sua brutta figura, ma Todoroki non sembrò curarsene mantenendo il suo sguardo sulla strada.
Il verde non sentí subito quella che stava dicendo, troppo concentrato sulla sua figura il cui peso gravava sul piede destro fin troppo vicino al cornicione e più avanti rispetto al sinistro, e sul suo busto appena piegato in avanti per consentirgli di vedere la strada sotto il palazzo.
Da quando quel maledetto costume da eroe gli fascia così bene il-
I suoi pensieri furono interrotti bruscamente quando i loro sguardi si incontrarono
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Pro Hero || Tododeku
FanfictionDopo il diploma alla Yuei una generazione di nuovi eroi è pronta per difendere le città dalle minacce criminali dei Villain. Come si comporteranno Midoriya Izuku e Todoroki Shoto quando sentiranno gravare sulle loro spalle il peso di quelli che sono...