Se vi va, passate a leggere lo spazio autrice❤️
La stanza era in penombra, pochi spiragli della tenda lasciavano penetrare i raggi del sole. Piccoli fasci di luce illuminavano la scrivania alla sinistra della porta, sulla cui superficie fogli e appunti erano sparsi in maniera disordinata. La sedia poco distante dal ripiano non era stata rimessa a posto e occupava il centro della camera, sulla sua spalliera era poggiata la divisa grigia della scuola, contro la parete sulla destra, invece, il letto appariva più scombinato del solito: le coperte erano finite quasi tutte per terra e il centro del materasso ospitava ancora la figura seduta di Izuku, troppo scombussolato per alzarsi.
Il suo respiro pesante, accompagnato dal fastidioso rumore della sveglia e dal vociare oltre la porta della sua camera, disturbavano il silenzio della mattina. Le sue iridi verdi si concedettero di guardarsi attorno nella penombra della stanza, soffermandosi brevi istanti sui numerosi poster di All Might che riempivano le pareti, sul suo zaino buttato per terra e gli appunti di scuola mischiati a quelli degli eroi sulla scrivania, poi, con un gesto stanco, si portò una mano sul viso sfregandosi gli occhi e sbadigliando.
Il braccio sinistro, che sorreggeva il suo busto, si allungò pigramente verso la sveglia e finalmente quel suono squillante cessò lasciando che solamente i suoi sospiri, ancora irregolari, si propagassero nella camera.
Si era svegliato così improvvisamente che quando si era alzato dal cuscino la sua vista si era offuscata per brevi attimi; quella terribile sensazione di cadere lo aveva scosso, destandolo bruscamente dai suoi sogni e ricatapultandolo improvvisamente alla realtà.
Finalmente circondato dal silenzio fece rapidamente mente locale. Quel sogno l'aveva scosso, si era svegliato con una terribile sensazione di vuoto nel petto; probabilmente era stato alimentato dalle preoccupazioni e dall'ansia che provava in quei giorni: il tirocinio, le indagini dell'agenzia di Sir Nighteye, la questione di Mirio e del One for all.
Sospirò frustrato, quei pensieri lo tormentavano già di prima mattina, accrescendo il suo senso di frustrazione, ma stavolta però era diverso, quando si era svegliato, per un attimo, in una parte remota nella sua mente, aveva sperato che lì vicino ci fosse lui, quel sogno era stato così intenso e coinvolgente che il petto quasi gli doleva al pensiero che nulla fosse stato effettivamente reale, solo un misero desiderio che probabilmente avrebbe custodito silenziosamente, proprio come nel suo sogno, però senza quella dolce speranza che un giorno sarebbe piombato nella sua vita proprio quel ragazzo e gli avrebbe confessato tutto.
Sospirò
Davvero divertente
Pensò amareggiato, non sapeva nemmeno a chi si stesse rivolgendo, probabilmente al destino che ancora una volta sembrava prendersi gioco di lui
Un bussare frenetico alla porta della sua stanza attirò la sua attenzione destandolo da quel flusso di pensieri e con voce ancora assonnata «si?» chiese sospirando per l'ennesima volta, prendendo al contempo il suo telefono, per accertarsi che non ci fossero novità circa le indagini su Overhaul
«Midoriya! - in un certo senso le urla di Iida fuori dalla porta lo rassicurarono dandogli quel senso di normalità e familiarità che nell'ultimo periodo sentiva tanto lontano - abbiamo lezione tra esattamente un quarto d'ora! Devi ancora fare colazione e sistemarti! Manchi solo tu all'appello! Dobbiamo essere in classe in anticipo di-» un'altra voce si aggiunse a quella del suo amico, mentre dei passi si muovevano lungo il corridoio del dormitorio
«rilassati Iida, non urlare al povero Midoriya già di prima mattina» lo interruppe Kirishima ridacchiando
«sto arrivando» rispose comunque Izuku accennando un sorriso prima di sentire i passi nel corridoio allontanarsi.
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Pro Hero || Tododeku
FanfictionDopo il diploma alla Yuei una generazione di nuovi eroi è pronta per difendere le città dalle minacce criminali dei Villain. Come si comporteranno Midoriya Izuku e Todoroki Shoto quando sentiranno gravare sulle loro spalle il peso di quelli che sono...