«é ridicolo che non possiamo contare sull'aiuto di Endeavor, soprattutto dopo che hanno attaccato la sua agenzia» sbottò Izuku prima di dare un morso al suo panino.
Quella mattina i due ragazzi avevano proseguito le loro indagini con la polizia comunicando dei loro sospetti riguardo il capannone abbandonato nella periferia di Musutafu. La zona segnalata dagli eroi era subito finita sotto la sorveglianza di agenti in borghese e i ragazzi stessi avevano deciso di fare una pausa pranzo in un piccolo locale dalla cui vetrina era possibile tenere d'occhio il complesso in stato di abbandono.
Non era sicuro per loro stare nei paraggi, soprattutto dal momento che quei criminali li conoscevano bene e sembravano più che intenzionati ad ucciderli.
«te l'ho detto Izuku, mio padre sta svolgendo altre indagini a Kamino, è un miracolo che domani torni qui solo per visitare le famiglie delle due vittime, non si è neanche degnato di presentarsi al funerale» borbottò
«quanto rimarrà qua?» chiese il verde nella speranza che il pro hero rimanesse abbastanza da poter dare loro un aiuto, ma anche in questo caso, Shoto deluse le sue aspettative
«rimarrà solo per qualche ora»Entrambi sospirarono prima di ritornare a guardare i panini che avevano davanti.
Il locale che li ospitava, malgrado fosse ora di pranzo, era praticamente vuoto. I tavolini rettangolari, disposti lungo il perimetro dell'ambiente e di fianco ad un vetro che occupava per intero le pareti dando la possibilità di vedere fuori, erano sperati da divanetti neri. Il pavimento anch'esso nero sembrava rendere lo spazio più piccolo mentre un bancone bianco occupata la destra del locale. Oltre il loro tavolino, solo un altro era occupato; anche gli sgabelli davanti il bancone erano vuoti e l'unico rumore che riempiva quell'ambiente silenzioso era prodotto dalla televisione affissa al muro e alle spalle del bancone.
Entrambi i ragazzi quel giorno non sembravano avere particolarmente appetito, soprattutto Izuku che dopo parecchi minuti si ritrovava ancora il panino, praticamente sano, davanti.
Aveva trangugiato qualche boccone mentre osservava da oltre il vetro quella grande struttura, una volta bianca, rovinata dal tempo e dall'abbandono; se ne scorgeva solo metà, il resto nascosto da un altro palazzo, ma si poteva comunque tener d'occhio l'ingresso che quel giorno non sembrava aver visto entrare, o uscire, nessuno.
«Izu, non hai fatto nemmeno colazione oggi, dovresti mangiare» Shoto osservò con malinconia il ragazzo intento a fissare al di là del vetro. Anche lui sentiva lo stomaco chiuso, dopo appena qualche morso, quel panino gli aveva dato la nausea.
«secondo te... se loro sono davvero lì... abbiamo qualche speranza di vincere?» sussurrò Midoriya terribilmente serio continuando a fissare sovrappensiero quelle strade piene di macchineIl bicolore non seppe cosa rispondere, era la seconda volta che il verde glielo chiedeva quel giorno e ancora una volta lui si limitò a sospirare allungando la mano lungo il tavolo fino a stringere quella dell'altro.
Finalmente Izuku si voltò e quando i loro sguardi si incontrarono si sentí quasi meglio.
Shoto gli sorrise, sperando che in quei pochi minuti potessero permettersi di comportarsi come una semplice coppia, e il suo pollice accarezzò il dorso della mano del verde.
«troveremo il modo, lo abbiamo sempre fatto, dovresti saperlo bene» lo disse con tono rassicurante e convincente tanto da far sorridere Izuku che riportò il suo sguardo fuori dalla finestre, tornando a fissare quel capannone abbandonato e il sorriso sul viso di Shoto si spense.
Osservò l'altro per minuti interminabili scrutando con attenzione i suoi lineamenti improvvisamente rilassati e quella stretta allo stomaco gli fece venire ancor più da vomitare all'idea che prima o poi avrebbero dovuto affrontare quei criminali con il rischio di doversi confrontare con tutti loro assieme.
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Pro Hero || Tododeku
FanfictionDopo il diploma alla Yuei una generazione di nuovi eroi è pronta per difendere le città dalle minacce criminali dei Villain. Come si comporteranno Midoriya Izuku e Todoroki Shoto quando sentiranno gravare sulle loro spalle il peso di quelli che sono...