Pro Hero || Tododeku

16. Rivincita

Todoroki si alzò lentamente da terra cercando di richiamare a sé tutte le forze rimaste. Il suo corpo tremava e l'uso prolungato di entrambi i lati del suo quirk l'aveva portato al limite.

«riesci a combattere?» chiese Tsukuyomi mentenendo il suo sguardo puntato sul criminale adesso a debita distanza da loro
«solo attacchi brevi» riuscí a dire con fiato spezzato e poggiando entrambe le mani sulle sue ginocchia
«qual é il suo quirk?» chiese ancora il jet black hero

Shoto inghiottí a fatica il groppo che aveva in gola, l'eccessivo sforzo gli aveva causato una terribile nausea, tra un respiro spezzato e l'altro non faceva che deglutire, ma il suo corpo non ce la faceva più

«preveggenza - riuscí a dire - agisce solo in difesa, non è - prese un altro respiro - non è in grado di attaccare, ho sforzato l'uso del mio quirk come un idiota» imprecò
«non avevi altra scelta, chiunque avrebbe agito come te... la polizia sta arrivando, ma dobbiamo tenerlo occupato - disse voltandosi appena verso di lui e rimanendo in posizione di attacco pronto ad agire - ma sappi che Dark Shadow adesso non è potente come lo è di notte» aggiunse
«e se non vogliamo indebolirlo ancor di più non devo usare il fuoco - osservò Shoto rimettendosi in piedi e cercando di ignorare i suoi muscoli affaticati - quando hai colpito il villain da dove hai attaccato?» chiese cercando di elaborare una strategia efficace

Tsukuyomi si concesse pochi attimi per guardarlo prima di riportare la sua attenzione sul villain

Il criminale non sembrava felice di quella brusca interruzione, tuttavia rimaneva fermo e in silenzio in attesa di una loro mossa

«ero alle sue spalle quando Dark Shadow l'ha colpito»

Todoroki annuí mordendo con violenza il suo labbro inferiore

Pensa Shoto, pensa

Si disse cercando di avere un quadro chiaro della situazione

Cosa farebbe Midoriya?

Si chiese stringendo le sue mani in pugni lungo i fianchi a tal punto da far sbiancare le nocche

No... cosa farei io

Il suo sguardo sembrò illuminarsi quando un'idea attraversò la sua mente

«Tsukuyomi, forse so come funziona il suo quirk e se la mia teoria é esatta... ho un piano per attaccarlo»

Lo affermò con occhi talmente determinati che Tokoyami non mostrò la minima esitazione

«ti ascolto» rispose solamente il jet black hero

Deku e Uravity evitarono l'ennesimo attacco del villain con un balzo indietro

Avevano entrambi il fiatone, ma non avrebbero ceduto

«resisti ancora un po Uraraka - disse il ragazzo dopo aver riportato lo sguardo sui rescue hero che stavano allontanando i civili e gli eroi feriti da là - solo qualche minuto» aggiunse schivando l'ennesima automobile che si andò a schiantare contro la facciata del palazzo alle sue spalle

Uraraka fece lo stesso con l'attacco successivo

«cazzo, smettetela di evitare lo scontro come due codardi - imprecò il villain portando una mano sulla fronte malgrado questa fosse coperta dalla maschera - merda» sibilò avvicinando poi anche l'altra tremante alla testa
«lo immaginavo, ha un limite anche lui - sorrise appena Izuku - Uraraka, ascoltami bene - disse ricevendo immediatamente l'attenzione della ragazza - Froppy ha portato in salvo i civili, possiamo attaccare - entrambi evitarono l'ennesima macchina cercando di mantenersi il più vicino possibile così da ascoltarsi - ora lo attaccherò, ripetutamente, così da avere la sua piena attenzione - la distanza che li separava dal villain era sufficiente affinché quel tono di voce così basso fosse udibile solo dalla ragazza - tu toccherai tutto ciò che lo circonda, ho osservato i suoi attacchi, sembra che possa controllare oggetti fino a pochi metri di distanza da lui, li farai levitare sopra di noi, concentrandoli esattamente su di lui» si spostarono ancora una volta
«così facendo non avrà modo di attaccarti» capí Uravity facendo annuire il ragazzo
«quando mi allontanerò da lui li lascerai cadere, non potrà controllarli assieme e poi é stanco, ha raggiunto il limite, anche se potesse non ci riuscirebbe - sorrise - lo bloccheremo, la polizia sarà qui a momenti, sfinito non potrà ribellarsi»