BOY MEETS EVIL. {18}.

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Authoress's pov.

Passarono 7 mesi dalla chiamata di Jin riguardo lo stato di salute del Golden Maknae e il suo trasferimento in un piccolo Ospedale della memorabile Seoul.

Stavano parlando tranquillamente di quella chiamata ricevuta dal leader che a quanto pare scatenò l'inferno nell'anima del minore.

Il suo viso tanto luminoso e colorito divenne come una rosa dal bianco candido, in attesa di un semplicissimo e basilare tocco di colore che l'avrebbe resa particolarmente unica nel suo genere.

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Rosa dipinta di nero come il suo cuore stracolmo di impassibilitá.

NERO.

INTENSO.

CUPO.

STRAVAGANTE.

SPROVVISTO DI AMORE.

SPROVVISTO DI DOROTEA.

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POI BUIO.

BUIO TOTALE.

BUIO.

STRAZIANTE.

INFINITO.

BUIO.

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La fine di quella rosa era appena segnata da quel destino tanto crudele e sfacciato.

Il rosso fuoco che, a mano a mano, racchiude quest'opera scritta con tanti sentimenti congiunti da due minuscole mani.

FIRE.

La rosa limpida e leggermente tenue.

SPRING DAY.

Tutte le sfaccettature di colore erano indignate nei confronti di quella docile rosa che non potrebbe mai, mai far male ad una mosca indifesa.

Pur avendo perso il controllo, non alzerebbe mai le sue articolazioni bisognose di attenzioni fisiche, principalmente meritevoli di affetto da quella stessa gracile creatura.

NOSTALGIA.

Articolazioni impotenti di sfiorarla.

Rosa ormai spoglia dai suoi stessi petali oscuri.

Questi due elementi si racchiusero in un unico e solo scricciolo.

JEON JUNG-KOOK.

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Ancora oggi Namjoon non riesce a percepire, a comprendere l'espressione della sua amata poco dopo la sua uscita da quella porta dal colore bianco smorto, sfornito di intensità.

Un misto indecifrabile di sentimenti, emozioni, episodi e chi più ne ha più ne metta, erano presenti nei suoi occhi colmi di micro sfumature di colori.

 "Paint And Forget" ¡~Jeon Jung-kook~¡Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora