OPTICAL ILLUSION. {24}

49 6 25
                                    

"Non so cosa sia questa sensazione."

Jungkook's pov.

Ero furioso e non sapevo nemmeno il motivo. Però ripensai alle mie mani che cingevano il suo corpo tremante e morbido come un cuscino di pura seta. Era tutto surreale.

Lei era surreale.

Sentivo sospirare... sospirare, più che altro sentivo un respiro abbastanza corto, affaticato.

Non era che...

Senza pensarci due volte accelerai il passo sentendo quel fiato sempre più affannato, aumentando l'ansia in tutto il mio corpo.

Avevo paura.

Il mio nome che spuntava dalle sue labbra, con quella voce tanto debole e flebile mi faceva capire che dovevo muovermi e arrivare il più presto da lei.

《Jungko-》

Non riuscì nemmeno a dirlo tutto, poi silenzio profondo e tombale.

Volevo sentire la sua voce pronunciare il mio nome completo, il mio nomignolo, tutto.

"Hai mai vagato in cerca di un sogno sparito come un arcobaleno?"

La desideravo sempre di più anche nel periodo in cui stava vivendo quella sorta di "relazione" con Namjoon, la pensavo... sempre.

E all'inizio era stato duro ammetterlo a me stesso, la mia testa fuggiva dal cuore, dai sentimenti che mi legavano a lei. Però al cuore non si comanda no? Ha sempre la meglio... sempre e comunque.

Aprì la porta assistendo alla sua figura sprofondare lentamente sul suolo gelido come il ghiaccio.

《Dorotea!》

Corsi verso di lei afferrandola nel minor tempo possibile, riuscendo a non farle sbattere la testa sulla superficie del muro dalla grana grossolana.

Fortunatamente.

Sospirai sonoramente e leggermente sollevato, non del tutto anzi, guardai le nostre condizioni.

La mia schiena appiccicata al muro, le gambe tese erano stese sul ghiacciaio graffiato, una mano si trovava dietro la nuca, l'altra al lato del suo fianco destro e lei sopra il mio corpo impaurito, con le ginocchia leggermente piegate che occupavano metà delle mie gambe e il busto accovacciato sul mio.

Tremava.

Potevo notare la sua fronte sudata, la bocca aveva degli scatti improvvisi per poi socchiudersi mostrando i suoi denti che scattavano gli uni con gli altri.

Lì immediatamente poggiai la sua testa sulla mia spalla spostando la mano dalla nuca alla fronte gocciolante.

Scottava e non poco.

Mi stavo facendo prendere dall'ansia pur avendo provato quelle situazioni un'infinità di volte con gli altri del gruppo. Ma con lei era diverso, ero impreparato, un indecifrabile rammollito in preda dal panico più assoluto.

《Dorotea...》

Spostai la mano sulla sua soffice guancia, accarezzandola delicatamente e intensamente.

Aumentai l'intensità della forza presente nella mia mano tatuata e ricca di calore che le stavo procurando.

《Dorotea...》

 "Paint And Forget" ¡~Jeon Jung-kook~¡Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora