MAKEUP AND FEVER. {23}

66 6 13
                                    

"Ti prego, salvami, stanotte."

Dorotea's pov.

《Come scusa?》

Ero incredula.

Come potevo essere così tranquilla dopo una richiesta del genere?

La sua non era una richiesta. Era un'ordine. E gli ordini vanno presi alla lettera, dall'inizio alla fine.

Ero terrorizzata.

Non ti mordo mica.》

Il sorriso.

Quel sorriso.

Quel fottuto sorriso.

Mi faceva impazzire.

Perché sapevo con certezza che quel piccolo sorriso mi dava un senso di sicurezza.

Non avevo fiducia in me stessa, figuriamoci su altri individui.

Però...

Dovevo fidarmi di lui.

Volere è potere.

"Quando penso a te sorge il sole."

La mente mi ripeteva a raffica che il suo dolcissimo sorriso era essenziale per me. E aveva ragione. La verità era, è e sarà la verità. Non c'è via d'uscita.

Non c'è via di fuga.

Lui era diverso.

Si era pentito del suo sbaglio. Non si poteva minimamente paragonare a quel soggetto. Due persone completamente differenti.

A corto di paragoni.

Non c'era nessuna espressione beffarda o con dei secondi fini. Voleva solo trasmettere tranquillità e fiducia.

Stava fuoriuscendo il suo vero lato, proprio davanti i miei occhi. Non il lato casto e poco delicato che non fa parte del suo DNA.

Era sincero.

Semplicemente voleva che io mi fidassi di lui.

E così feci.

Mi fidavo di lui.

《Mi guidi? Non so dove sia.》

Annuì.

《Ehm... almeno potresti uscire? Dovrei cambiarmi.》

Allargò gli occhi notando e ricordando il tessuto stracciato della mia maglia.

Appunto.

I miei vestiti erano del tutto strappati.

Giusto.》

Arrossì.

Stava arrossendo?

Non l'avevo mai visto così, era la prima volta. Meglio tardi che mai.

La stanza si trova in fondo sulla destra. Non puoi sbagliare.》

Uscì dalla stanza in quattro e quattr'occhio.

 "Paint And Forget" ¡~Jeon Jung-kook~¡Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora