Eleonora

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"Immagina la faccia di Elena quando si è accorta che la sua maglietta preferita era diventata rosa da bianca che era, perchè finita in lavatrice insieme al costume di Babbo Natale che Riccardo usa al centro commerciale per tirare su qualche soldo" mi disse Sofia scoppiando a ridere. "Numero 44" annunciò Elena estraendo il numero dal sacchetto e storcendo il naso alle parole di Sofia. Giocavamo a tombola ormai da un'ora. A me in realtà girava un po' la testa... Basta Ele, devi smettere di bere così tanto! In quel momento un gelido silenzio calò nella stanza. Seguii gli sguardi degli altri e compresi immediatamente la ragione di quell'ammutolimento. Nonostante non l'avessi mai visto, capii subito chi fosse il ragazzo che pochi secondi prima era apparso dalla porta. La prima cosa che mi colpì di lui furono gli occhi: grigi come quelli di Rebecca ma ancora più grandi e profondi. Sembravano tristi e stanchi. Rebecca l'aveva descritto in modo ben diverso... Non ci aveva detto fosse così bello! In realtà non l'aveva mai davvero descritto, non era certo nel suo stile farlo. Le uniche cose che si era lasciata sfuggire sul suo conto erano che il fratello era uno scansafatiche e che l'unica cosa a cui era davvero interessato fosse divertirsi la sera con gli amici. Nient'altro. Io e Veronica avevamo capito da sole che tra i due, per qualche oscuro motivo, non scorresse buon sangue. Ma guardandolo e vedendolo così triste la descrizione di Rebecca non mi sembrava così calzante. La figura che si stagliava davanti alla porta aveva poco a che fare con il ragazzo superficiale che mi ero immaginata sentendola raccontare. Federico entrò nell'appartamento, che sembrava ancora più piccolo e claustrofobico di quanto in realtà non fosse, chiudendosi la porta alle spalle. Non disse nulla ma si guardò attorno sperduto, probabilmente alla ricerca della sorella. In quel momento sentii la porta-finestra che dava sul balcone aprirsi e comparve anche Rebecca. Ecco... ci siamo... Rebecca lo notò immediatamente: sembrava sconvolta, come se si fosse trovata faccia a faccia con un fantasma. Rimasero entrambi immobili per qualche secondo. Si studiavano come felini. Ero certa che da un momento all'altro sarebbe iniziata la battaglia per il dominio del territorio. Invece, Federico abbassò gli occhi e sussurrò: "Ciao sorellina". La mia coinquilina rimase muta e ancora immobile per qualche secondo. Poi si diresse verso di lui e in quel momento temetti volesse tirargli un pugno sul naso. Non fu così, ma anzi lo superò e impugnò la maniglia. Federico allungò la mano per trattenerla ma lei lo guardò con occhi truci e uscì veloce imboccando le scale. Il ragazzo rimase fermo per qualche secondo e poi, accennando un sorriso imbarazzato verso di noi, partì all'inseguimento della sorella. Chissà cosa fosse successo tra i due... Pensai che forse Rebecca avesse esagerato... Poi era anche Natale! Io avrei pagato tutto l'oro del mondo per poter passare quella giornata con la mia famiglia! Lei che avrebbe avuto almeno la possibilità di passarla con suo fratello, era invece scappata. Certo c'era da dire che io della sua vita prima del trasferimento a Milano sapevo ben poco e poi lei non era certo il tipo che fugge davanti ai problemi... C'era sicuramente sotto qualcosa di serio, forse c'erano di mezzo i loro genitori e il motivo per il quale lei se n'era andata di casa. Mi guardai intorno e mi resi conto di non essere l'unica confusa. Dopo un primo momento di silenzio Sofia esclamò: "Cosa ci fa qui? Che coraggio dopo quello che ha fatto a Rebecca!" "Perchè? Che è successo tra loro?" domandai io timidamente. "Rebecca non ve ne ha parlato? I genitori hanno deciso di lasciare l'azienda di famiglia a Federico solo perché lui è il figlio maschio e il signorino, sapendo benissimo che condurre l'azienda era sempre stato il sogno di Rebecca, invece che opporsi alla scelta dei suoi, è stato muto e non ha mosso un dito, adeguandosi alle scelte di mamma e papà!" mi spiegò Sofia. Ecco la ragione dello strano comportamento di Rebecca. Che bella famiglia felice, pensai ironica. "Guarda che non è andata proprio così" si intromise Ruben quasi stizzito. "Federico è venuto qui per parlare con Rebecca, ma come al solito se lei si fissa con una cosa quella è, non dà certo modo agli altri di spiegarsi e di raccontare la propria versione" continuò rivolgendo un'occhiata da fuoco a Sofia. Non capivo se parlasse di se stesso o di Federico... "E di cosa vorrebbe parlare il tuo amico con Rebecca?" domandò acida Sofia. "Doveva dirle che non ha accettato di fare lo stage in azienda e che ha addirittura lasciato l'università. Ovviamente i suoi non l'hanno presa molto bene e lui se n'è andato. Ora vive da solo. Non vuole niente da Rebecca- specificò Ruben interpretando l'espressione di Sofia- vorrebbe solo riallacciare i rapporti con lei. Ha capito di aver sbagliato e si è reso conto che Rebecca ha un ruolo importante nella sua vita e, anche se qualche volta lo fa disperare, lui non può stare senza di lei". Ancora una volta non capii se parlasse di Federico o di se stesso.

L'atmosfera nella casa ormai era tesa e tutto tranne che natalizia, anche a causa della guerra fredda che era scoppiata tra Ruben e Sofia. C'era da aspettarselo. Così io e Veronica decidemmo di tornare a casa anche per assicurarci che Rebecca stesse bene. Salutammo tutti e camminammo nella neve verso casa Velere. Durante il tragitto nessuna delle due parlò, eravamo entrambe immerse nei nostri pensieri, cosa non certo da Veronica. Ma ultimamente Veronica era strana...

Una volta entrate in casa ci accorgemmo che Rebecca non era ancora tornata. Niente paura, pensai io, sarà rimasta con Federico per chiarire la situazione; sarebbe certamente tornata di lì a poco. Mi sedetti sul divano per togliermi le scarpe e il mio sguardo cadde sul casco azzurro e bianco che avevo lasciato sulla mensola di fronte. Era il regalo di Natale di Mattia. Non avevo mai ricevuto nulla di così speciale. Me l'aveva dato il pomeriggio prima, quando, prima di partire per tornare dalla sua famiglia, era passato a casa per farmi gli auguri. Quando l'ho aperto stavo per scoppiare a piangere! Era stato super romantico, non potevo crederci! Mi alzai e me lo rigirai tra le mani, ancora emozionata. Mi rivolsi verso Veronica ma lei era già scomparsa nella sua camera. Ma che le è preso? La seguii ancora con il mio regalo tra le mani "Che succede? Tutto bene?" Le domandai titubante. "Sisì, tutto a meraviglia, non preoccuparti" rispose lei mentre era stranamente intenta a ripiegare dei vestiti abbandonati su una sedia. Presi posto sul suo letto e continuai: "Sicura che sia tutto okay? E' un po' di tempo che ti vedo stran..." "Basta! Ti ho detto che sto bene! Non c'è niente che non vada." Replicò lei senza darmi neppure il tempo di finire la frase. Rimasi zitta per qualche istante rimirando ancora il casco che avevo tra le mani. Decisi di cambiare strategia: "Sono super felice del regalo di Mattia. Non pensavo potesse essere così dolce! A proposito di dolcezza e di regali... Ma il tuo Romeo che ti ha regalato per Natale?" Veronica si fermò per qualche secondo con la schiena piegata sul vestito con il quale stava litigando poco prima. "Non ci siamo visti" tagliò corto lei. "Ora se non ti dispiace vorrei riposarmi un po' prima che torni Rebecca che probabilmente avrà bisogno di noi" continuò Veronica accompagnandomi fuori dalla sua stanza e chiudendo la porta un attimo dopo. Strategia errata cara Eleonora, riprova, sarai più fortunata (forse).

Veronica era davvero strana e dopo la nostra conversazione ebbi la conferma che di mezzo c'era niente poco di meno che Romeo. Certo! Appena mi aveva vista con il casco di Mattia si era incupita e quando le avevo domandato del suo regalo mi era parsa addirittura ferita. Avrei dovuto capirlo subito! La ragazza con cui Ruben aveva tradito Rebecca era Veronica! No... forse no... Ruben non era proprio il suo tipo e quando si incontravano quasi neanche si guardavano. Ci doveva essere un'altra spiegazione... Forse il suo Romeo era un professore... Forse addirittura un uomo sposato che le aveva promesso che avrebbe lasciato la moglie per lei e che avrebbe comprato una villa al mare per loro due soli, ma che per ora non aveva fatto nulla di tutto ciò. Tutto poteva essere a quel punto. Certo che io non c'entravo nulla con quella storia e continuavo a non capire il comportamento che Veronica aveva con me. Probabilmente la infastidiva vedermi così felice con Mattia mentre lei soffriva per il suo Lui misterioso. Come darle torto? Decisi quindi che le sarei stata il più vicino possibile e che per un po' avrei evitato di nominare continuamente Mattia.

Mi sdraiai sul letto e guardai l'orologio: le 2. Dov'era finita Rebecca? Non riuscivo a prendere sonno sapendola in giro da sola con quel gelo. Non fare come la mamma, dai. Ma purtroppo non potevo farne a meno: Con le mie amiche ero apprensiva come lei. Dopo qualche minuto sentii la chiave girare nella serratura e la porta aprirsi. Balzai in piedi e corsi verso l'ingresso. Rebecca aveva un aspetto orribile: aveva i capelli tutti in disordine e gli occhi gonfi di pianto. Non pareva nemmeno lei. Senza dire nulla le corsi incontro e l'abbracciai forte. Capii subito che non era abituata a quel genere di cose ma, dopo un primo momento di rigidità, si lasciò andare e mi strinse altrettanto forte. Avevamo entrambe bisogno di quell'abbraccio, mai io ancora non potevo immaginarne il perchè.

MAGICO MONDO DELL'AUTRICE:

Buonasera Piccole Sognatrici! Avete letto che sorpresa ha fatto Federico alla nostra Rebecca? Del tutto inaspettato direi... Chissà se è riuscito a parlarle... Dove sarà stata Rebecca per tutte quelle ore? Anche se ha un aspetto da dura sotto sotto anche Rebecca è molto dolce e sensibile. Magari con Eleonora prima o poi riuscirà ad aprirsi...

Che ne dite invece di Veronica? Strano comportamento, non trovate? Cosa le passerà nella testa? L'amicizia tra Veronica ed Eleonora sarà sufficientemente solida da resistere a questa freddezza?

Per scoprirlo non dovete fare altro che continuare a leggere la mia storia ;)

Ci vediamo come sempre mercoledì prossimo, vi aspetto

#TeamEle


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