3. Limiti

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Dopo alcuni "Stai attenta" "Guarda dove cammini" e qualche spinta, finalmente raggiunsi un lato del corridoio poco affollato. La seconda campanella suonò, e a quel punto, avevo la certezza che avrei fatto tardi a lezione se non avessi trovato subito la stanza. Sentii dei passi un po' strascicati, provenienti dalla mia sinistra.

Mi fermai, devo chiedere assolutamente dov'è l'aula, mi dissi.

"Ehi, scusami?" Parlai lentamente, girandomi verso la direzione in cui sentivo stesse, i miei occhi coperti dalle scure lenti degli occhiali Ray-Ban.

I passi cessarono di colpo, e mi sentii osservata.

"Dici a me?" Parlò il ragazzo con voce bassa e disinteressata. Proprio un maschio doveva capitarmi?

"Ehm, si. Sapresti dirmi dov'è la classe del professor Salenth, Biologia?" Biascicai velocemente.

"Dovresti levarteli quegli occhiali, perché voglio dire, se non vedi che è proprio a dieci metri da te, hai dei seri problemi." Detto questo, i suoi passi riecheggiarono lontani per il semi-vuoto corridoio.

No Matter [h.s.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora