Clarke si sveglia per prima e, ancora in stato di confusione, si guarda intorno e si ricorda subito di essere circondata dalle braccia di Bellamy.
Lui stava ancora dormendo beato: 'è così carino quando dorme' pensa fra sé e sé Clarke.
Non voleva farlo svegliare, per cui, rimane in silenzio ancora tra le sue braccia. Anche se, onestamente, le piaceva rimanere così e avrebbe voluto starci per almeno altre due ore.
Dopo pochi minuti lei alza lo sguardo e nota come le ciglia di Bellamy stavano sfarfallando, segno che si stava per svegliare.
"Buongiorno principessa" dice lui con la voce ancora impastata dal sonno e stringendosi a Clarke ancora di più per poi baciarla.
Senza neanche accorgersene, Bellamy mette la sua gamba su quella di Clarke, al che, lei geme dal dolore.
Lui si sposta di scatto con uno sguardo pentito.
"Oddio, scusami" dice mettendosi seduto sulla brandina.
"No, tranquillo. Mi sento già molto meglio e il dolore lo sento di meno" gli sorride lei per poi fare la stessa cosa che aveva fatto Bellamy.
Lui, subito dopo, si mette davanti a lei in ginocchio e alzandole il pantalone fin sopra al ginocchio per controllarle la ferita: era vero, era già quasi guarita e, notandolo, Bellamy sorride per poi alzare lo sguardo sugli occhi di Clarke.
Non l'aveva mai vista così sorridente: gli occhi le brillavano dalla gioia ed era leggermente rossa in viso. Molto probabilmente quel rossore era stato causato dallo sguardo di Bellamy e lui ne era compiaciuto.
Poi, le risistema il pantalone e la fa stendere sul lettino.
"Torno subito" dice allontanandosi dalla tenda, mentre Clarke aveva lo sguardo puntato sulle sue spalle; una delle caratteristiche che lei aveva notato di più del suo fisico: erano larghe e possenti, così da farle pensare, ogni volta che lo incontrava nei corridoi dell'Arca, a come quelle spalle potessero circondarla del tutto e a come avrebbe potuto sentirsi al sicuro tra le sue braccia e finalmente quella notte era riuscita a provare quella sensazione.
Sorride leggermente per poi tornare ad osservare il "soffitto" della tenda e a rimescolare tra i suoi pensieri.
Bellamy era uscito dalla sua tenda per andare a vedere come stava Octavia.
Si sentiva un po' in colpa per averla lasciata da sola quella notte, ma sarebbe andato a scusarsi se non fosse stato distratto da alcune risate. Erano risate di alcune ragazze che erano raggruppate in cerchio, vicino all'accampamento di Bellamy e di Octavia.
Il suo volto si fa subito serio e corre verso la loro tenda.
Si fa spazio tra le ragazze e, tra la folla, scorge subito gli occhioni lucidi di Octavia.
"Tu non dovresti neanche essere qui. Nessuno ha dei fratelli o delle sorelle da anni" ridacchia una ragazza dai lunghi capelli castani, prendendo in giro sua sorella.
Octavia era seduta su un tronco di un albero e osservava, con sguardo perso, il vuoto.
"Cosa succede qui?" urla Bellamy con tono autoritario che usava sempre quando lavorava come guardia sull'Arca.
Tutte le ragazze, che fino a poco prima stavano ridendo di Octavia, ora avevano lo sguardo fisso su suo fratello. Alcune erano impaurite, mentre altre avevano uno sguardo di ammirazione e gli occhi a cuoricino mentre lo guardavano andare verso sua sorella.
"Niente, stavamo solo parlando con Octavia" risponde la ragazza che l'aveva presa in giro.
"Vedi che ti ho sentita poco prima. È meglio che ve ne andiate o saranno guai per tutte voi...avete capito?" afferma ancora con tono severo.
Tutto il gruppetto, gira sui tacchi e si dirigono verso la navicella.
Octavia, una volta sicura che nessuno la stesse guardando, scoppia in lacrime e si getta tra le braccia del fratello.
"Ehi, sta tranquilla...la prossima volta che le trovo qui o a darti fastidio se la vedranno con me" dice lui accarezzandole i capelli.
"Tu non puoi capire, sono cattivissime. Hanno fatto dei commenti orrendi" dice lei tra un singhiozzo e l'altro.
Lui sospira e chiude gli occhi, ricordando i vari flash di quando era piccolo e tutti i suoi coetanei lo prendevano in giro poiché era il più timido della classe.
"Ti capisco..." sussurra lui.
"Ma finché sarai con me, non ti accadrà mai nulla di male" continua stringendola ancora più forte.
Restano per qualche minuto abbracciati e, una volta che Octavia è riuscita a calmarsi, entrambi si siedono a terra e iniziano a parlare di quanto bella fosse la Terra.
In pochi secondi, lei riesce a dimenticare quello che è appena successo.
"Allora...tu e Clarke..." dice lei d'un tratto con uno sguardo malizioso.
Lui la guarda confusa.
"Di cosa stai parlando?" chiede.
"Sai, le notizie girano..." risponde lei appoggiando la testa ad un tronco di un albero e guardandosi avanti.
Okay tutto, ma lo avevano già scoperto tutti in così poco tempo?
"Chi te lo ha detto?" domanda Bellamy scuotendo la testa divertito.
"È stata Monroe" gli risponde.
E Monroe come lo aveva scoperto? Pensa lui tra sé e sé, ma la sorella lo precede.
"Ha notato come vi guardavate la scorsa sera e, mentre stava entrando nella tenda durante la notte, vi ha visti abbracciati l'un l'altro" dice girandosi con un sorrisone a 32 denti.
"Tu la ami?" gli chiede ancora, cogliendolo di sorpresa.
Lui ci pensa su: pensa ai suoi sguardi, al suo sorriso e a quello che gli causava ogni volta che stava in sua compagnia.
Poi sorride, senza rendersene conto.
"Credo di sì" dice ironico, sapendo che Octavia già sapeva la vera risposta.
Lei si alza in piedi, scattando come una molla, pulendosi i pantaloni dai fili d'erba e si avvia verso la tenda-infermeria.
"Dove vai?" gli chiede confuso lui.
"A parlare con Clarke, ovvio" risponde lei voltandosi per poi mandargli un bacio volante.
Bellamy fa finta di prenderlo al volo, dandosi due colpetti sul petto.
Giunta alla tenda, sposta i due lembi della stoffa ed entra cercando con lo sguardo la brandina dove si trovava la nuova spasimante di suo fratello.
Clarke, sentendo qualcuno entrare, si gira verso il rumore.
"Ehilà, credevi fossi Bellamy?" chiede Octavia sempre con lo stesso sorrisetto.
Clarke, ha la stessa reazione di Bellamy e, infatti, la guarda confusa.
"Oddio, ma perché tutti pensate che io non lo sappia? Già che ci sono te lo dico: so che tu e mio fratello state insieme, me lo ha detto Monroe perché vi ha visti la scorsa notte" dice d'un fiato mettendosi ai piedi del lettino su cui era stesa la ragazza bionda.
Clarke si mette a ridere, ed erano proprio le risposte che voleva avere.
"Dimmi tutto" dice poi facendole spazio per farla stare più comoda.
"Volevo solo conoscere la ragazza di mio fratello, nulla di che" risponde appoggiando le mani su entrambi i lati della brandina.
Clarke le sorride.
"Sai...sei proprio uguale a tuo fratello: stesso viso, stesso sguardo furbetto e stesso sarcasmo" dice ancora ridendo.
Octavia, entusiasta della cosa, ride di rimando.
"Già mi piaci" continua.
Tutto ad un tratto, Wells entra nella tenda di corsa, interrompendo il discorso delle due ragazze.
"Clarke abbiamo un problema" dice lui preoccupato.
Lei si mette seduta e lo guarda in stato di confusione.
"Cos'è successo?" chiede.
"Vieni tu stessa a vedere, se ce la fai ad alzarti" dice con tono freddo Wells.
Clarke cerca di alzarsi e Octavia, subito la raggiunge per aiutarla a spostarsi.
Tutti e tre escono dalla tenda e rimangono stupefatti da quello che si trovano davanti....
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Spazio autrice:
Salve notturni! Ecco qui il nuovo capitolo (non mi convince molto, ma dovevo postare un capitolo hahaha)
Spero che vi piaccia il modo in cui si sta costruendo il rapporto tra Clarke e Octavia e fatemi sapere se volete più momenti tra i fratelli Blake e i flashback sul loro passato.
Fatemi sapere anche se vi sta piacendo la storia con una stellina o un commento❤️
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𝘼𝙥𝙣𝙚𝙖
RomanceClarke, una giovane ragazza nata nello spazio, abita ad Arcadia: la parte più ricca dell'Arca e passa le sue giornate tra lezioni di scienze terrestri e in compagnia del suo migliore amico Wells. Il suo sogno è quello di parlare, almeno una volta n...