O6

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- Perché ci hai messo così tanto? - chiese Jisung, notando l'amico entrare dalla porta nera che con lentezza e rumorosamente si chiuse.

- Il cassiere mi ha chiesto un documento. - disse, fissando male Jaemin, il quale potrebbe aver sparato qualche stupidaggine pur di convincerlo a portare qualcosa da bere.
- E quindi l'alcol? -
- Ce l'ho. - replicò, alzando la busta bianca.
I due amici si tolsero dal divano e corsero dal biondo, prendendo i noodles e le birre.
- Ma allora come hai fatto a prenderli? - domandò il rosa, curioso di scoprire come l'amico fosse riuscito a comprarli senza una carta d'identità.
- È davvero così importante saperlo? - rispose semplicemente ripensando a cos'era successo con Hyunjin.
Che figura di merda però, si disse il biondo sospirando, in presenza di quel ragazzo non faceva altro che fare figuracce. Sicuramente agli occhi del maggiore sarà apparso esattamente come il classico moccioso, ma a Felix in fondo non importava, giusto?

Jaemin, stupido, d'altro canto si immaginava una scena nella quale il suo caro amico Felix si metteva a ballare in modo piuttosto sensuale, twerkando addirittura e cercando di convincere il cassiere a dargli le birre. Di sottofondo ci sarebbe solamente stata la canzone Perfect di Cousin Stizz. Una scena talmente esilarante ma al contempo imbarazzante e ridicola.

I'll never snitch on daddy.

I'll hold a brick for you, daddy.

Smash on a bitch for you, daddy.

Non ci credeva; aveva seriamente pensato ad una cosa del genere? La cosa lo fece sorridere e ridere come un babbeo. - Ma cosa casso ti ridi? - domandò il biondo, lanciandogli una occhiataccia.
- Nulla. - replicò semplicemente, raggiungendo gli altri due in cucina.

- Proviamo a prepare 'sti maledetti noodles, io qualcosina la so fare ma proprio poco però. - disse Jisung, prendendo i pacchetti in mano per poterli aprire.
- Non sarà difficile. - il biondo prese una pentola color carbone abbastanza grande e la appoggiò sul tavolo; cercarono gli altri occorrenti, quali le verdurine fresche o la carne e preso il tutto si misero al lavoro; avevano pure fame e lo si poteva notare dai loro stomaci che non facevano altro che brontolare.

- Ma voi sapete qualcosa di Jeno? A me non ha risposto al telefono. - disse Felix, tirando fuori una bottiglietta d'acqua dal frigo.
- Non proprio. - rispose Jaemin, il cui fondo schiena poggiava sul bancone del tavolo, impegnato a mangiarsi qualcosa. Nemmeno quest'ultimo lo sapeva perciò la cosa si faceva sempre più insolita e forse preoccupante. Oppure era il biondo quello troppo paranoico. Sicuramente avrà avuto qualche impegno improvviso.

Dopo aver finito di cucinare, gli amici portarono i piatti e le birre sul tavolo in soggiorno e cominciarono a mangiare quello che avevano preparato o meglio Jisung aveva cercato di preparare. Spero sia mangiabile, pensò guardando il suo piatto che alla vista però non sembrava nemmeno tanto male.

- Non ci siamo tutti, però raga', c'è qualcosa che devo togliermi dal petto. - disse il castano finendo il suo boccone; d'improvviso pareva esser diventato serio. Felix se lo sentiva, prima o poi quel momento sarebbe arrivato ed egli era pronto a sentirselo dire. O almeno cercava di auto convincersi di essere pronto.
- Dicci pure, fratello. - disse Jaemin, continuando a mangiare, ignaro di quanto stava per accadere.
Il biondo e il ragazzo dai capelli color rosa posarono i loro occhi sull'amico, il quale si mise nuovamente a bere.

- Fa davvero strano in realtà, - cercò di dire un po' imbarazzato, - ecco... -
- Andiamo Jisu, siamo amici. Don't be shy, tell us more. - cercò di incoraggiare il castano, il quale seriamente stava iniziando a sentirsi a disagio in quel momento.
- Vabbé comunque lasciate stare, non è importante, continuiamo pure a mangiare. - disse infine creando mistero e sospetto.

DISTANT STRANGERS, HYUNLIX Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora