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Era sabato, il che voleva dire niente scuola per la maggioranza degli studenti americani. L'autunno era già cominciato da un bel po' e l'aria si stava sempre facendo più fredda nel Cleveland, dove una moltitudine di persone già sembrava avere una lieve influenza. Gli alberi ormai non avevano altro che foglie secche, che con il vento cadevano per terra e producevano uno scricchiolio ogni volta che qualcuno ci posava un piede. Il biondino con le lentiggini si trovava per le grandi strade occupate delle vie principali; era uscito con l'intento di comprarsi del caffè per poi dirigersi alla casa della sua compagna di classe Haeyon, in modo tale da finire quell'orrida ricerca sulla riproduzione umana e quella animale.

Stava camminando tranquillamente quando sentì il suo telefono vibrare nella tasca del suo giubbotto bianco senza cappuccio. - Ehi Sung, dove stai? - domandò subito.
- Vicino alla scuola. Te? - gli giunse dall'altra parte del telefono. - Vado a prendere un caffè dallo Starbucks e poi ti raggiungo. -
- Okay, ci si vede tra un po' - disse per poi riattaccare.

Entrò nel locale e si diresse verso la cassa per ordinare il suo solito caffè con la panna.
Ad accogliere i clienti come al solito vi erano quei due ragazzi; uno si poteva definire il classico mulatto e l'altro invece pareva un ordinario ragazzo americano del Ohio.

Attese un po' per il suo ordine per poi prenderlo e uscire per dirigersi verso la casa di Haeyon. Oggi sicuramente avrebbero dovuto finire la ricerca anche perché la consegna era lunedì. La domenica era dedicata solo e soltanto al dolce far niente.
Passò difronte alla scuola quando notò ancora alcuni ragazzi della sua scuola nel campo da basket e altri in quello da football. Menomale, non ho preso impegni, pensò dentro di sé.

Ogni tanto Felix pensava a cosa si provasse ad avere una passione; v'era gente a cui piaceva scrivere, a chi disegnare, a chi giocare a football e altri sport e a chi cantare o suonare un qualche strumento musicale. Ma egli credeva di non avere una passione, s'annoiava facilmente e avere un hobby sembrava piuttosto difficile per lui.
Gli piaceva ascoltare musica; ascoltava un po' di tutto, non aveva un genere preferito infatti se gli avessero chiesto qual era il suo cantante o gruppo preferito, non avrebbe saputo rispondere. Nei primi anni da Freshman, spesso si recava in quei posti solitamente occupati dagli adolescenti e andava in skateboard insieme ai suoi amici; ormai era da un po' che non lo facevano più, forse perché erano un po' tutti cambiati perciò i loro gusti non erano nemmeno più gli stessi di una volta.

Vagando nei mari dei suoi pensieri si ritrovò davanti alla porta bianca della casa Hwang. Prima che potesse suonare il campanello si ritrovò la porta aperta da Haeyon. Wow, non l'ho nemmeno toccato, pensò.
- Hyunjin ti ha visto arrivare, lui era nel giardino. - disse come a leggerlo nel pensiero.

I due studenti si recarono nell'ampio soggiorno e si misero come l'altra volta; Jisung era già arrivato e sembrava cercare qualcosa sul computer di Haeyon. - Ciao Jisung. - Disse Felix toccando la spalla dell'amico. L'altro alzò il mento come a volerlo salutare con quel gesto.

E fu così che i tre ragazzi si misero all'opera; si divisero i compiti, Jisung e Felix con la riproduzione umana e Haeyon con quella animale.
Nel frattempo sul divano di pelle s'erano accomodati due ragazzi; il primo era Hyunjin che pareva ascoltare musica con i suoi airpods neri e l'altro non lo conosceva però aveva dei bei capelli color biondo cenere.

- Amico, guarda qua. - disse a bassa voce il castano, mostrando all'amico lo schermo del computer della ragazza. Quello che Felix si ritrovò davanti agli occhi era proprio un porno, un porno gay. - Ma che cazzo fai? - rispose cercando di non urlare da ciò che aveva appena visto.

Mio Dio, cos'è quella roba lì, è disgustoso, pensò.
Okay, era contento di essere etero, insomma il biondo essere gay... No decisamente.
Impossibile perché a lui faceva pure senso, vero? Ma metti ad un porno etero, non gay, si disse mentalmente. Povera Haeyon, chissà cos'altro aveva cercato Jisung in quell'arco di tempo.

- Ma state facendo una ricerca oppure guardando un porno gay? - giunse una voce vicino all'orecchio di Felix; era Hyunjin, il quale si era piazzato dietro alla sedia del biondo con una mano poggiata sul tavolo. Stava giusto fissando lo schermo del portatile della sorella. O signore, un'altra figura di merda.
Il castano si tolse subito dalla pagina e ritornò su Google, digitando qualcosa.
Merda, anzi vaffanculo, sospirò.

- Che hai detto Hyunjin? - domandò la sorella alzando lo sguardo, ignara di quanto accaduto. Il castano stava morendo dall'imbarazzo e lo stesso il biondo.
- Nulla. - rispose allontanandosi con leggero un ghigno disegnato sul volto.

Felix si voltò nella sua direzione e allo stesso tempo Hyunjin si girò nella direzione dell'altro, e dunque le loro iridi si incontrarono ancora una volta creando una sorta scintilla ma il ragazzo più piccolo distolse quasi subito lo sguardo in quanto fosse ancora imbarazzato da ciò che era appena potuto succedere.

( . . .)



Il tempo pareva volare via, ma ciononostante i ragazzi sembravano aver prodotto qualcosa di decente; il biondo e il castano si erano seriamente messi a fare ricerche interessanti, consultando i vari siti che offriva la rete mentre la ragazza aveva già terminato. Ormai il sole sembrava star tramontare; dalla vetrata si poteva vedere quel chiarore illuminare lo spazioso soggiorno.
- Haeyon, io fra un po' esco. - disse il ragazzo dai capelli biondo cenere, alzandosi dal divano e prendendo il suo zaino.
- D'accordo, comunque ragazzi, lui è il mio cugino di secondo grado, viene dall'Australia. -
- Salve, chiamatemi pure Chan. -

- Ehi, io sono Felix, anch'io sono nato in Australia. - disse il ragazzo alzandosi dalla sedia.
- Io sono Jisung. - il castano si mise a fissare il bel volto dell'altro. Non male, pensò dentro di sé. Gli piaceva il suo sorriso nonostante lo avesse mostrato solo una volta.

- Dove lo butto questo? - domandò Felix, indicando il suo contenitore del caffè, ormai finito da tempo.
- In cucina, è alla mia destra. -

Il biondo si alzò dal tavolo, dirigendosi verso quella che doveva essere la cucina in questa casa.
Entrò dentro e vi ci trovò il moro accanto al frigo, intento a bere dell'acqua. Purtroppo lo stava fissando.
Che sfiga.
Si avvicinò velocemente alla spazzatura e buttò dentro l'oggetto per tornarsene in soggiorno.

Stava per uscire quando udì nuovamente la voce del maggiore.
- E quindi ti piacciono i porno gay. - disse con il solito ghigno sul volto, questo non se lo aspettava proprio dal ragazzino.
- Ovvio che no. - ribatté girandosi verso il moro, e negando subito come se fosse la cosa più ovvia al mondo.
- Non ti credo. - disse avvicinandosi al ragazzino più basso.
- Non mi interessa se ci credi o meno, io non sono gay. - parlò lui, evidenziando le ultime parole e sostenendo lo sguardo penetrante dell'altro che stava cominciando ad infastidirlo.
- Allora leva quel tuo like dal mio post di instagram, potrei pensare che mi stavi stalkerando, Felix. - sussurrò il moro avvicinandosi all'orecchio del biondino, per poi infine oltrepassarlo del tutto.

Vaffanculo.

Sarà stato Jaemin oppure Jisung, pensò incazzato.
Non sono gay e tu tipo strano della macchinetta sei un rompipalle, si disse osservando la figura del moro lasciare la cucina.

- Sto cominciando a non sopportarti più. -


DISTANT STRANGERS, HYUNLIX Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora