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Quella fresca mattina, il biondo si trovò tuttora sdraiato sul letto, immerso e perso nei mari dei suoi pensieri contrastanti.

Il tempo sembrava scorrere velocemente; le stagioni parevano cambiare e con esse forse pure lui. Da fuori sembrava essere sempre il solito biondino con le lentiggini a cui non piaceva studiare ma dentro di sé c'era una tempesta in movimento, anzi c'era appena stato un terremoto e ne conosceva bene la persona la quale avrebbe definito l'epicentro di essa. Non sapeva con certezza cosa provasse, non sapeva con certezza quale fosse il suo orientamento sessuale ma di una cosa ero certo: non era più lo stesso di prima o almeno era quello che egli credeva. Qualcosa in lui stava probabilmente cambiando, stava crescendo dentro di sé e la cosa non poteva chiaramente essere ignorata perché più si diceva di non pensarci e più finiva col pensarci. Merda, che mal di testa. La causa di questa confusione non era altro che Hwang Hyunjin.

Il giovanotto della macchinetta.

Che bastardo, è colpa tua se sono finito così, pensò buttando violentemente per terra il cuscino. Voleva solamente gridare perché era frustrato e arrabbiato con il mondo, voleva urlare perché ogni volta che pensava a Hyunjin il suo cuore cominciava a battere velocemente, voleva sotterrarsi perché quando pensava al moro, ogni centimetro del suo corpo lo bramava ardentemente. Guarda come mi hai ridotto.

Faccio schifo, si disse. Non si sopportava per provare cose tali cose. Avrebbe quasi pianto perché tutto questo gli era nuovo e aveva una paura incredibile dell'ignoto. Non voleva buttarsi in quel vuoto nero ed oscuro per poi rimanerne ferito e bruciato. Cosa devo fare? Era la domanda che costantemente si poneva.
Il ragazzo, però, di colpo fu costretto ad alzarsi dal letto quando sentì il citofono suonare. Pigramente si mise le pantofole e con un aspetto a dir poco orribile andò ad aprire la porta.
- Jisu... - disse con la voce ancora mattutina.
- Allora mi fai entrare o no dumbass? -

Il biondino lasciò entrare dentro il suo caro amico, era contento che fosse venuto a trovarlo anche perché aveva seriamente bisogno di parlare con qualcuno e levarsi alcune cose dal petto. La situazione stava diventando pesante, non ce la faceva a reggere il tutto da solo.

Il giovane se ne andò in bagno, prese il dentifricio, lo mise sullo spazzolino per poi metterlselo in bocca.
- Ou, ieri stavo guardando i commenti sotto ai tuoi post e non ci crederai mai ma ho ritrovato l'unico amore della mia vita. - disse l'amico entusiasta.

Il biondino non capiva di chi stesse parlando ma ciononostante era felice per lui. - Ho scoperto che si chiama Minho. -

Ahh, quel Lee Minho, annuì distrattamente. Non credeva che la volta in cui aveva fatto outing stesse parlando di Minho, il quale invece si era rivelato essere un amico del moro.
Infine si sciacquò la bocca per poi mettersi sul divano, accanto all'amico. - Brou sono davvero contento per te, finalmente lo hai trovato. - gli disse, accarezzandogli amichevolmente la spalla.

- Però parlami di te, ultimamente mi sembri strano? -

Come cominciare, aveva così tanto da dire ma le parole non volevano uscire dalla sua bocca come al solito. Ridicolo e patetico.
Quando giungeva il momento di esprimere i propri sentimenti aveva come un blocco improvviso.

- In poche parole... potrei avere dubbi sulla mia sessualità. - cercò di dire fissando il soffitto bianco.

- Dimmi qualcosa che non sappia già, comunque io sono qua, posso aiutarti se ti va. -

Il biondino si mise a raccontare tutto quello che gli stava passando ultimamente per la testa, si liberò di pesi dei quali nemmeno era a conoscenza dell'esistenza. Passò dal raccontare del fatto che non gli si alzava più quando guardava i porno al dire ciò che aveva provato in presenza di Hyunjin.
Dentro la sua testa era tutto incasinato, voleva respirare ma stava rischiando soffocare per il troppo.

- Quindi in teoria mi stai dicendo di essere innamorato di Hyunjin? - domandò.

- No, macché, al massimo penso di esserne attratto. - disse, - non so più cosa fare, cazzo non mi si alza più. -

Passarono dei effimeri secondi di silenzio, ma poi Jisung davanti a quelle parole si mise a ridere come un pazzo: non riusciva proprio a trattenersi.
- Ma cazzo ti ridi, porco zio, io che ti parlo con il cuore in mano. - disse l'amico biondo, tirandogli una cuscinata ma ahimè il castano si mise a ridere più forte.
- O Dio scusami - cercò di dire, trattenendo le risa, - è solo che tu ti reputavi così etero invece ora sei qui a chiedere aiuto ad un bisessuale anzi mi correggo ad un gay come me. - disse riprendendo a ridere.

- Fanculo. -

- No dai dai, scherzo amio, ora ti aiuterò io. - gli disse prendendolo per un braccio. - Non credo che tu sia omosessuale, forse sei bisessuale oppure sei semplicemente attratto dal sexy mister Hwang. -

- Quindi che minchia dovrei fare? - chiese curioso, voleva che il castano lo illuminasse indicandogli così la retta via da seguire. D'un tratto era divenuto il suo saggio consigliere.

Jisung ci pensò un attimo su per poi uscirsene con: - chiedigli di scoparti violentemente. -

Lo disse come se fosse la cosa più ovvia e normale del mondo.

- Ma che cazzo dici, ma sei rincoglionito? - sputò incredulo.
- Okay lo ammetto ho esagerato, chiedigli un semplice bacio o qualcosa del genere - disse, - comunque sei fortunato perché è bisessuale il che è seriamente un grosso vantaggio. -

In effetti, magari avrebbe seriamente chiesto un innocuo bacio a Hyunjin. Giusto per togliersi tutti quei dubbi dalla testa ovviamente. - Forse lo farò davvero, magari la prossima volta che ci vediamo, ora invece manderò un messaggino a Haeyon. -

Si alzò un momento per prendere il proprio cellulare dalla stanza per poi rimettersi seduto accanto all'amico.



ayo, domani vengo o no
per la lezione di mate? 😬

Haeyon:

vieni pure, Chan ha una
riunione di lavoro ma
arriverà in tempo credo :)

k, allora se ya :33

Haeyon:
a domani, comunque ci
troverai mio fratello, io
vengo più tardi con Olivia :)


okie 👀



- Brou, domani è il mio giorno fortunato - disse lui con un mezzo sorriso, - troverò Hyunjin solo soletto a casa. -
- Fantastico, dopo però voglio tutti i dettagli ao. - rispose con una faccia piuttosto perversa.
- Certamente, finalmente avrò le mie risposte o almeno spererei di averle - finì di parlare, sdraiandosi comodamente sulle gambe del castano.
- Comunque sentiti libero di parlarmi di qualunque cosa, so che questo periodo non è facile in quanto io ci sia passato. - gli disse in un tono piuttosto dolce: un avvenimento alquanto inusuale.

- Grazie, ti voglio bene. -

Era letteralmente sollevato, ne aveva parlato con qualcuno e ora si sentiva decisamente meglio.

- Anch'io te ne voglio - replicò, - ora però metti a WAP. -

Il biondo fece immediatamente quanto detto, così, mettendo la canzone di Cardi B e Megan a tutto volume, si misero a ballare. Ne erano proprio ossessionati, tutta colpa di tik tok.

- I don't wanna spit, i wanna gulp, i wanna gag, i wanna choke - si mise a rappare Felix, alzandosi in piedi sul divano.

Ormai i due amici ce l'avevano a memoria il testo. - I want you to touch that lil dangly thing that swing in the back of my throat. - continuò Jisung, mettendosi a ballare in modo ridicolo assieme all'amico.

Per un po' il biondino con le lentiggini riuscì sicuramente a dimenticarsi dei suoi tanti problemi e dubbi, ma chi lo sapeva cosa sarebbe successo domani a casa Hwang.




DISTANT STRANGERS, HYUNLIX Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora