Di tempo ne era passato; quanti anni? Forse quattro oppure cinque.
Lee Felix, dopo tutti gli incidenti accaduti alla propria famiglia, s'era recato nella Corea del Sud dai propri nonni paterni e lì era rimasto per proteggere sé stesso da tutte le persone che odiavano sua madre e che sicuramente se la sarebbero presa con il figlio. Il suo defunto padre non c'era più a sostenerlo, sua madre invece era stata condannata all'ergastolo e tale avvenimento aveva danneggiato l'immagine dell'azienda, che a poco a poco stava andando in rovina anche a causa dei debiti accumulati col tempo.
Il college non lo aveva nemmeno cominciato e non era nemmeno certo di volerci andare a questo punto della vita.Aveva passato ben due anni nella città di Jeonju, in una casetta modesta e tipicamente campagnola, lontano da tutti. Spesse volte si era ritrovato a fare lunghe passeggiate lungo il fiumicello che si trovava vicino all'abitazione, oppure si recava verso un'altura dove era stato sepolto il suo bisnonno e accanto il nipote, il signor Lee.
Lì solo solo con i suoi mille pensieri e preoccupazioni; all'inizio non se ne era ancora capacitato di quel che era potuto succedere a Cleveland, non comprendeva la mostruosità con la quale sua madre, anzi ora non la considerava più tale, aveva tolto la vita al proprio marito.E pensare che si credeva un normale adolescente americano, il quale conduceva una monotona vita tra scuola e feste. Ne aveva passate tante in quel periodo, e ogni volta che si guardava indietro, si chiedeva come avesse fatto a non accorgersene prima. Ma la risposta era semplice; non aveva mai trascorso tanto di quel tempo felice e spensierato con i propri genitori, tempo nel quale avrebbe potuto conoscerli meglio. Suo padre se n'era stato a Washington mentre sua madre sempre occupata con l'azienda.
Nei due anni successivi sempre in Corea, invece si era unito al servizio militare sudcoreano, trascorrendoci ben ventuno mesi. Non era stato per niente facile per un ragazzo come lui, ma in qualche modo lo aveva reso più forte per poter affrontare la vita che lo attendeva a Cleveland. Era diventato più maturo e responsabile in quest'ultimi anni e ora si riteneva pronto ad affrontare il proprio destino. Aveva cambiato nuovamente il colore dei propri capelli; era ritornato biondo com'era una volta, fili dorati che tanto piacevano ad una persona in particolare.
Quest'oggi, infatti, aveva il volo diretto a Cleveland; sarebbe ritornato alla sua vecchia vita che aveva abbandonato per potersi rifugiare. Avrebbe rivisto i suoi cari amici che tanto gli erano mancati, ma soprattutto avrebbe rivisto la persona con la quale avrebbe voluto trascorrere il resto della propria vita; Hwang Hyunjin.
Si erano lasciati due giorni dopo che Felix si era ritrovato all'ospedale quattro anni fa; era stato tutto molto improvviso, ma le parole del moro erano tuttora impresse nella sua mente, parole che lo avevano aiutato ad andare avanti, parole che ogni notte gli avevano donato speranza, parole che oggi stesso lo avrebbero ricondotto dal suo amato. "Io ti aspetterò per sempre."
E Hyunjin, cosa aveva fatto in questi ultimi anni?
Il ragazzo oramai ventiquattrenne, assieme alla sorella, gestiva un orfanotrofio che appartenne e apparteneva tuttora al loro caro zietto, Youngdae. Aveva terminato i suoi anni al college e ora già divenuto uomo, non gli rimaneva altro che lavorare per procurarsi da vivere.
Non si sarebbe mai aspettato di lavorare proprio qui ma non se ne pentiva, in fondo, i bambini non erano poi così tanto male.Ora aspettava solo il ritorno di Felix; non vi era stato nemmeno un giorno in cui non aveva pensato al minore, si chiedeva sempre come stava, cosa stava facendo, se aveva mangiato, se riusciva a dormire bene la notte. Si erano videochiamati ogni volta che potevano, ma ovviamente fare chiamate non era lo stesso di stare accanto a quella persona e poterle stringere la mano.
- Sei emozionato per il ritorno di Felix? - domandò la sorella. Hyunjin continuò a fissare il grande albero che si trovava nel cortile dell'orfanotrofio. Ormai era primavera, il vento soffiava, e le foglie verdeggianti stavano ricominciando a crescere come il prato del resto. Il sole splendeva vivace in quel ciel sereno e il suo cuore batteva forte all'idea di rivedere il suo Felix.

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DISTANT STRANGERS, HYUNLIX
Fiksi PenggemarDove Felix, etero convinto, si infatua del fratello maggiore di una compagna di classe.