Guardava fuori dall'ampia vetrata della finestra, dove la pioggia batteva forte lasciando tante goccioline, e ripensava ancora a quello che aveva detto al ragazzo dai capelli mori; mentì quando gli disse che non avrebbe voluto pronunciare tali parole quel giorno e che fu tutto uno sbaglio enorme. Egli ne era veramente innamorato ma questo lo avrebbe nascosto e tenuto per sé almeno fino a ché tutto non sarebbe passato completamente e ritornato alla normalità. Perché sì, Lee Felix avrebbe cercato di reprimere i suoi forti sentimenti verso Hyunjin. Questo per il ragazzo era l'unica soluzione plausibile in quanto l'altro chiaramente non avrebbe mai ricambiato i suoi sentimenti. Se ne sarebbe stato nel suo angolino a soffrire in silenzio e a sperare che gli passasse in fretta...
- Lee, a cosa stai pensando? - D'un tratto gli chiese la professoressa di letteratura inglese, interrompendolo così dai suoi mille pensieri. - A nulla. - Si giustificò subito, portando lo sguardo verso la donna anziana dai capelli corti, ricci e grigiastri per la vecchiaia. Lo fissava coi suoi occhi color miele esperti e vissuti d'una che se ne sapeva molto sulla vita.
- Come ho già detto l'anno scorso è impossibile pensare a nulla. - Gli disse severamente.- L'essere è e non può non essere, - disse la Richards con clamore, prendendo addirittura una pausa per guardare negli occhi l'intera classe, - mentre il non essere non è e non può essere, come affermò il celebre filosofo Parmenide. -
Uhm chill, non mi interessa, pensò dentro di sé. Insomma aveva solo risposto con "nulla", non vi era per niente bisogno di farci una lezione filosofica. Ma queste azioni erano cose tipiche della Richards; colei che era una donna di altri tempi ma che aveva una mentalità aperta e cercava sempre la giustizia ovunque andava.
- Perciò studenti miei, smettetela di rispondere con nulla perché il nulla non può essere pensato, poiché chiaramente è un qualcosa che non esiste. -
- Okay. -
La mattinata procedette così tra le varie lezioni sia umanistiche come letteratura inglese che scientifiche come chimica.
Verso le due, Jisung e Felix si diressero a lavoro e furono accompagnati dai loro due amici Jaemin e Jeongin. Jeno aveva declinato l'offerta poiché avesse detto di avere degli impegni importanti, ma quest'ultimo mica era conoscenza del fatto che i suoi amici già sapevano che stava evitando il rosa. Questa cosa andava avanti già da un po' ma nessuno dei due giovani in questione sembrava voler affrontare la cosa da persone mature, quali chiaramente non sembravano essere. - Che carino questo posto. - Complimentò il rosso, guardandosi in giro. - Hm sì, molto caloroso e piacevole. - Aggiunse il rosa. - Portateci qualcosa da bere e mangiare. - Ordinò subito il più piccolo, battendo le mani con fare altezzoso.
- Calm down bitch, solo perché sei l'unico ad essere in una relazione sana, non significa che puoi trattarci come tuoi schiavi. - Disse Felix, allontanandosi per raggiungere Gabriel.
- Ehi. - Lo salutò subito, battendogli il cinque.
- Tutto bene? -
- Sì sì, a te come va, sei già pieno di verifiche e interrogazioni? -
- Eh già, quanto è odiosa la vita da studente. -
- Purtroppo ci tocca subire tutto questo. - Continuò il riccio, riempiendo la vetrina di dolcetti appena fatti.[ a few hours later ]
I due amici del castano e del grigio, ritornarono a casa dopo circa un paio di ore trascorse all'interno del locale, ogni tanto a ridere e scherzare con gli altri due quando avevano qualche minuto libero. A breve la caffetteria "Café Noir" avrebbe chiuso per quest'oggi, infatti erano circa le otto di sera e fuori pareva continuare a piovere forte. - Ugh, daje non è andata così male nonostante ci fosse brutto tempo. - Disse Felix, pulendo i tavoli candidi ora sporchi di briciole e altro. - Infatti, oh comunque siamo un bel trio noi. - Fece notare il castano, sorridendo.

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DISTANT STRANGERS, HYUNLIX
Fiksi PenggemarDove Felix, etero convinto, si infatua del fratello maggiore di una compagna di classe.