Ormai era giunto il tanto atteso momento dagli studenti; era l'ultimo giorno, l'ultima ora, gli ultimi istanti nei quali sarebbero stati seduti in quei banchi di quell'aula caratterizzata dai colori neutri come il bianco. Mancavano esattamente pochi minuti, forse una decina, al suono della campana, dopodiché sarebbero stati finalmente liberi.
- Allora ragazzi, riposatevi pure durante le vacanze ma mi raccomando studiate per bene tutte le cose assegnate. Appena rientrati faremo tante di quelle verifiche e interrogazioni anche perché siamo parecchio indietro con il programma. - Disse la professoressa di quell'ultima ora; la docente di letteratura inglese.Madò che palle, nemmeno sono cominciate le vacanze e questa già rompe il cazzo, pensò Felix, continuando a scarabocchiare il suo foglio bianco a righe con lo sguardo puntato sull'orologio nero appeso al muro.
La maggior parte dei ragazzi aveva gli occhi fissi su quel maledetto affare che faceva tic toc, ansiosi di poter uscire da questa prigione comunemente chiamata scuola. Mancava così poco eppure a loro sembrava tutto molto più lento del normale.
Tre...
due...
... uno!
Finalmente la campanella era suonata.
- Allora ragazzi, buone vacanze! - Concluse la professoressa, alzandosi dalla cattedra. - Anche a lei. - Fu quello che dissero molti di loro, mettendo via i libri e i quaderni all'interno del proprio zaino oppure borsa.
Il biondino in fretta e furia infilò i fogli e la penna che aveva portato all'interno del suo zaino scuro. Quest'oggi s'era persino dimenticato di portare i quaderni e l'astuccio come al solito. - No vabbé raga' non ci credo, domani potrò svegliarmi con la consapevolezza che sono le vacanze e non dovrò tornare in questo posto di merda. - Disse Felix, raggiungendo i suoi due amici. - Signor Lee, moderiamo i termini, le ricordo che siamo ancora a scuola. - Gli fece notare. - Sì, mi scusi professoressa. - Era giusto un poco imbarazzato ma poco gli importava in questo momento. Si sentiva al settimo cielo perché era appena terminata la scuola.
I tre ragazzi uscirono dalla loro aula e raggiunsero gli altri loro due amici, Jeno e Jaemin, i quali erano riusciti ad uscire prima di loro nonostante l'immensa folla formata da tutti gli studenti della scuola nei corridoi e nel hallway. - Ciao gente. - Salutò subito il ragazzo dai capelli rosa. - Finalmente è finita! - Quasi urlò Jeongin.
- Pensavo ti piacesse andare a scuola. - Cercò di dire Jisung, alzando un po' la voce a causa di tutta la confusione nei corridoi. - Ma che dici, mi impegno solo per far contenti i miei. -
I ragazzi cercarono di uscire almeno vivi da quelle mura, passarono in mezzo a tutti i ragazzi e si recarono nell'ampio cortile, però anch'essa sembrava estremamente affollata. Cosa normale poiché uscissero tutte le classi delle varie sezioni. L'unica opzione disponibile era quella di passare per la grande palestra e infatti così fecero.
Spalancarono la porta blu e si ritrovarono sul retro dell'edificio, decisamente meno occupata del cortile principale.- Allora ragazzi, voi avete piani per queste vacanze? - Chiese Jeno, sedendosi sulla piccola panchina piuttosto vecchia di legno. - Vado a Washington per una settimana da mio padre, poi non so... - Rispose Felix, sedendosi accanto all'amico. Non aveva fatto molti programmi, per ora sapeva solo che avrebbe trascorso una settimana da suo padre. - Io e Jaemin andremo a Los Angeles per qualche giorno. - Continuò il moro.
- Voi due? -
- Torno dai miei nonni, penso che trascorrerò tutte le vacanze da loro... e Olivia viene con me. -
- Woah, non metterla incinta mi raccomando Innie. -
- Sta' zitto Jisung! -
- Picciu, è ancora troppo innocente per fare il dirty boy. - Lo prese in giro il biondino.
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DISTANT STRANGERS, HYUNLIX
FanfictionDove Felix, etero convinto, si infatua del fratello maggiore di una compagna di classe.