13. Goodbye

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ATTENZIONE: BOLLINO ROSSO.



Thirteenth Chapter

I giorni dopo la decisione di James sono stati difficili per Christine: ha deciso di allontanarsi dal Palazzo Reale per un po’, rifugiandosi in una capanna vicino al lago dove ha portato Bucky a guardare le stelle, passando il tempo meditando e aiutando la piccola tribù vicino. Non averlo vicino ha provocato uno squarcio nel cuore della Jedi: è differente da quando è partito per la Romania, perché poteva raggiungerlo in qualsiasi momento; adesso no, può solo vederlo attraverso il vetro della camera di criogenesi, senza toccarlo e sentire il suo calore.

Quella mattina si distrae con i bambini della tribù, il più piccolo ha tre anni e tanta curiosità: sta seduto tra le sue gambe, mentre intrattiene lui e altri un po’ più grandi con qualche trucco che ha imparato al Tempio.

<<Maestra Skywalker?>> la chiama una guardia reale, arrivato su uno dei trasporti.

Lei lascia cadere dolcemente il sasso che stava facendo volteggiare <<Sì?>>.

<<Il vostro ospite è appena arrivato>> la informa.

Sospira: Sam, Natasha e Wanda non sono potuti venire; da quando li hanno fatti evadere li ha visti solo due volte e ormai sono quasi due mesi <<Fai accomodare il Capitano nelle mie stanze, digli di fare una doccia e mettersi comodo, io arrivo>> istruisce la guardia.

<<Certamente, Maestra>> annuisce, girando il trasporto e andando via.

Mette in piedi il piccolo tra le sue gambe <<Torno domani, piccoli, con un amico>> sorride <<Fate i bravi, ok?>> si raccomanda.

Loro annuiscono <<Sì, Maestra>> rispondono in coro, strappandole un sorriso.

Cammina lentamente verso il Palazzo, godendosi la brezza fresca del lago e osservando i preparativi delle tribù per la cerimonia di incoronazione di T’Challa; quando arriva, Okoye l’accoglie con un sorriso, ma legge preoccupazione nei suoi occhi e sa che è anche colpa sua. Ricambia debolmente il gesto e si dirige alle sue stanze, dove Steve sta uscendo dal bagno con i capelli ancora umidi e la maglia pulita tra le mani.

<<Chrissie>> sussurra eliminando la distanza tra loro e abbracciandola forte.

Lei si aggrappa a lui <<Ciao Stevie>> mormora sul suo petto, con gli occhi lucidi.

Il Capitano le prende il viso tra le mani <<Ehi, no>> asciuga le lacrime con un gesto dolce <<Starà bene, Chrissie, lo sai meglio di me>> la incoraggia.

<<Lo so, Shuri mi aggiorna quotidianamente sui suoi sviluppi, ma non averlo vicino mi distrugge>> annuisce, lasciandosi andare alle lacrime.

Il suo amico la stringe di nuovo <<Ha parlato anche con me, poco fa, e mi ha detto che forse ha trovato la soluzione, che potrebbe risvegliarlo prima di quanto previsto>>.

Christine tira su col naso <<Speriamo>> sussurra.

<<Sì, speriamo>>.

Lascia che finisca di vestirsi e poi lo accompagna da James, intanto che l’aggiorna sulla loro vita da fuggitivi; quando arrivano al laboratorio, lei si blocca, non essendo entrata nemmeno una volta da quando il suo compagno ha preso la decisione.

<<Vieni con me>> sussurra Steve, prendendole la mano.

La guida attraverso la porta, fermandosi davanti alla camera dove sta il Sergente: ha l’espressione serena, come stesse sognando qualcosa di bello e lei viene inondata di pace proveniente dalla struttura di fronte a lei.

Counting Stars // James Buchanan &quot;Bucky&quot; Barnes Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora