Counting Stars // James Buchanan "Bucky" Barnes

18. A new project

ATTENZIONE: BOLLINO GIALLO (La conversazione tra Sam e Christine, poco più avanti dell'inizio, tocca un argomento un po' delicato e mi sembra giusto avvertire. Non è niente di esplicito, ma meglio prevenire che curare).

Eighteenth Chapter

La prima ora in tribunale passa senza grandi avvenimenti: vengono classificate le prove e presentata la giuria, ma la parte più importante comincerà in pochi attimi con la testimonianza di Shuri e T'Challa sulle cure che gli sono state date in Wakanda. Stanno aspettando in una stanza adiacente all'aula, dove Steve scava una trincea a forza di fare avanti e indietro e Bucky sta seduto in un angolo, torcendosi le mani tra di loro; gli altri stanno con loro, in religioso silenzio.

<<Ma guarda, il Sergente Barnes si è tirato a lucido>> la voce del Segretario li fa girare verso la porta <<Un vestito ben stirato e un nuovo taglio di capelli non cambiano ciò che sei, Barnes, un assassino>> continua con voce calma e con un tono di scherno, cattivo.

James lo guarda inespressivo <<Lei non sa niente>> dice con voce roca, la stessa che aveva quando si risvegliava da un incubo intrappolato nei panni del Soldato.

Ross ridacchia con cattiveria <<Ho letto il tuo fascicolo, so chi hai ucciso>> gli risponde serio.

Christine si mette al fianco del fidanzato <<No, Segretario Ross, Bucky ha ragione: lei non sa proprio niente>> ribatte con severità <<E se vorrà mettere il bastone tra le ruote alla giustizia e alla compassione di quelle persone, dovrà passare sul mio cadavere>>.

Il Segretario la guarda con sufficienza <<Non hai potere, qua, Skywalker>> le fa notare con ovvietà, con un sottotono di rabbia mal repressa.

La Jedi pianta i piedi e alza il viso, pronta a lottare per la sua famiglia <<Non ho potere con la giustizia, ma ho potere con lei e con quello che posso dirle>> dice sicura <<Lei non sa niente di James, Segretario Ross, non sa cosa significa vivere con la costante paura di ferire i proprio cari, anche con le cure della Principessa Shuri rimane un veterano e prigioniero di guerra che soffre di una grave forma di Disturbo da Stress Post-Traumatico. Lei non sa cosa significa svegliarsi la mattina e scoprire che il proprio compagno è rimasto sveglio tutta la notte perché un’ombra in strada l'ha messo in allerta di un imminente attacco. Non sa cosa ci è voluto per riportarlo a vivere una vita quasi normale, dove potesse mangiare come una persona normale dopo anni passati con flebo di nutrienti e niente cibo solido. Non sa che ho passato più di una settimana a disintossicarlo da tutta la merda che gli hanno iniettato per anni e sicuramente non ha idea cosa significhi un super soldato in crisi di astinenza>> riprende fiato <<Lei ha letto il fascicolo? No, lei ha letto quello che KGB e HYDRA vogliono far sapere, questo -sbotta, aprendo un ologramma dal suo bracciale di perle Kymoyo- è quello che gli hanno fatto, tortura, privazione di sonno, privazione di cibo e acqua, elettroshock e torture fisiche di vario tipo>>.

Steve e Sam cercano di fermarla, ma è un fiume in piena, stanca del continuo ostacolare il loro lavoro e la loro libertà del Segretario Ross <<Non sa quante notti si è svegliato e nemmeno ricordava il suo stesso nome, non sa quanto hanno fatto male le sue lacrime quando dopo un sogno non ricordava nemmeno il nome e il volto della propria madre e della sorella. Non sa quanto scattasse al minimo tocco involontario per i primi mesi, dovevo fare tutto con lentezza per fargli capire che non lo stavo per malmenare. Lei cosa avrebbe fatto al suo posto, Segretario Ross? Cosa? Perché dubito che sarebbe sopravvissuto due giorni nella stessa situazione>> continua, la voce che diventa sempre più tremante e alta <<Lei è proprio come i suoi aguzzini: lei da ordini, Segretario, lascia che siano gli altri a fare il lavoro sporco. Lei è meschino ed egoista, mi stupisce che sia stato un militare, perché non assomiglia per niente a tutti quelli che ho incontrato in trent'anni su questo schifo di pianeta>>.