Il mondo non si ferma, e nemmeno lo fanno i nostri eroi. Una nuova minaccia incombe sul Campo Mezzosangue ed eliminarla richiederà non solo insolite alleanze, ma anche identità segrete, un viaggio in aereo, un castello magico e dei legnetti che scin...
Siamo seduti nell'ufficio della preside McGranitt, io, Hermione, Ron, la preside, la Umbridge e il Ministro.
Avendo salvato il mondo magico, io e i miei amici abbiamo il permesso (con grande disappunto della Umbridge) di partecipare alle riunioni.
Stanno parlando di come far arrivare una lettera per convocare i maghi dell'Albania: abbiamo già contattato i maghi americani, europei e alcuni asiatici.
Storco il naso.
-Ministro, davvero vuole far scoppiare una guerra? In fondo non abbiamo la certezza che quei..."semidei" volessero davvero farci male. Anzi, hanno salvato Hermione!-esito alla parola con cui la ragazza di nome Calipso aveva presentato i suoi amici durante l'interrogatorio.
Il Ministro smette di parlare con Dolores. Quest'ultima è molto scocciata dalla mia interruzione, crede che la mia vittoria contro Colui che non deve essere nominato sia da attribuire solo alla fortuna e alle conoscenze molto potenti dei miei genitori.
Cornelius mi guarda dritto negli occhi, ed io mi sento intimidito. Sto quasi per rimangiarmi quello che ho detto pochi secondi fa, quando Hermione e la preside McGranitt mi danno man forte.
-Harry ha ragione, signor Ministro, non ci hanno mai fatto del male.
-Dovremmo provare a parlarci, Caramell.
Il Ministro ci osserva uno ad uno, noi tre seri e decisi, Ron che si strafoga di biscotti posizionati sulla scrivania della preside di fronte alla quale siamo seduti, e la Umbridge sprezzante ed offesa.
-Avete ragione, dovremmo fare un tentativo di soluzione pacifica.
Hermione e la preside sorridono soddisfatte e sollevate alle parole di Caramell, ma io continuo a fissare Dolores che sta cercando di persuadere il Ministro dalla sua decisione.
-È inutile cara Dolores. Ho preso la mia decisione e, se vorrai, potrai aiutarmi a scrivere la lettera che spediremo via gufo ai...-guarda la persona con cui sta parlando in modo significativo, e questa gli risponde, sbuffando un poco.
-Semidei, signore.
-Semidei, grazie Dolores.
Il Ministro ci fa segno di uscire, e nell'ufficio restano solo gli adulti.
-Per fortuna, temevo che il Ministro non avrebbe mai accettato di trovare una soluzione pacifica.
Ron sorride ad Hermione, e subito dopo guarda il soffitto con aria pensierosa mentre sgranocchia uno dei biscotti che aveva preso prima di uscire dall'ufficio.
-Ma...Come fanno a sapere dove spedire la lettera?
Io spalanco gli occhi. In effetti è vero, non abbiamo idea di dove siano.
Hermione ci guarda stupita.
-Davvero non avete sentito? Eppure l'hanno detto circa all'inizio della riunione..si può sapere cosa stavate facendo?-io e Ron la guardiamo colpevoli. In effetti non siamo stati molto attenti. La ragazza sbuffa e continua, abituata ai nostri comportamenti infantili.-Uff...una ragazza serpeverde del terzo hanno ha detto di sapere dove si trovano. Non ha detto come, ma ha scoperto che la loro base è a Long Island e che loro non sono molti.
-E se fosse una di loro?
-Non essere ridicolo Ronald, non li avrebbe traditi.
-Codaliscia ci ha traditi, non vedo perchè tra loro non possano esserci degli infami.
Hermione non commenta.
Siamo arrivati davanti al quadro della Signora Grassa, che cerca di convincerci ad ascoltare la sua canzone. Ron si inventa tutte le scuse possibili pur di scappare da quella tortura e, quando finalmente il dipinto ci lascia passare, mi viene in mente un'idea.
-Signora Grassa, lei per caso ha sentito parlare della ragazza che ha rivelato dove si trovano i semidei?
-Certo ragazzo, in questa scuola non succede niente che io non venga a sapere.
-Allora saprebbe dirmi qualcosa su di lei?
-Mhh...-il dipinto ci pensa su, poi risponde un po' incerta-la mia amica Tilly Toke, il quadro sul corridoio dell'ala ovest, mi ha rivelato di aver sentito due ragazze parlare: una del terzo anno, serpeverde (la ragazza di cui stiamo parlando) e una del primo anno, grifondoro. La prima ha detto di aver parlato con il Ministro, e la seconda le ha risposto...aspettate che mi ricordo le parole esatte che Tilly mi ha rivelato..."Bene, mamma deve vincere. Non è giusto che gli dei l'abbiano denigrata in quel modo. Con questo esercito potrà finalmente avere tutto ciò che ha sempre desiderato: il potere". Già, ha detto proprio così. E la serpeverde ha detto di amare i litigi.
Io ringrazio il dipinto ed entro in sala comune, sotto gli sguardi incuriositi dei miei migliori amici.
Dopo aver augurato la buonanotte ad Hermione, io e Ron saliamo in dormitorio essendo le 23.40.
Mi stendo sul mio letto dopo essermi preparato per la notte. Ron mi saluta e si addormenta subito.
Ma io non riesco a dormire: i pensieri vanno veloci e non riesco a smettere di pensare a quello che mi ha rivelato la Signora Grassa. Un'unica domanda invade la mia mente a intervalli regolari: "siamo davvero solo un'arma? C'è qualcuno che ci vuole usare?"
Angolino meh
Zalveh! Ce l'ho fatta!
In realtà avrei dovuto aggiornare ieri, ma ho problemi con internet e il tizio della Fastweb non si presenta quindi sono praticamente senza internet.
Comunque.
Tilly Toke esiste davvero, è una strega che è presente tra le carte delle cioccorane. Ecco qui il suo ritratto:
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È nata nel 1903, ma questo a voi non interessa.
Cosa avranno voluto dire quelle due ragazze? Saranno davvero due semidee? I maghi sono un mezzo che qualcuno vuole usare per raggiungere i suoi scopi? E se è così, chi è questo qualcuno? È loro amico o loro nemico?
LO SCOPRIRETE NEI PROSSIMI CAPITOLI!!!! AFFIO!!!! *se ne va su un pescepony inseguita da un esemplare di Tyson selvatico che urla "PESCEPONYY!!!!" come se non ci fosse un domani"
