Capitolo 14

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Le cacciatrici confondono i maghi. Alzano un alone di polvere e frammenti di mattoni che impediscono loro la visuale.

Leo sente le celle aprirsi, e improvvisamente si sente sollevare e essere appoggiato sulle spalle di qualcuno.

Sente la stessa voce di prima gridare di nuovo. "Deve essere il vice la persona che guida le cacciatrici in assenza di Talia e Pheobe" pensa il figlio di Efesto.

-ANDIAMOCENE! QUI NON C'È PIÙ BISOGNO DI NOI, TORNIAMO ALL'ACCAMPAMENTO!

La persona che lo sta sorreggendo comincia a correre e l'aria comincia a cambiare e la visuale a schiarirsi.

***

-Quindi il problema è molto più grave di quanto eravamo riuscite ad intuire.

Leo finisce di mangiare e poi parla.

-Beh, non lo definirei gravissimo, diciamo solo che poteva andare meglio. Non possono essere peggio di Gea.

Nessuno apre bocca all'interno della tenda color argento che era stata piantata in mezzo a tante altre tra degli alberi in una foresta.

-Giusto?

"Forse non rispondono solo perchè non vogliono parlare con un uomo".

Ma le sue supposizioni vengono smentite dalla donna in piedi di fianco a Talia.

-Il punto è proprio questo: sono pericolosi perchè non sappiamo di cosa sono capaci.

Leo guardò una ad una le persone presenti.

Percy e Annabeth erano seduti vicini per terre vicini a Piper.

Jason era in piedi vicino a quest'ultima, con un'espressione seria in volto.

Il figlio di Efesto sospira ed esce dalla tenda per prendere una boccata d'aria.

Fuori vede Calipso parlare con una cacciatrice e farsi spiegare come si utilizza un arco.

-Hey, raggio di sole!

-Leonidas, quante volte ti ho detto di non chiamarmi così?

-Almeno quante io ti ho detto di non chiamarmi con il mio nome intero.

Il ragazzo le cinge le spalle con un braccio e le da un bacio sulla fronte.

Quei momenti di pace, Leo lo sa, deve tenerseli stretti al cuore, perchè ormai sono in guerra, e in guerra non c'è spazio per l'amore.

***

-Chirone, secondo te quante possibilità abbiamo di riuscire a vincere questa guerra?

Il centauro sapeva già dell'esistenza del mondo magico: ha vissuto per millenni, non poteva essere altrimenti.

-Pochissime.

Restano tutti immobili, e nel campo allestito dalle cacciatrici nella foresta cala il silenzio. La tensione è palpabile.

-Come sarebbe a dire?...noi...noi siamo più potenti...discendiamo dagli dei...

Piper è sconvolta.

-Lo so, noi siamo più potenti, ma in ogni nazione almeno un terzo della popolazione è composta da maghi, e il nostro esercito si limita ai pochi semidei che si sono radunati qui, pronti a combattere. I maghi sono potenti, non quanto noi certo, ma questa è una guerra tra semidei e maghi e loro si alleeranno contro di noi, e non riusciremo a sconfiggerli neanche con le vostre incredibili capacità.

Le cacciatrici e i semidei che erano andati ad Hogwarts guardano Chirone apatici, sentendo un semidio figlio di Ermes urlare, attraverso il messaggio-Iride.

Nessuno lo nota, troppo impegnati a cercare un modo per riuscire a vincere quella guerra che si prospetta sanguinaria, ma la dea Artemide ha lasciato il campo alle parole del centauro, e senza dire un parola se ne è andata, forse per prepararsi a trasportare il carro della luna quella notte, forse per altro. In quel momento era trascurabile. Il loro mondo, stava per cessare di esistere.


Angolino me

Questo capitolo fa un po' schifo. In realtà tutti i capitoli fanno un po' schifo. Ma più vado avanti più è difficile.

Vabbè.

Ehhhhhhhhhh niente.

Vi è piaciuto? (lo so sono molto originale)

COMMENTATE, LASCIATE UNA STELLINA E FATE LE BRAVE PERSONE!

DETTO QUESTO....affio, Erittonio vi saluta e io torno a crogiolarmi sull'inutilità della mia vita da mortale babbanosa e mondana, poi mi ricorderò di essere una semidea e tutto e andrò in giro per il paese a gridare ai quattro venti la mia superiorità.

CIAO!

-MagicallyMe_owl

The Kingdom of Hecate||Crossover Harry Potter Percy JacksonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora