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È domenica sera e domani ricomincia un'altra settimana piena di noia tra una lezione e l'altra.
Eppure sono contenta perché non vedo l'ora di rivedere Monta.

Sorrido ripensando a quello che è successo, a come iniziata e mi ritrovo a leggere i nostri messaggi.
E qualche volta rido per la sua stupidità o per il mio essere stupidamente quando ho un telefono in mano.

E proprio mentre sto per chiudere la conversazione, qualcosa attira la mia attenzione: è online.

Sperare che mi scriva anche stasera è da disperati? E rispondendomi da sola, mi rendo conto di risultare più ridicola di quel che già sono.

Monta.

Oddio, che cazzo ho fatto?
Elimino il messaggio sperando che non lo legga in tempo.
Cazzo, cazzo, cazzo!

Vale.

Cazzo!
Ha risposto subito.
E ora che gli dico?

No, niente. Scusa.

Non ti metterai a dire
che hai sbagliato chat.

No, in realtà non so
perché ti ho scritto.

Ah.

Fa finta che non ti abbia
scritto niente.

Perché?

Non lo so.
Scusa.

Okay.

Siamo tornati a questo?
Davvero?
Ma in fondo, è tutta colpa mia.
Sta volta ho iniziato io.

Sospiro e chiudo il telefono, sperando con tutto il cuore che insista.
Lo so, sono una stupida.

Eppure, i miei desideri sembrano avverarsi.

Buonanotte allora.

Buonanotte?

Inarco un sopracciglio, davvero?
Sono solo le... Sono le dieci!
Non può dire sul serio.

Vai a dormire adesso?

No, certo che no.
È presto per me.

E credi che per me sia tardi?

Non lo so, è tardi per te?

No.

Perché stiamo parlando di questo?

Sei stato tu a
darmi la buonanotte.

Mica rimaniamo a scrivere fino a tardi, di solito.

Ah!

No, lo so. Credevo stessi tipo... Andando a dormire.
E l'ho presa come una stupida scusa.

Santo cielo,
perché devi trovare tutto
come una stupida scusa?

No, hai ragione.
Sai cosa?
Buonanotte.

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