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Una settimana dopo l'inizio della scuola, cinque giorni dopo l'inizio dell'inferno e della tortura da parte di Monta ad ogni ricreazione, riesco finalmente a dormire fino alle dieci del mattino.
È sabato, finalmente.

Quando mi alzo dal letto, so già che in casa non c'è nessuno tranne mio padre, che sta cucinando.
Lo posso capire dal buon profumo di prezzemolo che invade le mie narici da quando ho aperto gli occhi.

So di essere da sola perché mia mamma è andata a fare da babysitter a un bambino che vive a Coriano, di cui i genitori sono al lavoro, ed ha portato con sé Luigi.

Lucia è dal fidanzato ma ha detto di essere da Rebecca, la sua migliore amica, che la copre in tutto e per tutto e Stella è dalla sua amica fedele fin dal primo giorno d'asilo, anche se litigano quasi sempre.

Mio padre invece era un cuoco e il weekend è il suo turno di cucinare le sue specialità, o almeno, qualcosa da mangiare solitamente più commestibile e digeribile di quello che, solitamente, riscalda mia madre.

La prima cosa che faccio è salutarlo, lo trovo a fumare fuori.

Poi, cerco qualcosa che mi è permesso mangiare durante la dieta.
Purtroppo per me, c'è solo lo yogurt.
E a me lo yogurt, a meno che non sia con la frutta - e con la frutta non c'è -, non lo mangio.
Eppure, dalla tanta fame che mi ritrovo come ogni mattina, mi metto seduta davanti alla tivu accesa e ne mangio una scatoletta, senza però scordarmi di riempirlo prima di zucchero.

Alla tivu danno delle vecchie repliche di una serie di Lupen, cosa che guardavo spesso da più piccola, ma che ora trovo solo ridicolo. Ma lo guardo lo stesso.

Questo Lupen ha i capelli neri e sempre pieni di gel, e gli occhi anche, solo leggermente più grandi della norma ed è alto. Molto alto.
Dalla descrizione potrebbe sembrare un figo, ma guardandolo bene, non lo è affatto.
È semplicemente uno stupido.

"Dai, inizia a fare le cose. C'è un casino da giorni e le cose sono sempre in giro." spiega mio padre dopo l'ennesima sigaretta entrando in casa dopo aver spalancato la porta.
Annuisco e prima di fare come dice, mi vesto.

Indosso un paio di jeans larghi e stappati e un top bianco, poi infilo le mie infradito dato che non devo andare da nessuna parte, e mi lavo i denti.

Metto la solita musica prima di mettermi al lavoro.

Mi piace pulire casa, è anche rilassante se ci sono solo io e le cose si fanno dico io, c'è silenzio, tranquillità e nessuna fretta. Nessuna pressione da nessun genitore e nessuna sorella o fratello che da fastidio.
Quanto è bello stare da soli in casa qualche volta.

La musica a palla, la scopa tra le mani e una me che canticchia cercando di stare a tempo, e muovendo i fianchi a ritmo della canzone.

"She's a good girl, a straight a student. She's really into all that self-improvement, I swear she lives in that library, but if you ask her she'll say - That's where you'll find me! - But if you look then you won't find her the... Hey!" interrompo il mio concertino mentre pulisco il bagno, e percorro rapidamente il corridoio.
"Perché hai abbassato?"

"È troppo alta." risponde lui ed io rimango in silenzio. Torna in cucima a lavorare tra i fornelli e prima di tornare in corridoio, rialzo il volume fregandomene delle sue parole.

Non sembra che se ne accorga perché il resto della mattinata il volume non cambia di una virgola.
Quando finisco le pulizie non sono stanca, ho fame però.

Per colazione, ho mangiato solo uno yogurt e non mi basta.

Sono passati due mesi da quando ho iniziato la dieta ma non sono ancora abituata a tutto questo.
Mangio miniporzioni a pranzo e a cena, e va bene. Ma mangiare uno yogurt non è sano, mi spiego meglio: mangiare lo yogurt magro bianco che non sa di niente e tocca saziarmi con dello zucchero non è sano.

Il bagno e il corridoio li finisco in fretta e, dopo aver dato lo straccio, inizio a sparecchiare la tavola dalle tazze e gli avanzi della colazione.

Il tempo passa in fretta, le canzoni anche, e dopo aver finito di pulire l'intera casa, mi sdraio sul divano, a guardare quel che rimane da guardare in prima mattinata.
Tra mezz'ora alla Rai dovrebbero dare le repliche di don Matteo 12, dove partecipano anche Mariasole Pollio e Federico Russo.
Devo ammettere che guardarlo senza le mie sorelle, è un pò triste perché siamo abituati a guardare questa miniserie in famiglia.

Fortunatamente, non arrivano molto tardi e riusciamo a pranzare tutto insieme prima di tornare a farci i cazzi propri.

La giornata non passa male ma è noiosa.

Per quando torna mia madre, verso le sei, le faccio trovare, come richiesto, l'armadio fatto e ordinato assieme al mio letto, nel quale ho cambiato le lenzuola. Non le ho messe pesanti, non fa freddo la notte.

Ma si sta bene, sia di giorno che di sera. E le ultime sere, sono sempre più speranzose di ritrovare un messaggio da parte sua.

L'unico motivo per cui non gli scrivo io per prima è perché vorrei essere certa di non fargli trovare il messaggio dagli amici.
Altrimenti, se avessi anche più coraggio, non ci penserei due volte a scrivergli ogni sera.

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