- Emma, girati verso di me solamente con il viso. - mi ordinò il fotografo, e nel momento in cui mi voltai il flash della macchina fotografica mi colpì quasi accecandomi.
Cercai con tutta me stessa di rimanere impassibile e soprattutto di mantenere quell'espressione da diva, ma probabilmente avevo strizzato gli occhi di riflesso. Ed era nei momenti come quello che pensavo di non essere giusta per quel lavoro.
Continuammo con lo shooting per un po', avevamo cambiato i capelli mille volte e anche l'outfit. Era un'altra pubblicità per un marchio di intimo, e questi avevano chiesto espressamente di me. Ovviamente mi sentivo lusingata, ma chissà per quale motivo non mi sentivo particolarmente entusiasta per quel lavoro. Forse era perché niente in quel periodo mi entusiasmava più di tanto.
- Emmh... credo che quel cipiglio non sia molto sexy. - ridacchiò il fotografo senza rimproverarmi, vedendo che fossi un po' strana e che avessi bisogno di essere trattata con cautela.
- Hai ragione, scusami. - gli sorrisi appena, mettendomi le mani fra i capelli come mi aveva insegnato Aurora per dargli più volume.
Lanciai un'occhiata proprio a quest'ultima, che si trovava nell'angolo della stanza pronta ad intervenire per sistemarmi le ciocche che ogni tanto andavano fuori posto. Lei mi sorrise annuendo, cercando di infondermi un po' di sicurezza.
Io deglutii a vuoto, feci un bel sospiro e provai di nuovo. Dovevo essere solamente sexy, sicura di me, e convincente. Ma in quel momento nulla mi sembrava più difficile di quello. Iniziai a stringere i pugni lungo i fianchi, che di certo non era una posa degna di una pubblicità di intimo. Ne ero consapevole, ma ad un tratto divenni così arrabbiata da non riuscire a nasconderlo. E più non riuscivo a fingere, più mi arrabbiavo perché quella non ero io. Emma Guerra era sempre riuscita a nascondere i suoi scheletri nell'armadio, e certe cose nemmeno Marta le aveva scoperte. Io ero brava a recitare la mia parte di ragazza modello, sempre sicura di sé e senza problemi, ma in quel momento mi risultava impossibile. Era come se non fossi più Emma Guerra, ed il tornado che mi portavo sempre dietro.
- Okay, Emma... che ne dici di fare una pausa? Non mi sembri molto in vena oggi... - mi disse il fotografo mantenendo un tono calmo, e si allontanò dalla macchinetta per avvicinarsi a me.
- No, posso continuare. - dissi decisa, ma il mio petto si alzava e abbassava velocemente come se avessi avuto una furia dentro di me che cercava di liberarsi dal mio corpo. Anche Aurora divenne piuttosto preoccupata, e si avvicinò a me abbandonando i suoi pettini e prodotti per capelli in un angolo.
- Em, devi fermarti. Sembri agitata... che succede? - mi chiese la mia amica prendendomi per un braccio per portarmi a sedere.
- Succede che sono stufa. - mormorai senza neanche accorgermene, e lei mi guardò ancora più confusa. Poi io le presi la mano e la lasciai andare subito dopo, come per incitarla ad allontanarsi. Lei allora affiancò il fotografo che intanto era tornato dietro l'obiettivo.
- Emma, sul serio. Puoi andare, non c'è fretta. Puoi tornare domani, e nessuno ti condannerà per aver avuto una giornata storta. - mi sorrise il fotografo con fare comprensivo, e guardò Aurora come per obbligarla a portarmi via dal set. Lei gli fece un cenno e mi trascinò verso il camerino.
Sbuffai, e con un'espressione di disgusto verso me stessa, mi tolsi il completo d'intimo che avrei dovuto pubblicizzare e mi rimisi i miei vestiti. Guardai la mia amica e parrucchiera con degli occhi disperati, come per supplicarla di togliermi da quella situazione penosa.
- Andiamo fuori, prendiamo un po' d'aria. - mi sorrise lei porgendomi la mano, che io guardai titubante.
- Ma ci sono quaranta gradi fuori. - sbuffai come una ragazzina. Le stavo chiedendo aiuto con gli occhi, ma il mio comportamento stava facendo di tutto per mandarla via.
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Amor vincit omnia
RomanceSequel di "Ad maiora" "L'amore vince su tutto." "Camminai sul quel tappeto cercando di ignorare quella sensazione di freddo che provavo per l'assenza del corpo di Marco che mi aveva accompagnato sin dal primo giorno, anche quando non ci potevamo ved...