capitolo 3 Friends

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Holmes Chapel non era tanto grande. Ci vivevo da sempre ed è piuttosto noioso, a dire la verità. Però amavo quel posto. Sapeva di casa.

Casa mia aveva una sola camera degli ospiti e ci stavano due persone, c'era un letto matrimoniale.

Poi c'era la camera di mia sorella, quella dei miei e la mia, sempre con un letto grande. Eravamo in cinque quindi avrei dovuto condividere il letto con qualcuno e aggiungere un materasso in camera mia.

-Se vuoi, per occupare meno spazio, io dormo in camera di tua sorella- azzardò Liam sorridendo come un idiota.

Risi e lo spinsi leggermente, imprecandogli contro.
In realtà mi stava anche simpatico.

Disfacemmo le valigie. Era pomeriggio ormai e mia madre stava già preparando la cena, come quelle di Natale che si preparano ore prima. Voleva fare qualcosa di grande.

Ero un po' imbarazzato. Ci sedemmo tutti e cinque in giardino, Niall sopra un'amaca, gli altri su sedie che aveva portato lì Robin poco prima.

Louis si sedette vicino a me.

Iniziammo a parlare tutto insieme e si formò un'allegra atmosfera, come se ci conoscessimo da sempre, era una bella sensazione. Sembravamo fatti per essere amici.

Louis era così rumoroso.

Rideva per la maggior parte del tempo e aveva l'attenzione di tutti addosso, compresa la mia, perchè sapeva come intrattenere le persone; la cosa non mi infastidiva per nulla, anzi.

-Ho fame- comunicò Niall.

Non riuscivo a capire come potesse essere così magro.

Pescai dei gelati dal freezer e uscii di nuovo.
-Ragazzi- disse ad un certo punto Zayn. Non l'avevo sentito parlare molto fino a quel momento.

Ci voltammo verso di lui e confessò: -Non ha senso questa band senza un nome. Dobbiamo dargliene uno. Idee?-

Cazzo, aveva ragione. Non ci avevamo pensato minimamente nei giorni precendenti.

-Ideona!- urlò Niall. -Visto che ovviamente diventeremo famosi come i Beatles, se non di più...- lo disse ironicamente, -potremmo chiamarci Beatles 2.0-.

Ridemmo tutti prima di capire che era serio.

-Sei veramente un idiota.- esclamò Louis.
-Già. Se vogliamo un nome originale non possiamo rubarlo ad un'altra band.- aggiunse Liam.

E fu in quel momento che vidi tutti i ragazzi ridere e girare la testa in una direzione.

Tutti in una direzione.

Come se fossero la stessa persona. Lo stavo facendo anche io. Quasi spaventoso.

mirroring.

Una direzione...

-One Direction- urlai.

Non capirono all'inizio. Poi Zayn chiese: -Come nome, dici?- -Sì.-
-Mi piace un sacco.- comunicò Niall. -Sì, anche a me.- aggiunse Liam. -Sì, riccio, è una buona idea. Smart ass.- disse Louis e mi scompigliò i capelli.

Arrossii sotto al suo tocco. Mi schiarii la voce e dissi: -One Direction. Sono un genio. E' originale.-

Trascorremmo il pomeriggio in giardino, imparando a conoscerci, diventando sempre più sciolti l'uno con l'altro. Scoprimmo che Liam aveva paura dei cucchiai. Sì, proprio dei cucchiai. Lo scoprimmo quando quell'idiota del biondino irlandese iniziò a mangiarsi un budino e per sbaglio il cucchiaino cadde addosso a Liam. Ebbe quasi un attacco di panico.

-Bene.- disse Zayn ad un certo punto. -Questione ragazze. Qualcuno qui ha una ragazza?-

Tutti scossero la testa, me compreso, e Louis disse:
-Io ce l'avevo, ma l'ho lasciata l'altro giorno dopo aver scoperto di essere in una band. Voglio concentrarmi sulla musica, le ragazze distraggono-.

-Io sarei rimasto con lei! Che cazzo te ne frega della musica quando hai una fidanzata?- si lamentò Niall. -Sta zitto Horan, probabilmente non ne hai mai avuta una.- lo prese in giro Louis e tutti ridemmo.

Mia madre aveva cucinato davvero bene. Dopo cena ci radunammo tutti in salotto, Gemma uscì con i suoi amici e i miei ci lasciarono da soli per andare in giardino a bere qualcosa.

-Chi dorme con chi?- chiese Louis.

-Ci sono due camere- spieghai prima che Liam tirasse di nuovo fuori la storia di mia sorella.
-Ho portato un materasso in più nella mia, in cui c'è anche un letto a due posti. Un altro a due posti è nella camera degli ospiti. Decidete voi, per me è uguale-.

-Io dormo con Payno. E' l'unico che non è un completo coglione qui.- annunciò Zayn scherzando.
-Io credo che prenderò il materasso piccolo in camera tua, Harreh. Non mi piacciono i letti matrimoniali.- fece Niall.

-Ok, allora io sto con Harry.- disse Louis.
Lo disse con una semplicità che mi fece rabbrividire.

Non so per quale motivo ma quell'effetto che Louis faceva su di me, persisteva nel tempo. Forse avrei voluto essere come lui. Faceva ridere tutti, era simpatico mentre io ero molto più impacciato. Era di sicuro quello il motivo, l'ammirazione.

A mezzanotte ci rifugiammo tutti nelle nostre rispettive stanze. Niall si era portato un pacchetto di biscotti al cioccolato perchè poteva avere "attacchi di fame notturni".
Non stentavo a crederci, ormai mi stavo abituando.

Dopo aver mangiato qualche biscotto, Niall crollò sul suo materasso. Lou, che fino a quel momento era stato con Niall, si avvicinò e salì sul letto.

-Hai sonno?- mi chiese. -In realtà no.- risposi sinceramente.

-Guardiamo un film?- propose. Presi il computer e infilai un disco. Volevo far vedere a Lou il mio film preferito, The Notebook. Non potevo credere che non l'avesse mai visto.

Dopo circa quaranta minuti, nei quali lui non faceva altro che ridere e io lo zittivo perchè non volevo svegliare Niall, Louis si addormentò.

Sì, sulla mia spalla.

Lo allontanai delicatamente e chiusi il computer. Dopo un po', mi addormentai anche io.

A lui non era piaciuto molto il film, l'avevo capito dalla facilità con cui si era addormentato, però non sembrava annoiato, durante quel momento; e io nemmeno. Stavamo bene, insieme, ci divertivamo.

I giorni seguenti passarono meravigliosamente. Amavo quei ragazzi, mi stavano simpatici e c'era una sintonia incredibile tra di noi.

Stavo cominciando a pensare seriamente che avremmo potuto scrivere qualche canzone, fare qualche concerto.

Eravamo abbastanza bravi, per la nostra età.
Sognavo di tour, milioni di fans, ma sapevo che era letteralmente impossibile.

Non saremmo stati così fortunati, assolutamente no.

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