capitolo 20 She's better

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Il giorno dopo andammo in studio per pubblicare tutti insieme le canzoni del nostro primo album, Up All Night.

Io e Louis avevamo deciso che avremmo parlato di noi a Simon, quindi, appena arrivati, lo prendemmo da parte.

-Cosa c'è ragazzi? Non ho molto tempo- ci domandò mettendoci fretta, toccandosi il mento. -Noi dobbiamo dirti una cosa, pensiamo che sia giusto che tu lo sappia- iniziò Louis e lo lasciai parlare, perchè non sapevo bene come aiutarlo. Mi avvolse un braccio attorno alle spalle. -Noi due, ehm, io e Harry...stiamo insieme-.

Simon sbatté le palpebre e ci fissò. Passò qualche secondo. Quando parlò, sembrava che stesse cercando di mantenere la calma. -Voi due state insieme...in che senso?- Aveva capito benissimo.

Probabilmente sperava di aver sentito male. -C'è un unico senso, Simon- ribattè Louis sbuffando. Era così impertinente sempre, sempre, continuamente.

Lo adoravo.

Trattenni un sorriso per poi spegnerlo completamente quando vidi Simon impallidire e mettersi le mani nei capelli. -Non è possibile- sussurrò continuando a guardarci con occhi vitrei.

-Che cosa c'è di sbagliato?- chiesi sinceramente confuso. -C'è che siete nella stessa cazzo di band. C'è che i fans non sono stupidi e hanno già capito tutto, io pensavo fossero solo supposizioni e ora vengo a scoprire che è vero? Spero tanto mi stiate prendendo in giro-.

-Non scherzerei su questo argomento- disse Louis serio. -Non è normale- sbottò Simon indicandoci. -Non è una cosa normale già nella realtà di tutti i giorni e voi due siete in una delle band più famose del momento, non potete permetterlo. Vi rovinerebbe la carriera. Non va bene per niente, devo trovare una soluzione-.

-Ma che soluzione, non c'è una soluzione, non ci deve essere, non cambierà niente- esclamai un po' ferito dalle sue precedenti parole. Perchè voleva farmi sentire sbagliato?

-Oh, sì che c'è, a meno che voi non vogliate che io faccia finire la vostra carriera in questo momento-.

Non l'avevo mai visto così arrabbiato. E lo stavo odiando, qual era il suo problema? Strinse i pugni per poi sorridere forzatamente. -Fate quello che volete, state pure insieme. Non mi cambia la vita. Ma io vi giuro che se lo fate sapere a qualcuno, siete finiti-. Rimasi paralizzato dopo ciò che aveva detto e sentii Louis immobile vicino a me.

Non me ne fregava un cazzo di ciò che Simon pensava, non avremmo smesso di essere ciò che eravamo, però avevo paura. E se avesse voluto davvero buttarci fuori dalla band o qualcosa del genere per questo motivo?

Niall, Louis e Zayn, che ci fissavano da lontano, ci chiesero nervosamente come fosse andata mentre Simon si faceva un caffè nell'altra stanza. -Una merda. In pratica non deve saperlo nessuno, intendo le fans- spiegò Lou e Liam sbuffò.

-Simon mi sta decisamente sul cazzo- commentò Zayn. -A chi lo dici- aggiunse Niall con una smorfia disgustata.

Quel pomeriggio raggiungemmo lo studio per un'intervista e venne anche Simon. La ragazza ci fece un sacco di domande che riguardavano il nostro album appena uscito e una telecamera ci inquadrava da vicino.

Cercai di non guardare Louis ma era difficile, e poi gli sguardi non avrebbero destato sospetti, no?

Potevo interagire con lui, parlargli, fare quello che volevo, giusto?

L'unica cosa da non fare era dirlo pubblicamente. E se l'avessero capito, non avrei avuto problemi, ci avrebbero accettato.

Simon non poteva arrabbiarsi con noi perchè, in quel caso, la colpa non sarebbe stata nostra ma delle fans più intelligenti.

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