capitolo 23 Alone with you

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Quella notte non sarei mai riuscito a stare da solo.
Così avevo richiamato Zayn, che era ancora sulla strada per casa, e l'avevo fatto tornare a prendermi.

Erano le nove del mattino e dormivo ancora tra le sue braccia, dopo aver pianto ininterrottamente per qualcosa come cinque ore.

Liam e Niall erano nell'altra stanza. Nell'ultimo periodo io e Zayn avevamo legato tantissimo e mi confidavo continuamente con lui.

Mi svegliai improvvisamente e cercai di muovermi senza svegliarlo. Scivolai sotto il suo braccio ma lui aprì gli occhi in quel momento. -Hey, ti senti meglio?- mi chiese stiracchiandosi.

Feci mente locale di quello che era successo la sera prima e mi risedetti con la testa che girava. Mi tornarono in mente le parole di Louis e mi venne la nausea.

-No, non sto bene. Lui come sta? Era messo male ieri sera.- risposi trattenendo le lacrime, di nuovo. Odiavo il fatto che anche nei momenti peggiori, la mia testa andava a pensare a come potesse stare Louis.

Improvvisamente squillò il cellulare di Zayn e lo indicò, il nome di Lou lampeggiava sullo schermo.

Sgranai gli occhi e gli feci cenno di rispondere.

-Hey- fece un po' indeciso il moro e la voce di Louis risuonò acuta nella stanza, mentre io mi sedevo.
-Zayn cazzo, ho chiamato Harry cinque volte ma non ha risposto, è scomparso e non penso che abbia dormito qui, non lo so, non mi ricordo, non ricordo niente di ieri sera-. Era nel panico.

Zayn rispose fissandomi: -Sì, è qui con me, ha dormito qui-.
-Ah- disse Louis. -Perchè?-

Zayn esitò e mi guardò cercando conferma e io gli feci un cenno per dirgli di inventarsi qualcosa.
-Te lo spiegherà lui. Ieri ha lasciato qui l'auto e l'ho riaccompagnato con la mia, ma poi è tornato e... non importa. Adesso prende la sua e torna a casa vostra-.

Lo guardai male e lui chiuse la telefonata. -Non ci voglio tornare- mi lamentai. -Non hai alternative, era ubriaco e devi parlargli seriamente- mi ammonì lui.

Niall e Liam ci raggiunsero in quel momento ancora assonnati. -Harry, va meglio? Hai passato la notte a disperarti- commentò Liam.

Strinsi i denti. -Grazie per avermelo ricordato, ne avevo bisogno, Payno- risposi sarcasticamente.

Niall corse da me e mi abbracciò forte. Ricambiai l'abbraccio e lui si staccò. -Vai da lui- mi disse. Annuii un po' esitante e dopo mezz'ora salì in macchina.

-Harry!- Louis si voltò verso di me e mi corse incontro. Cercò di abbracciarmi ma lo spinsi un po' troppo forte, forse, perchè poi si mise le mani sullo stomaco e mi guardò confuso.

-Ma che hai?- mi chiese. Stavo camminando sul vialetto e mi fermai di colpo, girandomi lentamente verso di lui, totalmente arrabbiato.

Indietreggiò quando vide la mia faccia.

-Mi prendi in giro?- domandai a denti stretti e lui scosse la testa.

Entrai in casa e mi seguì. -Fammi pensare, ieri sera mi hai insultato, mi hai lasciato e mi hai detto che quel "ti amo" era una cazzata. Non so proprio cosa mi prenda- gli spiegai con le lacrime agli occhi.

Sbiancò e balbettò: -Harry io...non me lo ricordo-.
-Questo non cambia i fatti-.

-No, aspetta, ero ubriaco, perchè non ricordo nulla. Non era ciò che penso, te lo giuro. Certo che ti a...-
-NON DIRLO- urlai e lui sussultò. -NON DIRLO NEANCHE PER SOGNO, VAFFANCULO-.

Mi chiusi in bagno e mi lavai la faccia per schiarirmi le idee. Guardai il mio riflesso nello specchio e notai che ero stravolto, avevo le occhiaie e i capelli scompigliati.

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