capitolo 38 Next to him

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🚨RATING ROSSO🚨

Louis' POV

Rimasi per circa un'ora seduto appoggiato contro la porta della nostra camera.

Quella camera che in poco tempo uno di noi due non avrebbe più rivisto, o forse entrambi, se anche io avessi deciso di affittare un altro appartamento, magari più vicino a quello di Harry...

Harry.

Harry non voleva uscire, non voleva parlarmi. L'avevo ferito e lo sapevo ma non avevo alternative. Il suo modo di continuare a fingere che potessimo risolvere le cose non aveva il minimo senso e riusciva solo ad innervosirmi.

Sentii improvvisamente una leggera pressione contro la schiena e scattai in avanti, alzandomi e voltandomi verso la porta, che ora era aperta e lui mi guardava, mi fissava con quei due smeraldi che si ritrovava al posto degli occhi.

No, non potevo baciarlo. Era arrabbiato, mi avrebbe respinto e non mi andava di litigare ancora, però volevo tanto baciarlo in quel momento.

-Sono già le due, non vuoi mangiare?- disse con una voce stanca e soprattutto fredda, che mi fece rabbrividire perché avrei voluto vederlo sempre sorridente e sempre gentile con me.

Harry era così gentile, sempre. Riusciva a mantenere la calma e a farmi sentire bene, infatti ci completavamo in qualche modo, perché io ero molto lunatico e spesso gli rispondevo male.

Per poi pentirmene ma non riuscivo a chiedergli scusa comunque.

Forse ero arrivato alla fine di tutta quella storia. Forse si era accorto di quanto il mio carattere in realtà facesse schifo e voleva soltanto allontanarsi da me.

-Sí, in realtà ho fame. Ordiniamo qualcosa o cucini tu?- risposi un po' timidamente, evitando accuratamente il suo sguardo e muovendomi verso la stanza più grande.

Avanzai di un passo ma la sua mano mi prese il polso e mi fece voltare verso di lui.

Mi stava facendo quasi male, ma finalmente incrociai il suo sguardo e rimasi per qualche secondo a fissarlo, probabilmente con una faccia da idiota stampata addosso.

Lui mi guardava, faceva scorrere i suoi occhi su di me, totalmente, facendomi sentire esposto anche se ero totalmente vestito e mi aveva visto milioni di volte.

Tirò un po' il mio polso e mi lasciai trascinare più vicino, i nostri nasi quasi si toccavano e potevo contare le sue ciglia.

-Pensavo non volessi più parlarmi- mormorai abbassando lo sguardo e arrossendo un po'.

-Infatti era quello l'obiettivo Louis, mi fai girare i coglioni quando spari cazzate, ma non dobbiamo per forza parlare- rispose lui, allora mi dimenai un po' per liberare il polso, senza risultati, anzi, mi trascinò completamente a sé e finii tra le sue braccia.

Mi abbracciò avvolgendomi la schiena e tirai un sospiro di sollievo perché amavo quando lo faceva. Mi faceva sentire al sicuro e mi sembrava davvero che volesse solo me.

Sorrisi senza accorgermene, cercando di nascondere il viso sulla sua spalla ma mi fermò subito baciandomi.

Fece incontrare le nostre labbra e gli lasciai libero accesso, mi baciò e sembrò di nuovo che fosse la prima volta. Il suo profumo mi faceva girare la testa e le sue mani mi tenevano in piedi perché probabilmente sarei caduto grazie al vortice di emozioni di quel momento.

Immersi le dita fra i suoi ricci e tirai un po', provocando una reazione istantanea, visto che le sue mani scesero e mi strinsero forte i fianchi.

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