spazio autrice
Sapete già di quale iconic episodio parlerà questo capitolo :)
also, scusate se ieri non ho aggiornato ma non ho trovato un attimo di spazio per scrivere.Harry's POV
Il tour iniziato in Europa proseguiva a gonfie vele e ad aprile eravamo in Oceania, con un peso addosso che sembrava non volersene andare, ma nel contesto eravamo felicissimi.Io e Louis eravamo come in una sorta di pausa riflessiva, senza essercelo mai detto veramente, ma non facevamo più nulla che andasse oltre a qualche limonata dietro le quinte con Niall che cercava in tutti i modi di beccarci al momento giusto.
Perchè da una parte sentivo di aver bisogno di lui, di doverlo avere vicino. Dall'altra, avrei voluto passare un po' di tempo senza la sua presenza, capire se fosse la persona giusta, anche se ormai ero più che certo che ci fosse qualcosa che non andava. Ma diciamocelo, non potevo ignorarlo totalmente.
Avevo bisogno di lui, delle sue labbra, del suo profumo, di sentirlo addosso a me.
E mi mancava dormire insieme a lui, perchè no, non ci dormivo più. Ormai erano due settimane che appena arrivavamo in un hotel, prendevamo cinque stanze separate. Sembrava avesse capito che volevo un po' di tempo per me stesso, ma anche di averlo vicino.
Complicato, lo so.
Louis' POV
Avevo tanta paura di averlo perso.Perchè tutto ciò che mi dava erano baci proibiti dietro al palco di ogni concerto.
Non c'erano più i nostri discorsi profondi e le serate passate tra coccole e baci. Si stava come lentamente allontanando da me, mai del tutto, lasciandomi con mille domande che non potevo fargli perchè avevo paura della risposta. Avevo paura di sentirmi dire: "Non sono più innamorato di te. Però mi piace il tuo corpo. Non voglio smettere". Mi sarei rotto in mille pezzi.
Non dormivo più abbracciato a lui. Non sentivo più il calore di prima nei baci. Era come se stesse svanendo.
Harry's POV
Wellington fu la nostra ultima tappa in Nuova Zelanda. Fu una giornata fantastica.Tranne per quanto riguarda la fine.
Durante il concerto notai spesso che lui mi mandava occhiate indecifrabili. Ogni tanto mi sorrideva, si avvicinava. Non lo respingevo. Mi piaceva vederlo così, sembrava cercare di capire il mio comportamento. Volevo vedere se ci teneva davvero.
Dopo la performance, tornammo in hotel. Entrai nella mia stanza senza dire una parola e mi feci una doccia che sembrò eterna.
Quando uscii dal bagno, sentii bussare alla porta. Mi misi un asciugamano intorno ai fianchi ed andai ad aprire. Era Zayn.
Lo feci entrare e lui iniziò a parlare senza fermarsi un secondo. -Amico, ti rendi conto che domani mattina, prestissimo, dovremo partire per l'America di nuovo? Penso che questa sia la città più figa che abbia mai visto. Voglio godermela un'ultima sera, quindi... stasera usciamo-.
Sgranai gli occhi e scossi la testa. -No, sai cosa ci ha detto Simon, non possiamo andare in luoghi pubblici senza...- cercai di spiegare ma mi interruppe.
-Vaffanculo quello che dice Simon, Harry, devi smetterla di ascoltare tutto quello che ti costringe a fare. Non farti mettere i piedi in testa. E comunque, ho già prenotato in un bar a... sì, Harry, danno anche gli alcolici...staremo per conto nostro, non ci sarà nessun altro a parte qualche persona ricca, perchè quel cazzo di posto costa più della mia vita, possiamo stare tranquilli. Niente fans, niente paparazzi, davvero, fidati-.Sospirai, rassegnato. -Tanto hai già prenotato, perchè me l'hai chiesto?-.
Sorrise tutto eccitato, mentre la sua pelle formava delle piccole rughe intorno agli occhi, alle quali sorrisi anche io perchè era carino. Ed erano giorni che non lo vedevo così felice.-Volevo solo fartelo sapere, diciamo che era una domanda retorica. Fatti bello, ci vediamo dopo- disse e uscì dalla stanza.
Quando lasciammo l'hotel, quella sera, una limousine ci aspettava e salimmo mentre qualche persona dall'altra parte della strada ci scattava foto e bisbigliava.
Parcheggiò sul retro di un locale illuminato da una marea di lampioni al di fuori. Era molto carino e Zayn aveva ragione, c'erano poche persone.
Ordinammo dei drink e Lou si sedette accanto a me, mentre davanti a noi c'era una vetrata enorme che permetteva di vedere fuori.
-Come stai?- mi chiese un po' nervoso. -Alla grande- risposi prendendo il bicchiere che il cameriere mi porgeva.
-Senti- si spazientì e cercai di trattenere un ghigno.
-Adesso non mi parli neanche più. Ti diverti a baciarmi di nascosto e non mi guardi nemmeno più in faccia. Perchè?- Presi un sorso dal mio drink e risposi tranquillamente: -Non saprei, ti importa tanto?- Lui sbuffò. -Perchè devi sempre sviare il discorso, Harry? Non puoi soltanto rispondere ad una semplice domanda?-Sospirai dimostrando un improvviso interesse per il bicchiere di vetro color viola che avevo in mano.
-Come non detto- disse freddamente per poi allontanarsi, ma gli presi il polso e lo girai verso di me. -Allora ti importa. Dillo che ti importa, Lou-.
-Certo che mi importa, cosa pensavi?- ribattè lui con uno sguardo offeso.
-Non saprei, a volte mi sembra di essere il tuo giocattolino, quasi mi sembra che provi qualcosa per quella Eleanor- sbottai e lui impallidì.Poi scosse la testa mentre le sue guance si coloravano di rosso, prese un sorso dal suo drink e rispose: -Harry, io ed El siamo amici, se si può pensarla così. Non mi è neanche particolarmente simpatica-.
Perché gli tremava la voce? Stava mentendo?
-Guardami- dissi con la voce bassa e i nostri occhi si incontrarono, il verde nel blu e il blu nel verde.
-Sei il mio ragazzo?- chiese lui. Il mio cuore fece un tuffo. -Tu vuoi che lo sia?- domandai in risposta.
Ridacchiò. -Devi smetterla di sviare tutte le domande, Styles-.Mi baciò e separò subito i nostri volti, con uno sguardo spaventato. Nessuno ci stava guardando, tranne Liam dall'altra parte della stanza che corse verso di noi.
-C'è mancato pochissimo, volete proprio farvi scoprire, o sbaglio?- ci sgridò nervosamente. -Per me non sarebbe un problema- ammisi e Louis abbassò la testa, probabilmente pensandola in un altro modo.
Trascorremmo la serata bevendo. Fin troppo, davvero fin troppo, perchè ad un certo punto Louis iniziò a ballare con me, quando la musica si fece alta.
Non reggeva tanto l'alcohol e io ancora meno di lui, perchè mi lasciai andare contro il suo corpo ballando.
Ad un certo punto mi prese la mano e cercò di trascinarmi in un bagno, ma lo fermai e lo abbracciai da dietro.
Poco dopo esclamò ad alta voce: -BOYFRIEND!-
Fu questione di un attimo, una luce, un cellulare.
Guardai oltre la vetrata e vidi che una ragazza ci stava filmando.
Non so quanti anni di vita persi, guardando quella scena, perchè era chiaramente una delle loro nuove prove.
Stavamo proprio servendo su un piatto d'argento ai nostri fans la possibilità di capire qualcosa della nostra storia, e non dovevamo farlo.
Avevamo una regola fondamentale ed era proprio quella.
Mi staccai da lui, che si guardò intorno confuso, e trascinai lui e gli altri ragazzi, i quali ballavano spensierati, verso l'uscita del locale.
Non feci in tempo a salire in auto che aprii twitter e imprecai. Primo in tendenza mondiale, eccolo lì.
Larry Stylinson, the best proof.
Investigate Wellington!Da quello che avevo capito, ci avevano filmato ma la qualità del video era veramente bassa e non si riusciva a capire cosa stessimo facendo.
Ma era chiaro il "Boyfriend" detto ad alta voce di Louis, che poteva significare tutto o niente.
In poche parole, eravamo fottuti.
STAI LEGGENDO
Golden Habit
Fiksi PenggemarLa loro storia. Dall'inizio di tutto. LEGGETE QUI SOTTO! ci saranno alcune scene abbastanza spinte :) se non vi piacciono quelle tipologie di scene, saltatele oppure non leggete la storia direttamente <3 Ciao a tutti, so basically... questa storia...