CAPITOLO 1: WORK FOR ME OR DIE

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Era una giornata come tante a Pentagram City, una delle metropoli più grandi ed influenti dell'Inferno. I peccatori ed i demoni che vi dimoravano facevano quel che potevano per tirare avanti in quell'ambiente ricco di violenza, scanditi anno per anno dall'arrivo dell'immancabile sterminio angelico. Un grande orologio al centro della città segnava i giorni che mancavano all'unica cosa che poteva davvero uccidere definitivamente gli abitanti dell'inferno, ed il countdown al momento segnava il numero 37.

La routine in un luogo simile ovviamente, era molto diversa che sul piano umano. C'era chi provava a fare una cosa simile ad un lavoro vero, come gestire un bar o tenere un negozio di vestiti, ma i mestieri che andavano per la maggiore erano legati ai vizi, come il gioco d'azzardo, il commercio di armi e droghe o la prostituzione.

Chiunque vedesse per strada una grande limousine rosa, sapeva che l'esperto di quest'ultimo campo era proprio il suo proprietario.

La macchina in questione in quel momento stava tornando in centro dalla periferia, uno strano itinerario ma che serviva ad uno scopo. All'interno, lo spazio era ancora più sfarzoso e pacchiano di quanto ci si poteva aspettare da fuori: tappezzeria di un rosa carico, bottiglie di champagne e fumo di sigaretta ovunque.

Sembrava un festino ambulante, peccato che in quel momento nessuno stesse festeggiando.

Valentino, l'Overlord infernale che gestiva la prostituzione di Pentagram City, aveva il piede sulla faccia di un demone dolorante steso davanti a lui. Il giovane in questione si chiamava Merry, ed aveva un discreto numero di caratteristiche umane rispetto a certi mostri che giravano lì intorno: il fisico era quello di un ragazzo non troppo alto sui 20 anni, con un viso androgino ed una fitta chioma di capelli ricci, neri all'esterno e bianchi all'interno. Le cose che lo tradivano rendendolo comunque ben lontano da un umano, erano la pelle, scura e bluastra, gli occhi tono su tono con sclera arancione, pupilla leggermente più scura ed iride quasi rossa, le palpebre viola acceso, una strana colorazione della punta del naso che lo faceva sembrare caprino, del pelo riccio dello stesso colore dei capelli che gli ricopriva una parte del collo e le clavicole come una sciarpa, e delle piccole corna da capra che gli sbucavano sopra la testa.

Sarebbe stato bello dire che non sapeva perché si trovasse lì, ma la verità pura e semplice era una sola: si era ficcato nella merda da solo.

«Allora, pecorella...»

La voce di Valentino era come sempre calda e pericolosa, compiaciuto nel vedere lo stato del demone che aveva ai suoi piedi.

«A questo punto mi devi solo dire che cosa preferisci fare. Vuoi che ti torturi finché non arriva il giorno dello sterminio, oppure...»

Il demone falena gli soffiò fumo rosso in faccia, facendolo tossire.

«Preferisci venire a lavorare per me?»

Finalmente gli tolse il piede dalla faccia, permettendogli di mettersi per lo meno seduto. Più che spaventato era nervoso, non voleva ritrovarsi con un padrone, ma di certo non intendeva morire di nuovo e scoprire se oltre c'era ancora qualcosa o se questa volta si fosse trovato nel nulla dell'oblio.

«Beh, che posso dire... posso chiamarla boss?»

Disse piano, vedendo il sorriso del pappone farsi più ampio.

«Ero sicuro che avremmo trovato un'intesa~ Chiamami pure Big Vee da ora in poi.»

L'Overlord si girò alla sua sinistra, dove c'era il terzo ed ultimo membro dell'abitacolo, un demone ragno in bianco e rosa che non aveva parlato per tutto il tempo e di cui Merry si era quasi dimenticato l'esistenza.

«Angel Cakes, a quanto pare avrai uno stagista. Insegnagli i trucchi del mestiere, voglio che sia pronto il prima possibile mi raccomando.»

«Certamente, Mista Valentino~»

Disse il demone, con un tono di voce tra lo squillante ed il malizioso. Dopo pochi minuti la limo si fermò, facendo scendere i due davanti ad un complesso di appartamenti fatiscente.

«Sono sicuro che voi due diventerete ottimi colleghi, a presto ♥»

Li salutò il pappone con quel suo sorriso lascivo, lasciandoli in fretta da soli. Il ragno bianco tirò fuori una sigaretta ed iniziò a fumare nervosamente, mentre l'altro completamente ignaro di dove fosse o di che cosa fare si guardava intorno spaesato.

«Beh caro, sei fottuto.»

Gli disse Angel, finalmente riuscendo a fargli aprire bocca.

«Pare di sì. E adesso che si fa Angel... Cakes?»

«Dust. È Angel Dust.»

«Non mi sembra quello che abbia detto l'altro.»

«Val dice quel cazzo che gli pare se non hai capito, "pecorella".»

«Mh... ha un senso. Io sono Merry.»

«Piacere Merry, benvenuto tra le sgualdrine del Porn Studio. Vieni, ti mostro il mio appartamento.»

«Il... tuo?»

Chiese Merry, alzando un sopracciglio.

«Hai soldi?»

Gli chiese di rimando Angel.

«No, quasi nulla.»

«Allora vieni nel mio appartamento. Se Big Vee vuole che ti prepari, di certo non puoi fare il senzatetto, per cui per un po' starai con me...»

Il ragno ammiccò verso di lui, sorridendo.

«Se non ti è troppo difficile tenerlo nei pantaloni ♥»

«Nessun problema.»

Rispose subito a voce.

Cazzo, quanto è sexy.

Pensò invece, tenendoselo per sé.

Pensò invece, tenendoselo per sé

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N.A. Se non era già ovvio dalla copertina, eccovi Merry (lo sfondo è preso dal pilot)

MerryDust - AngelDust x MaleOCDove le storie prendono vita. Scoprilo ora