CAPITOLO 14: I HATE YOU, I LOVE YOU

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Angel fece anche lo sforzo di pulire con Merry per un po', riassettando le stanze e buttando via roba vecchia, Ma quando passarono davanti alla sua stanza non resse più, l'afferrò per il polso e lo trascinò dentro.

«Hey! Questi modi non fanno bene alla redenzione, lo sai?»

Lo apostrofò il capretto, liberandosi della stretta del ragno.

«Basta con le sceneggiate del buon samaritano del cazzo, Merry.»

Rispose subito Angel, puntando la schiena contro la porta.

«Che ci fai qua?»

«Io? Lo stesso che ci fai tu, sono qui per la red-»

«Io sono qui per la stanza gratis e per avere un buco sicuro dove stare ogni tanto, non mi infarinare le stronzate della redenzione, quelle sono per Charlie.»

«Mi sembrava che il rosso la pensasse come lei...»

«Pfft. Non hai visto quando è arrivato. È qui solo per gioco, ci crede meno di tutti noi.»

Si accese una sigaretta, ravvivandosi i capelli. Si accorse di essere troppo agitato, quindi decise di cambiare un po' i toni.

«Ricciolino...»

«Non mi chiamare così, mi irrita.»

«Va bene, come vuoi. Come stai? Vedo che alla fine Val non ti ha lasciato in pasto agli angeli come diceva.»

«In pasto agli angeli? Io? Caro, sono una star ora! Non lo farebbe mai!»

Merry spostò un'anca all'infuori, mettendoci una mano sopra.

«Sai, da quando sei andato via in realtà mi è andato tutto alla grande, magari portavi sfiga.»

«Oh sì, si vede che ti va alla grande. Di sicuro, ora ti strafai alla grande, vero?»

«Ah, non si può fregare un intenditore come te. Se vuoi, te ne posso prestare un po'.»

Il capretto prese tra due dita un sacchetto pieno di polvere bianca, sventolandolo davanti alla faccia dell'altro.

«Ero così stupido prima! Tutte quelle insicurezze, tutta quella pressione... puff! Svanite in un lampo grazie a questa!»

«Beh, wow congratulazioni allora!»

Quelle parole lo fecero irritare oltremodo.

«Che hai da fare l'altezzoso? Ti riempi di questa da anni e ti permetti di farmi la morale?»

«Io ci sono arrivato per disperazione a quella, non volevo che facessi la stessa fine anche tu. Invece eccoti qua.»

«Disperazione...»

Il capretto strinse i pugni per la rabbia.

«E per quale motivo non volevi che facessi questa fine anche io? Non farmi quella faccia adesso, perché non te ne è mai fregato un cazzo di me!»

Merry lanciò il sacchetto per terra, facendo finire il contenuto per tutto il pavimento.

«Vedi di calmarti un po' ok? Non vedi che sto cercando di spiegare?!»

Disse Angel, alzando il tono della voce e buttando via la sigaretta.

«Spiegare un cazzo! Sono stato un coglione, ci sono cascato con tutte le scarpe ma alla fine volevi solo uno carino da scopare! Cos'è, ti sei sentito potente per una volta a sentirti padrone di te, a fare la parte del pappone e non quella della troia? Beh, sorpresa sorpresa, non sarai mai, MAI tu il pappone!»

MerryDust - AngelDust x MaleOCDove le storie prendono vita. Scoprilo ora