CAPITOLO 22: SO IT'S A DEAL, THEN?

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«Charlie, per quanto tenga ad Angel, è troppo rischioso! Come facciamo a superare la sorveglianza di Valentino, hai idea di quanti uomini abbia sotto di lui?"

«Sì Vaggie, ma...»
Lo staff dell'Hazbin Hotel stava discutendo animatamente del piano di Charlie nell'ingresso, tutti compreso il demone in rosso che come al solito guardava senza dare la minima dimostrazione di voler fare qualcosa per aiutare davvero. Merry si era appiattito contro un muro, non voleva che gli altri lo vedessero ma ora non sapeva come richiamare l'attenzione del bastardo della radio senza farsi notare.

«Avanti, lo so che hai un occhio su tutto qui, fammi vedere che mi noti...»

Alastor non si girò, in compenso il capretto sentì qualcuno picchiettargli sulla spalla e quando si girò si trovò faccia a faccia con una delle sue orride ombre.

«PORCA T-»

L'ombra gli tappò la bocca, facendogli cenno di fare silenzio e trascinandolo in un'altra zona dell'Hotel. Non ci volle molto prima che Alastor in persona apparisse, congedando la sua apparizione con un movimento del microfono.

«Merry amico mio, ho avuto l'impressione che mi stessi cercando intensamente per un colloquio privato.»

Disse il demone dall'eterno sorriso.

«Sono lieto di rivederti in piedi, le tue condizioni questa mattina sembravano discretamente orride.»

«Risparmiami i convenevoli inutili Radio Demon, lo so che non te ne frega nulla delle mie condizioni.»

«Ma come no amico mio, ho sempre tenuto un occhio di riguardo per te! La tua discesa nella decadenza mi ha portato immenso intrattenimenti e diletto, come potrei non preoccuparmi di un individuo così incredibilmente stupido e sfortunato?»

Alastor emise una risata distorta, gli occhi più sottili.

«Ebbene? Per cosa necessitavi la mia presenza?»

Merry inspirò a fondo, guardandolo negli occhi.

«Voglio che salvi Angel da Valentino. Sei l'unico che può fare effettivamente qualcosa qui.»

«Mmmmhh...»

Fece il demone in rosso, picchiettandosi un dito sulla guancia.

«E perché mai dovrei lanciarmi in un'impresa simile, amico mio? Non ho alcun interesse a cercare di risanare la tua felicità, quando tutta quella disperazione è stata così divertente...»

«Appunto, non ti chiedo di rendermi felice. Voglio fare un patto.»

Gli occhi dell'Overlord diventarono immediatamente più ampi ed inclinò la testa, evidentemente interessato.

«Un patto? E di che genere?»

«Voglio che Angel sia sotto la tua protezione, che ogni volta che Valentino vorrà riprenderselo, ci sarai tu a sbarrargli la strada. Questa è l'unica cosa che lo può rendere davvero libero. In cambio...»

Fece una breve pausa, stringendo i pugni.

«Scegli tu qualunque prezzo vuoi. Sei un manipolatore bastardo, di sicuro ci sarà qualcosa che può venire fuori da questo e renderti ancora più contento.»

Era difficile decifrare le espressioni tutte uguali di Alastor, ma Merry aveva il sospetto che fosse euforico. Si mise a canticchiare roteando il microfono, per poi avvicinarsi con la sua velocità inumana al capretto.

«Tu amico mio sai davvero rendere allettante un'offerta! Credo proprio che con queste prerogative, qualcosa si possa fare.»

Lo afferrò per un braccio, facendogli fare un giro su se stesso come una ballerina.

«Io aiuterò il compagno effemminato Angel Dust ad uscire dal sul lavoro dedito alla decadenza e alla perdizione, in cambio tu...»

Merry si ritrovò in un caschè tra le braccia del Radio Demon.

«Non lo vedrai mai più. Quando sarà salvo, farò in modo di teletrasportarti lontano, e non vi sarà concesso in nessun modo di potervi cercare, rimanendo schiavi della vana illusione di potervi rivedere un giorno per caso. Ti sembra equo?»

Alastor lasciò andare il capretto, il cui cuore sembrava si fosse spezzato. Sapeva che stare lontano da Angel sarebbe stato come morire lentamente ogni giorno, ma avrebbe comunque accettato.

Almeno, in realtà soffrirò solo io. L'ultima volta che l'ho visto, ha saputo che sono stato sempre uno stronzo bugiardo, di sicuro senza di me troverà qualcuno di migliore...

Pensò, ricacciando indietro le lacrime che già stavano affiorando.

«Va benissimo. Accetto.»

«Quindi è un patto?»

«Sì.»

Fasci verdi luminosi invasero la stanza, insieme ad un'energia che Merry non aveva mai sentito prima. Strinse la mano del Radio Demon, sentendosi come trapassare da una scossa elettrica, dopodiché l'energia come era apparsa, svanì.

Era fatta.

N.A. -3 capitoli alla fine! (Sì lo so, avevo detto che erano 26 ma ho scoperto di averli numerati male hahaha) domani finalmente posterò la conclusione della storia, stay tuned~

MerryDust - AngelDust x MaleOCDove le storie prendono vita. Scoprilo ora