35. Burrobirra e Firewhisky

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-Com'è andata?- chiese Harry quando vide entrare nella loro sala comune le due ragazze. Il ragazzo si trovava seduto in uno delle poltroncine rosso-oro a giocare a scacchi-magici con Ron.
-Tutto bene, Draco si è svegliato.- rispose Ginny vedendo che il silenzio si faceva imbarazzante a causa di Ron -Harry devo dirti una cosa verresti un attimo?- continuò. -Certo.-

Harry e Ginny salirono sulle scale per il dormitorio femminile, ma la ragazza si fermò fino a metà.
-Cosa devi dirmi?-
-Non devo dirti nulla!
Dobbiamo far tornare tranquilli quei due..-

Ron ed Hermione erano rimasti soli, entrambi provavano ad evitare lo sguardo dell'altro, ma dopo poco lei cedette: -Mi dispiace Ron, avrei dovuto dirvi prima della mia relazione con Draco.-
-E io non avrei dovuto comportarmi così, scusami Hermione. E solo che mi preoccupo, sta attenta.-
-Draco è cambiato, non c'è bisogno che ti preoccupi.-

-Oh grazie a Merlino. Finalmente avete fatto pace!- urlò Harry scendendo le scale. I quattro amici passarono il resto del pomeriggio insieme, fino all'ora di cena.

Sera prima del giorno in cui Draco torna ad Hogwarts...

-Finalmente è passata questa settimana!- esclamò Hermione scaraventandosi sul suo letto.
Era sera ed Hermione, Pansy, Daphne, Blaise e Theo non potevano essere più felici, anche Ginny lo era.
-Non vedo l'ora di mettere in atto il piano.- sorrise prima di lasciarsi andare tra le braccia di Morfeo.

Sabato 5 Giugno.

Alle sette del mattino Hermione Granger era già sveglia, si stava legando i capelli in una treccia laterale quando Ginny si svegliò
-Buongiorno.-
-Buongiono, a che ore ti sei alzata?- chiese la rossa dirigendosi verso il bagno, con i capelli scompigliati.
-Presto.
Ora vado, mi raccomando per le quattro saremo qui.-
-Sta tranquilla e divertiti.-

La mora uscì dalla porta per andare al San Mungo,ma stavolta da sola, perché gli altri sarebbero stati occupati a preparare la sorpresa per Draco.

Al San Mungo...

-Salve dottor Cooper.- salutò Hermione
-Buongiorno Hermione.-
La ragazza si diresse verso la sala numero 13, entrò e il biondo non c'era. -Ehy.-

Girò la testa a sinistra e dietro si ritrovò Draco che le abbracciava i fianchi. Aveva i capelli biondi lasciati liberi, una camicia bianca e un jeans blu.
-Auguri Draco!- disse Hermione girandosi per abbracciarlo. -Grazie principessa.- la ringraziò con un bacio.

-Come ti senti?- chiese Herm
-Bene, solo un leggero mal di testa, nulla di strano. Allora, cos'hai programmato per oggi?- chiese lui felice per il compimento dei 19 anni.
-Potremmo andare a Diagon Alley, oppure a Hogsmeade.- propose sedendosi sul lettino.
-Hogsmeade è perfetto.-

Hermione e Draco uscirono dall'ospedale e si diressero verso il paese.
-Come mai gli altri non sono qui?-
-Perchè... Uh guarda lo zucchero filato.- evitò la domanda, iniziando a incamminarsi più velocemente verso il carretto delle caramelle.
-Ma non mi hai risposto! HERMIONE!
Si te lo compro lo zucchero filato, arrivo.-

Hogwarts, Sala comune Serpeverde...

-Blaise, quelle luci vanno più in là... No non più in là, più a destra!- esclamò Pansy -Il cartello va su, demente! Servono più palloncini! PIÙ PALLONCINI!- continuava a ordinare la ragazza, con in mano la lista dei preparativi.

Si erano fatte le 4 e tutto era pronto.
-Draco chiudi gli occhi.- ordinò Hermione all'ingresso della scuola. -Cosa?-
-Fidati.-

Hermione condusse Draco bendato fino alla porta della sua sala comune.
-Ok, sta fermo qui.- lo posizionò davanti al quadro, si fece un incantesimo per cambiare vestito, poi aprì la porta della Sala con la parola d'ordine.
-Al mio tre aprì gli occhi... 1,2,3...-

-SORPRESA!- urlarono tutti i Serpeverde +Ginny e Hermione. -Grazie ragazzi, non dovevate.- ringraziò Draco.
-Si invece, ora però andate tutti ad assaggiare i bignè alla burrobirra che ho fatto, perché c'ho messo anima ed imprecazioni per farli! Forza!- ordinò Daphne.

La festa mano a mano inziò a prendere vita.
-Fammi indovinare  sei tu ad aver organizzato tutto.- disse Draco -Forse.- -Hai indossato il vestito che ti ho regalato... Sei bellissima.- sorrise facendo arrossire la ragazza difronte. -Grazie.-

-Le tue labbra sanno di burrobirra.- disse Draco staccandosi dal bacio della ragazza. -Le tue di Firewhisky.-

La serata passò veloce con la torta e lo scambio dei doni, fino a quando verso mezzanotte e mezza la sala si svuotò e rimasero solo Hermione e Draco. -Hey, io ancora non ti ho dato il regalo...- notò la ragazza, dirigendosi verso la busta.
-Aspetta, prendilo ma non farmelo vedere e sguimi.-
-Dove andiamo?-
-Vedrai...- la prese per il polso e iniziò a trascinarla fino a fuori Hogwarts.

-Ci stiamo per smaterializzare.- avvisò lui
-No aspetta, cos...?- Hermione non ebbe il tempo di capire che, con morso all'ombelico, si smaterializzarono in un grande giardino.

-Dove siamo?-
-Tra poco capirai...-
I due continuarono a camminare per un po', fino a quando non giunsero davanti ad una quercia, con sopra costruita una casetta in legno.
-Che posto è questo?-continuava a chiedere la ragazza mentre attraversavano il ponte sospeso per arrivare alla casetta. -Mio padre ma la regalo quando avevo otto anni, mi inziò a insegnare che ciò che era mia non poteva finire nella mani altrui, così facevamo un'esercitazione: questo era il mio castello, non dovevo permettere ai mollocci di entrare o di superare quella linea. Mi sono procurato molte cicatrici, ma nessuna bestia e mai entrata.- spiegò.
-Frequentavi i molliccio già a quell'età?- chiese sbalordita -Si, poi però iniziando Hogwarts mio padre si dimenticò di questo posto, così decisi di farlo diventare il mio rifugio segreto.-

Finalmente, alla fine del lungo ponte, i due ragazzi entrarono nella casa: era molto più grande di ciò che sembrava da fuori, ovviamente con l'aiuto della magia.
La prima stanza, non c'è l'unica oltre al bagno, era enorme e circolare: a destra vi era una cucina non troppo attrezzata in legno scuro che risaltava con quello chiaro delle parti. Parallela alla cucina vi era la tavola con quattro sedie. Attaccato alla parete verso sinistra c'era il letto a baldacchino bianco con le coperte nere, accanto aveva un comodino e poi un tratto di parete totalmente in finestre che lasciava vedere il cielo stellato. Altri mobili bianchi o in legno erano distribuiti nella stanza, che poi aveva un porta per il bagno molto moderno.

-Wow.- disse solo Hermione.
-Sono contendo che ti piaccia, vieni ti do una tuta per dormire.- -Ok, io dopo ti do il regalo, per ora lo lascio sulla tavola.-

Dopo aver indossato i "pigiami" i due si sedettero sul letto per far sì che Draco aprisse il suo regalo.
La ragazza gli diede una scatolina ricoperta di carta regalo verde, all'interno vi era un anello, proprio quello che Draco richiedeva da tanto tempo. (Foto media☝︎)
-Hermione sei fantastica, grazie.- disse baciandola.

Oltre al bacio, quella sera, i due innamorati misero in atto il loro amore. Era tutto perfetto:
Lui
Lei.
La casa.
Il cielo stellato fuori.
E l'odore di Burrobirra mischiato a Firewhisky.

Ecco il nuovo capitolo.
Spero vi sia piaciuto, anche perché è molto lungo e ho paura vi abbia annoiati. Spero di no.
Siamo quasi alla fine di questa storia...

Buona lettura💕
Il_cappellaio_matto_

È impossibile Solo se Pensi che lo SiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora