16. Romeo vicino alla sua lontana Giulietta

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Ron pov
Era appena finito il pranzo, decisi di andare in infermeria per parlare con Hermione.

Mi ritrovai davanti alla porta dell' infermieria e la sentivo ridere e spontaneamente risi anche io.
La mia faccia cambiò umore quando aprii definitivamente la porta, trovandola a ridere con Malfoy.

Che diavolo ci fa la viscida serpe qui?

Quando mi videro si zittirono subito.
-Hermione che diamine ci fa qui Malfoy?-
Lui mi guardava con disprezzo, stessa cosa Hermione.

-Abbiamo litigato per colpa tua, sono stata colpita da un'incantesimo, sono svenuta e tu mi chiedi "Cosa ci fa qui Malfoy?".
Grazie del supporto, Ronald.- rispose sarcastica.
-Sono venuto qui per... Bhe preferirei dirlo senza la presenza di Malfoy.-

Alla mia richiesta il biondino guardò Hermione che annuì con la testa.

Hermione pov
-Se succede qualcosa chiamami, mi raccomando.- mi sussurrò all'orecchio Draco, prima di lasciare me e il rosso da soli.
-Dimmi.- lo invitai a parlare.
-Volevo parlarti della discussione dell'altra volta.-
-Ok, sto aspettando.-
-Aspettando cosa?-

Sta scherzando spero...?

-Delle scuse.
Sei tu che ti sei arrabbiato quando io cercavo di difendere tua sorella.-
-Perchè dovrei scusarmi io?- continuò. -Sei tu che non ti sai fare i fatti tuoi.-

A quel punto mi alzai dal lettino, mi avvicinai a lui.
-Ti ripeto, sei tu che hai accusato tua sorella della tua vita sentimentale poco attiva, e sei sempre tu che ti sei accanito su di me e hai iniziato a dirmi di farmi una vita.-
-Io non ho accusato nessuno, ho solo raccontato i dati di fatto, lo sto facendo anche ora.
Da quando ci siamo lasciati sei cambiata!
Addirittura hai iniziato a stare con Malfoy, sei caduta in basso, Hermione.-

Mentre parlava si avvicinava e tra noi rimasero pochi centimetri di distanza. Mi stavo davvero infuriando.
Si può essere così ottusi?

-Non sono affari tuoi delle persone con qui sto.
Sei tu quello cambiato, prima non ti saresti mai comportato così né con me, né con Ginny.-
Una lacrima mi rigò la mia guancia.
Ron mi mise una mano sulla guancia e aggiunse:
-Allora è semplice: torniamo insieme.-

E poi lo fece.
Avvicinò le nostre labbra fino a farle scontrare.
Non era un bacio, io non lo volevo, era solo contatto.
Lo allontanai subito.
-Non osare avvicinarti, hai visto sei tu quello cambiato!- dissi singhiozzando.

Riempì i polmoni, ma prima che potessi urlare, Malfoy entrò in infermeria.
-Cosa stai facendo lenticchia?-
-Cos'hai fatto tu Malfoy! Prima non mi avrebbe mai allontanato da un bacio.-

Ron se ne andò sbattendo la porta della stanza.
Mi misi a piangere mettendomi seduta sul lettino, poi sentì un braccio circondarmi, lasciandomi appoggiare la testa sulla sua spalla.
-Mi dispiace.- disse.
-Tu non hai fatto nulla.-
-Non dovevo lasciarti con quel cretino.- si accusò Draco.

-Grazie, di nuovo.-
-Figurati, di nuovo.-

Nel pomeriggio...
Hermione rimase a dormire, si stancava spesso e molto facilmente, mentre Draco rimase a guardarla, come se dovesse proteggerla.

Toc-Toc

-Ehi amico, come va ?- chiese entrando dalla porta Nott, insieme a Zabini e Greengrass.
-Come sta la Granger?- chiese la ragazza avvicinandosi ai piedi del lettino.
-Oggi è venuto Lenticchia, l'incontro non è andato dei migliori, li ho lasciati soli e quando sono rientrato l'ho trovata in lacrime.-

-Carina, eh?- stuzzicò Blaise guardando l'amico biondo.
-Osa ripetere e ti spezzo in due senza l'uso della magia.- lo ricattò Daphne.

-Aspettate, voi due state insieme?- chiese confuso Draco. I due annuirono.

I quattro ragazzi rimasero a parlare per tutta la sera, fino all'ora di cena.
-Ragazzi forse è meglio se andiamo a cenare, oppure quando arriveremo in Sala Grande non ci troveremo più nulla.- disse Theo dirigendosi verso la porta.
-Blaise vieni?- chiese prima di uscire.
-Si arrivo, voi iniziate ad andare.-

-Allora?- continuò poi il ragazzo di colore.
-Allora cosa?-
-La Granger...
Ti piace?
Non ti piace? Aggiornami!-

Draco si arrese, comprendendo che non avrebbe potuto nascondere i suoi sentimenti per l'eternità.
-Ogni giorno mi fa impazzire sempre di più.
Il suo carattere...
E quando si spiega gesticola in quel modo...-
-Amico mio, sei proprio cotto.
Ora vado a mangiare che ho fame, ti porto qualcosa dopo.- annunciò Blasie prima di lasciare Draco solo con mille pensieri in testa.

Essendo di parola Blaise dopo la cena, potrò qualcosa per lui e per la Granger che si era finalmente svegliata.

-Notte Malfoy.- disse la Granger dopo un po' che ebbe finito la cena.

Dopo un po'...
-Granger?- sussurrò Draco. Come risposta Hermione, dal letto accanto, mugugnò qualcosa, sveglia, ma troppo stanca per parlare.

-Hai paura?- chiese lui.
-A cosa ti riferisci?-
-Sei in rischio di morte, non hai paura di non riuscire ad arrivare ai tuo obbiettivi. Io ne avrei paura.-
-Si che ho paura, non vivere il diploma, la laurea, una famiglia...-
-Non ti facevo una che sogna l'amore.- commentò divertito.
-Non lo sogno, solo sarebbe bello avere qualcuno con cui condividere certe esperienze. Ma comunque se ci fosse davvero un Romeo perfetto per me, allora credo che si trovi lontano.-
-Può darsi. Notte Granger.-
-Notte Malfoy.-

Spero che il capitolo vi sia piaciuto.

Avete mai visto Pirati dei Caraibi?
Al prossimo capitolo
Baci♡.
Il_cappellaio_matto_

È impossibile Solo se Pensi che lo SiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora