25. Distrutto

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Tutti noi almeno un volta nella vita, abbiamo avuto una giornata no, una giornata in cui va tutto storto e anche se il sole è sereno, a te sembra che intorno ci sia solo un cielo grigio.

Così si sentiva Draco Malfoy la mattina seguente al viaggio nel tempo. Distrutto.
Hermione era in uno stato comatoso, sua zia aveva intenzione di riportare tutti i mangiamorte in gioco, prevedendo una terza guerra dove lui sarebbe stato come sempre, il cattivo.
Sarebbe stato la causa di altre morti, compresa quella di lei.

Draco era sdraiato sul letto a guardare fuori dalla finestra. Come dicevo prima, fuori c'era il fantastico sole di Gennaio che piano scioglieva la neve che era caduta durante la settimana di Capodanno, ma lui vedeva tutto bianco e nero.
Bianco e nero, come il giorno in cui cominciò l'amicizia con la Granger.

Impulsivamente sorrise, poi una lacrima gli scese lungo la guancia. Chiuse gli occhi.
Immaginò il volto di lei.

Il sorriso divenne più grande.
La lacrima diventò le lacrime.
Sorrideva nel ricordo di lei e dei suoi occhi aperti, ma crollava nella paura di non poterla più rivedere.
A far aprire gli occhi a Draco fu il rumore della porta.
-Come va?- chiese Daphne con voce preoccupata.
Non ricevendo risposta si sdraiò accanto a lui.

-Mia zia è tornata, vuole uccidere Hermione e ci sta riuscendo.-
-Andrà tutto bene, Draco.-
-Come?- finalmente Draco la guardò -Mia zia è viva, vuole rimettere in gioco i magiamorte, forse ci sarà una terza guerra magica e Hermione in tutto ciò non si sveglia.
Come potrà andare tutto bene?-

Daphne notò che il suo braccio destro copriva l'altro.
-Da quanto tempo?-  gli chiese Daphne alzando lo sguardo -Da quanto il marchio ha riniziato farti male?- continuò.

-Dalla scorsa notte.- rispose Draco distogliendo lo sguardo
-Perchè non lo hai detto a me, o a Theo oppure a Blaise?-
-Non volevo farvi preoccupare, erano mesi che non mi faceva male.-

Daphne lo abbracc.
-Ti vogli bene, Draco. Ti vogliamo bene.-
-Grazie Daph.-

Erano mesi che Draco andava da Hermione, la maggior parte delle volte si addormentava lì e si risvegliata accanto a lei, che al suo contrario dormiva ancora.
Durante le lezioni non stava molto attento e non frequentava più gli allenamenti di Quidditch.

Poi arrivò mercoledì...
Il biondo stava camminando nei giardini freschi di Hogwarts, quando sentì rumori provenire dietro di lui, si giravò ma non c'era nessuno.
Prese la bacchetta per stare vigile, e girando lo sguardo si rese conto di essere arrivato davanto la casa del guardiacaccia.

Essa andava a fuoco.
Le fiamme, non essendo particolarmente altre, permisero di entrare nella casa, per vedere se ci fosse qualcuno.
Draco, entrando sempre più dentro, notò davanti a lui una sagoma, alla quale si potevano distinguere dei riccioli.
-Salve, niipote.-

Come va?
Spero che il capitolo vi sia piaciuto.

Baci💙
Il_cappellaio_matto_

È impossibile Solo se Pensi che lo SiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora