"È bella la scuola?" chiede mia madre azzannando un pezzo di bistecca bruciata.
"Si, non sembra male" rispondo.
"Vedrai che ti piacerà questo posto, oggi tua madre ha fatto un bel giro di perlustrazione e ha già trovato un centro commerciale, vero cara?" dice mio padre
"Già. Tamara dovresti andarci è stupendo. Poi c'è un laghetto fantastico!"
"Si si, ne sono certa mamma" fingo interesse mentre giocherello con un pezzetto di pane.
"Hai conosciuto qualche amica?"
"Ma si, mamma, qualcuna sembra un pó stronza ma le altre sembrano simpatiche" mormoro con noncuranza pensando a quella tipa con la cicca in bocca. Non mi ricordo come si chiama, ma ricordo che mi sta già antipatica.
Dopo cena decido che è stata una giornata faticosa, e mi rintano nella mia nuova camera. Appena entro mi spoglio e mi infilo il pigiama. Sposto la mia attenzione sui mobili antichi, la vernice bianca in alcuni punti si staccava.
Guardo il mio riflesso nel grande specchio a muro e raccolgo i miei capelli lunghi e scuri in una coda. Mi lancio sul letto matrimoniale senza pensarci e fisso il soffitto.
Chissà, magari in questa nuova scuola c'è qualcuno di interessante, magari un ragazzo, magari simpatico, magari intelligente, magari con gli occhi chiari e... e... e...
Mi strofino gli occhi
"Basta sognare, Tamara" mi dico con un sorrisetto.
Mi infilo sotto le coperte e chiudo gli occhi.
Poco dopo sento un rumore
*grat grat*
"Mamma?" mugugno stanca.
Nessuna risposta.
Mi alzo dal letto piano piano.
*grat grat*Ancora quel rumore, come qualcuno che gratta l'armadio con le unghie.
Accendo la luce e mi guardo attorno: niente. Sarà stato il vento, credo. Poi sono troppo stanca per mettermi a fare Sherlock Holmes, sarà per un'altra volta, Watson.
Mi rimetto nel letto e mi addormento.
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Siamo solo ombre
Romance"Tu credi nei fantasmi?" Lo guardo in modo strano. Perché una persona dovrebbe farmi una domanda del genere? "Certo che no" "Bene, dovresti iniziare a farlo" "E perché?" Lui sembra esitare, mi guarda negli occhi e dopo interminabili attimi dice qua...