Capitolo 4

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*grat grat grat grat*

Ancora quel rumore come tutte le sere.

Non riesco mai a dormire con quel sottofondo fastidioso.

Mi alzo dal letto e mi guardo intorno, nell'ombra, decisa a scoprire la provenienza di quel suono misterioso.

Ho notato che quando accendo la luce il rumore sparisce, quindi la lascio spenta e accendo la torcia del cellulare.

*grat grat*

È un rumore strano, insolito.

Se mi mettessi a grattare un muro con le unghie creerei lo stesso rumore.

Affido il mio sguardo al fascio di luce del mio telefonino.

*grat grat*

Ecco, ho capito! Il rumore viene dall'interno dell'armadio.

Mi avvicino cauta e appoggio la mano sul bordo, infilando due dita nella fessura nera tra le ante.

Cosa mi aspetta? Un mostro, l'uomo nero, un ladro?

Inizio a tremare pensando a questo.

*grat grat*

Forse sto esagerando e nell'armadio c'è solo un gatto, un animale.

Tiro un lungo sospiro e inizio ad aprire l'anta piano, sempre puntando la luce del flash sulla mia mano.

Mi fermo di colpo.

Sei sicura di voler sapere cosa c'è li dentro? Insomma, se ne è stato buono lì per qualche tempo a creare il suo rumore notturno. Forse non dovrei disturbarlo.

Però la curiosità ha la meglio su di me, e apro l'armadio tutto d'un colpo.

Sgrano gli occhi.

Nulla, non c' è nulla. Anche il rumore è scomparso appena ho aperto l'anta.

Com'è possibile?

Mi avvicino alla parete dell'armadio.

Graffi. Tanti graffi, ovunque.

Mi rialzo e accendo la luce per vedere meglio.

Si, ho visto bene, sono proprio solchi nel legno creati con le unghie, delle lunghe strisce irregolari.

"Mio dio"

Li sfioro con le dita. Sono anche abbastanza profondi, un lavoro realizzato in molto tempo, direi.

"Sembrano proprio scavati con le unghie"

Chi può essere stato?

Probabilmente un animale si è creato un buco e si diverte a graffiare l'interno del mio armadio.

Fisso incredula quei solchi con un velo di inquietudine.

Come è possibile?

Chiudo le ante dell'armadio e mi sdraio sul letto.

Devo smetterla di pensarci.

Magari è solo lo stress della scuola, tutto qui, mi sto spaventando ma in realtà è solo un gatto, un procione.

Spengo la luce e mi infilo sotto le coperte.

Il rumore ricomincia debole.

Siamo solo ombreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora