Profumo

18 10 2
                                    

Prima di togliermi la sua maglietta mi fermo ad odorarla. La custodisco gelosamente e la indosso ogni notte da quando sono qui. E' calda e soffice e sa di lui. Mi sembra di averlo accanto, di essere protetta dalle sue braccia. Non esiste nulla di meglio che dormire con questa addosso e con lui. Sembra di stare in paradiso.
Rientro in camera. Gabriel è seduto sul letto e giocherella con la mia molletta.
<<Dovrei riprenderla>> dico seria. Ma forse non troppo.
<<Perché mai?>> chiede lui sbigottito.
<<Perché ieri ti sei comportato male>> dico e lui la rimette nel portafoglio e poi mi guarda con aria di sfida.
<<Ammettilo che ti piaccio anche per il mio caratteraccio>> dice mostrando un gran sorriso.
<<Niente affatto>> mento.
<<Non ti credo nemmeno un po'>> dice e io allarga il sorriso. Ha ragione. Ricordo ancora Bianca che mi dice che mi brillavano gli occhi quando mi lamentavo di lui. E' che mi sono innamorata per prima cosa delle sue giornate no, dei suoi bruschi modi di fare, delle sue lune storte, della sua freddezza. Una volta ho letto da qualche parte che quando ti innamori della parte peggiore di qualcuno sei finita perché non puoi più tornare indietro. Non ne capivo il significato, ma ora l'ho capito. E' dannatamente vero questo..

La mattina e il pranzo sono volati. Gabriel e Linda hanno bisticciato come al solito. Io e Bianca li guardavamo e non ci capacitavamo di come non si siano ancora mai ammazzati prima d'ora. Hanno questa capacità di litigare e poi una secondo dopo ridere e scherzare insieme. Bianca poi è andata a lezione.
<<Andiamo anche noi Gabriel?>> chiede Linda.
<<Arrivo subito>> dice facendole segno con la mano. Lei ride e se ne va.
<<Ti devi vedere con Yuri?>> mi chiede cercando di stare calmo. E' divertente.
<<Si>> dico sperando che non faccia la stessa sceneggiata di ieri. Lui guarda per terra.
<<Farai il bravo vero?>> chiedo.
<<Solo perché me lo chiedi tu>> dice lui avvicinandosi a me.
<<Promesso?>> chiedo facendoli vedere il mignolo.
<<Promesso>> risponde intrecciando il suo mignolo al mio. Faccio per andarmene.
<<Aspetta!>> dice afferrandomi per un braccio e trascinandomi a lui. Mi abbraccia e io ricambio sentendolo irrigidirsi. Strano..
<<Cosa c'è?>> chiedo preoccupata.
<<Nulla, volevo solo abbracciarti>> dice per poi lasciarmi andare. Lo guardo un'altra volta, lui sorride e io ricambio. Non vorrei mai lasciarlo, ma so che Yuri mi aspetta. Lo saluto con la mano e me ne vado.
Faccio entrare Yuri nella stanza. Gli faccio segno di sedersi sulla sedia della scrivania. Cominciamo a lavorare. All'improvviso i suoi occhi si spostano sui petali che ho lasciato sul tavolo ieri.
<<Perché hai tenuto la rosa?>> chiede guardandomi. Lo guardo e vedo che la sua espressione è cambiata, non è freddo come ieri.
<<Nessuno mi ha mai regalato una rosa..e poi..sei speciale per me e volevo tenerla>> dico tralasciando la storia di Gabriel. In fondo stava appassendo e alcuni petali erano già caduti. Lui distoglie lo sguardo, è pensieroso. Spero tanto che dica qualcosa. Vorrei tanto parlare con lui come facevamo prima. Ma non dice niente, ricomincia a scrivere e a lavorare sul progetto.
Yuri si alza e fa per andare via. In camera entra Linda e con grande sollievo vedo che è da sola. Li lascio da soli e vado in bagno. Ho bisogno di stare qualche minuto da sola. E' che non mi sono mai trovata in una situazione simile. Non ho mai avuto un amico, non mi sono mai preoccupata di averne uno. Qui l'ho conosciuto e ho capito cosa vuol dire averne uno. Vederlo così lontano e così freddo mi fa male perché sento di aver perso una bella persona, una persona che mi voleva bene e a cui io volevo bene. E il problema è che non so come comportarmi, non voglio importunarlo, ma allo stesso tempo vorrei urlargli di ascoltarmi, di sentire quello che ho da dire.
Esco dal bagno e noto che se ne è andato.
<<Vedrai che un giorno ti perdonerà Sole..>> mi dice Linda dolcemente.
<<Non ne sono così sicura Linda>> rispondo triste.
<<Io invece ne sono sicura, fidati di me, queste cose le capisco>> ribatte lei sicura.
<<Non ti dico che salti mortali ho dovuto fare per non far venire Gabriel qui oggi>> dice buttandosi sul letto.
<<Mi ha promesso che si sarebbe comportato bene>> dico.
<<Si beh, le promesse del tuo amico, quando si tratta di te, non valgono molto>> ribatte sarcastica.
<<Dove sta ora?>> chiedo.
<<Deve studiare. Io invece oggi non ne ho proprio voglia. Andiamo da Bianca?>> chiede ed io annuisco.
Linda apre la porta della camera di Bianca senza nemmeno bussare. E' di famiglia a quanto pare. Rido. Entriamo e con mio grande stupore vedo che Bianca è in videochiamata sul pc con Daniel. Lei, non appena ci vede entrare, si alza e fa per spegnere. Io corro davanti al computer.
<<Quindi ti fai le videochiamate con Bianca e con la tua sorellina no?>> chiedo. Lui sembra imbarazzato.
<<Ciao Sole..speravo di trovarti con lei in realtà>> dice tossendo.
<<Stai bene?>> chiedo preoccupata.
<<Si..un po' di raffreddore>> dice. Guardo Bianca e lei mi sorride. Mi pare un po' strana, ma sicuramente è solo una mia impressione.
<<Ora devo scappare Sole, ho allenamento>> dice staccando la videochiamata senza lasciarmi il tempo di salutarlo.
<<Strano>> dico guardando Bianca che fa spallucce.
<<Accidenti! Non mi avevi detto che tuo fratello era così carino>> dice Linda.
<<Vero Bianca?>> continua. Io la guardo e lei non sa cosa dire. Certo, lei, io e Daniel siamo come 3 fratelli. Non ha quei pensieri verso di lui.

Gabriel mi ha scritto che ha delle cose da fare e che ci troviamo direttamente sta sera al suo dormitorio. Quindi io, Bianca e Linda abbiamo deciso di passare il pomeriggio insieme a parlare di varie cose. Alcune persone entrano nella tua vita senza nemmeno che te ne accorgi e la stravolgono. Linda è una di quelle persone. Le voglio bene, le voglio bene perché piace a Bianca, le voglio bene perché Giordano le vuole bene e soprattutto le voglio bene perché è la migliore amica di Gabriel, perché è evidente che lui senza di lei non è niente. Le persone più inaspettate sono quelle che poi ti sorprendono di più.

Mi avvicino al dormitorio di Gabriel. Suppongo sia in camera. Suono e quando la porta si apre non vedo il mio Gabriel, ma un ragazzo biondo che già ho visto durante la festa dell'altra volta. Mi fa entrare.
<<Ciao>> dice allargando il sorriso.
<<Ciao>> dico perplessa.
<<Vuoi qualcosa da bere?>> chiede con uno strano tono di voce. No, vorrei solo andare in camera.
<<No, no grazie>> balbetto.
<<Ma dimmi un po', tu e Gabriel siete fidanzati?>> chiede malizioso. Non mi piace come mi sta guardando. Non mi piace nemmeno la domanda che mi sta facendo. Sto per rispondere, ma entra Gabriel e lo sconosciuto si volatilizza.
<<Ciao!>> dico. Gabriel mi fa segno con la testa e poi si dirige di sopra. Che ha adesso?
Entriamo in camera e lo vedo freddo.
<<Che c'è?>> chiedo.
<<Non ti avevo detto di aspettare fuori?>> chiede arrabbiato.
<<Mi è passato di mente>> rispondo. Qual è il problema? Lui alza gli occhi al cielo. Non ho proprio voglia di litigare con lui oggi.
Mi siedo sulla sedia della sua scrivania e prendo la foto di lui e Giordano. Giordano mi manca.
<<Domani se vuoi andiamo da lui>> dice Gabriel. Io annuisco. Ricordo l'altro giorno. Tommaso, la mamma..Gabriel somiglia molto alla mamma. Lei è stata così dolce con me. Stava male, si vedeva, ma nonostante questo non ha mai smesso di sorridere. E' una bella famiglia la loro. Linda ama la mamma di Gabriel come se fosse la sua. Tommaso è molto premuroso con tutti. Giordano, nonostante non lo mostri, vuole bene a tutti loro. Mi sono trovata bene e non vedo l'ora di tornarci.
Prendo la foto di lui e Linda. Lui non sorride, mentre Linda ha un sorriso a 32 denti. Rido. Gabriel si alza e si avvicina a me. Poggia le mani sulle mie spalle.
<<Cosa c'è da ridere?>> chiede e io punto il dito sulla faccia di Linda in contraddizione con la sua.
<<Quando vi siete fatti questa foto?>> chiedo curiosa.
<<Odio farmi le foto>> dice secco lui.
<<Non l'avrei mai detto>> scherzo.
<<E' un regalo di Linda per un mio compleanno, mi ha costretto a fare questa foto>> ribatte.
<<E' molto carina>> dico.  Vorrei una foto con Gabriel anche io, stavo pensando che non ne ho nemmeno una. Vorrei farla con la mia polaroid. Le foto vanno fatte solo se ci sono dei bei momenti da immortalare o belle persone da ricordare. 

Ci sistemiamo a letto.

<<Hai tatuaggi sulla schiena?>> chiedo. Lui si irrigidisce all'istante. Perché? Cosa ho detto? Per un momento è come se fosse perso tra i suoi pensieri.
<<No>> dice in modo freddo. Un no, un secco no. Lo guardo, ma capisco all'istante che non ha intenzione di dire nient'altro. I suoi tatuaggi sono delle storie, l'ho capito. Ho capito anche che fin'ora non mi ha detto tutto, ma ho capito anche che si è sforzato di dire quello che ha detto. Lo voglio apprezzare. Voglio solo sapere se c'è un po' di luce da qualche parte sulla sua pelle.
<<C'è un ricordo bello qui?>> gli chiedo indicando i suoi tatuaggi.
<<C'è Giordano..>> sussurra. Si, ma a parte questo, c'è un ricordo speciale? Lo guardo, sperando che aggiunga qualcosa. Lui mi guarda prendendo un respiro profondo.
<<No Sole, non ancora..ma un giorno si, ci sarà forse>> dice con gli occhi tristi. Accidenti..
<<Hai mai pensato di farti dei tatuaggi?>> chiede incuriosito.
<<Non ci ho mai pensato, ma forse mi piacerebbe>> dico. Lui sorride.
<<Promettimi che se un giorno lo vorrai fare mi porterai con te>> dice e io non posso fare a meno di sorridere. Parla sempre di un futuro come se fosse certo che un futuro per noi ci sia. E' bello. Intrecciamo i mignoli come abbiamo fatto sta mattina. 

Ci abbracciamo e Gabriel si addormenta poco dopo. Io, qui, con lui, con la sua maglietta impregnata di lui. Questa maglietta sa di coccole, di abbracci, di rifugio, di casa. Questo profumo, il mio preferito. Solo un profumo per sentire i brividi. Quando non sono con lui sento il suo profumo addosso ed è come se fosse inciso nella mia anima e nella mia pelle. Mi siedo davanti alla finestra e mi annuso. Sento lui, respiro lui. Ricordo questo odore alla perfezione, mi resta sulla pelle, si mescola con il mio e lui c'è anche quando non c'è. Questo profumo mi riporta in vita. Penso che Gabriel profumi di una fragranza che mi piacerà sempre.

In due il buio fa meno pauraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora