CAPITOLO 27: IL DADO È TRATTO

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Point of view Nives

Mi svegliai di soprassalto. Avevo di nuovo sognato di incontrare la Dea Luna e come la scorsa volta mi aveva consigliato di fare in fretta a partire. Mi aveva rivelato di essere mia Madre, ma facevo ancora fatica a pensare a lei come tale e allo stesso tempo però mi rendevo anche conto che aveva ragione. Non c'era tempo da perdere ed io ne avevo già perso abbastanza, forse credendo di averne o forse troppo sconcertata dalle ultime scoperte.

Mi stropicciai gli occhi e mi guardai attorno. Ero ancora nella grotta ed Aaron, di fianco a me, trasformato in lupo mi teneva al caldo. I suoi splendidi occhi azzurro ghiaccio mi stavano già guardando ed io di rimando gli accarezzai il muso, nero come tutto il resto del corpo. I suoi due zaffiri si chiusero e lui inclinò il suo testone peloso di lato come per godersi il momento.

Dopo un po' riaprì gli occhi. "Sento che sei ancora preoccupata."

Voleva una spiegazione ed io decisi che era ora di dargliela, ma ogni cosa al suo giusto tempo. Premetti la mia fonte sulla sua e presi il suo muso tra le mani. «Prometto che a breve ti racconterò tutto, ma è giusto che anche gli altri sentano cosa ho da dire.»

-*-*-

Ci trovavamo tutti riuniti nel salotto della casa dove avevo passato le ultime settimane da quando ero stata trovata nel bosco, tranne per quei giorni in cui ero stata fatta prigioniera. In quella stanza erano radunate tutte le persone che avevo imparato ad apprezzare ed amare da allora, Aaron, Luke, James, Cassidy, chi dovevo ancora conoscere bene, come Marco, il padre di Aaron e Luke, e chi avevo ritrovato per la via, Sebastian, il fratello che credevo morto. Uno tra loro però mi lasciò del tutto sorpresa con la sua presenza, si trattava di Ben, il medico del branco. Con tutti gli avvenimenti che erano successi, i miei allenamenti nascosti con Luke, il rapimento mio e di James, il fratello ritrovato ed infine quello strano sogno, mi ero completamente dimenticata di lui e per quello mi sentii molto in colpa. Avrei voluto andare a trovarlo subito uno volta tornata nel branco, ma come al solito ero stata troppo impegnata, fu per questo che lasciai il fianco di Aaron e corsi da lui ad abbracciarlo.

«Avrei voluto venire a salutarti prima, mi dispiace» dissi contro il suo petto.

La sua stretta era rassicurante. «Lo so, non ti preoccupare. Ho avuto molto da fare anch'io con tutti questi feriti.» Il suo sorriso era caldo, ciò significava che non era arrabbiato.

Mi guardai intorno. «Come mai sei qui anche tu?»

«Hai detto che volevi parlare a tutti noi, così ho pensato che volessi vedere anche Benjamin.» Era stato Marco a rispondermi. Lo ringraziai con lo sguardo. Benjamin? Pensai, quindi era questo il suo vero nome?

Tornai al fianco di Aaron. Contai i presenti: 8 persone me compresa. Guardai uno ad uno i volti che in un modo o nell'altro mi avevano aiutato nell'ultimo periodo. Mi soffermai sul volto di Sebastian, sembrava parecchio agitato e mi resi conto che non avevamo più avuto modo di parlare da quando eravamo arrivati qui.

Presi un respiro profondo. «Allora siete tutti qui riuniti oggi perché vi devo parlare di una cosa importante.»

Fu con questo incipit che raccontai loro le ultime scoperte che avevo fatto. Parlai del sogno che avevo avuto, della Dea Luna che affermava di essere mia Madre e che non era solo la Dea dei lupi, ma quella di tutti i mutaforma, quindi draghi compresi. Spiegai che io ero venuta al mondo perché avevo un destino da compiere, una missione da portare a termine, ovvero salvare la mia antica razza dal Male, che poi era rappresentato da quelli da cui ero stata catturata. Loro erano esseri umani che avevano iniziato a bere il nostro sangue per aumentare la durata della loro vita e da allora come sanguisughe non potevano più farne a meno, così da secoli ci catturavano e ci torturavano, ci studiavano e, quando non eravamo più utili, ci uccidevano. Era così che avevano quasi causato l'estinzione della nostra specie. Io avevo il compito di fermare tutto questo, ma per riuscirci sarei dovuta andare a nord da un altro clan di draghi che si stavano già organizzando per la guerra e avrei dovuto condurli in battaglia.

Luna di AlabastroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora