CAPITOLO 1

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Non ci potevo credere: Denise e Paul mi avevano appena detto che tra meno di un paio di mesi loro, i figli Nick e Joe, la mia migliore amica Mar e io avremmo fatto una crociera di un mese nelle acque dell'Oceano Atlantico. Era un sogno!

Non appena sentii la notizia mi misi a urlare e saltare per tutto il soggiorno di casa Jonas, facendo cadere dai tavolini alcune riviste e non prestando attenzione a Nick, il quale mi continuava a ripetere di stare calma; appena fui abbastanza vicina a lui, gli saltai addosso e lo abbracciai, più euforica che mai. Sentendo le mie urla, sbucarono dalla scala Joe e Mar che, vedendomi, si guardarono e dissero contemporaneamente:

"Lo ha saputo anche lei"

"Come lo ha saputo anche lei? Ero l'unica a non saperlo?" dissi calmandomi e allontanandomi un po' dal mio amico.

"Beh..."

"Nicholas Jerry Jonas, perché diamine non me lo hai detto?" gli chiesi, iniziando a picchiarlo sul braccio. Subito però venne suo padre a difenderlo:

"Fede, siamo stati io e Denise ad impedire ai ragazzi di dirtelo, volevamo farti una sorpresa; pensa che Mar ogni giorno mi implorava per dirtelo il prima possibile"

"Ah. In questo caso scusa, ricciolo, per la mia reazione" gli dissi, scompigliandogli i capelli come facevo sempre.

"Sei veramente strana, però ti voglio bene, fragola"

"Se fossi normale sarebbe tutto più noioso. Comunque ti voglio bene anche io"

"Se avete finito con questo momento romantico possiamo andare a mangiare? Ho una fame tremenda" si intromise Joe.

"Sei sempre il solito, Danger; dai andiamo, prima che si metta a piangere come un bambino di due anni" disse Mar spingendolo verso la cucina.

Amavo davvero tanto il rapporto che avevamo noi quattro. Eravamo tutti vicini di casa; i miei genitori erano italiani, ma si trasferirono a Los Angeles quando mia mamma era incinta di me; fecero subito amicizia con la famiglia Jonas, quindi io, Nick e Joe crescemmo insieme, proprio come tre fratelli. Sei anni dopo la mia nascita e quella di Nick, arrivò in città Mar e, non conoscendo nessuno, iniziò a fare amicizia con noi. I suoi genitori e i miei avevano sempre molto lavoro da fare, quindi stavano poco tempo a casa e, di conseguenza, io e lei andavamo dai Jonas, la nostra seconda famiglia.

"Ma i miei genitori lo sanno di questo viaggio? Vengono anche loro? Quante valigie posso portare? Mio Dio, posso portare la mia chitarra, vero? E..." iniziai a porre domande a raffica.

"Fede, stai calma, dobbiamo partire per una crociera di un mese, non per un anno!" mi bloccò Nick "Innanzitutto, i tuoi devono fare un importante viaggio di lavoro e, sapendo che stavamo organizzando una vacanza, ci hanno chiesto se potevi venire con noi; puoi portare solo una valigia e il bagaglio a mano; tranquilla, abbiamo chiesto se potevi portare la chitarra e hanno acconsentito. Tu devi solo rilassarti, stanno già pensando a tutto i miei genitori"

"Okay... adesso andiamo a vedere un film?"

"Sì! I ragazzi ci avevano promesso che avremmo rivisto Camp Rock!"

"È vero! Hai ragione Mar, dai andiamo!"

"Arriviamo" dissero con poca voglia i due fratelli.

Finito di guardare il film, andammo tutti a dormire, Nick e Joe nelle loro camere e io e Mar nella camera degli ospiti, che ormai era diventata nostra.

Best Friends? ...Maybe something more. [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora