CAPITOLO 11

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JOE’S POV
Non ci potevo credere: la cena di gala sarebbe stata la sera e né io né Mar avevamo organizzato niente. Così, finita la colazione, la chiamai e ci allontanammo da Nick e Fede. Capì al volo di cosa si trattasse e mi disse che per attuare il piano non dovevamo farci vedere da nessuno, ma non appena stavamo per andare da qualche altra parte, arrivarono di corsa Sophie e Samantha.

“Scusa Joe, possiamo rubarti un secondo Mar? È urgente”

“Sophie, veramente noi...”

“Perfetto, grazie mille” e me la portarono via; ma prima che se ne andasse mimò un oggi pomeriggio.

Sequestrarono anche Fede, così rimanemmo solo io e Nick, entrambi con uno sguardo allibito.

“Senti, è un po’ che non passiamo del tempo tra fratelli” disse.

“Hai ragione bro, che ne dici se stamattina facciamo qualcosa solo noi due?”

“Sì dai, ma perché oggi pomeriggio no?

“Ho da fare una cosa con Mar”

“Ah sì? Vuoi per caso dirle che è l’amore della tua vita, che non riesci a stare un minuto senza di lei e poi smack smack?” rise, seguito a ruota da me.

“Smettila; tu, piuttosto, cosa intendi fare con la tua Fede?” gli chiesi mentre andavamo ai tavoli da ping-pong.

“È complicato. Insomma, lei è arrabbiata con me e io non so come farmi perdonare”

“Potresti stare lontano da Crystal, sai che non può nemmeno guardarla che si scatenano dentro di lei istinti omicidi”

“Ma è mia amica; non posso così, di punto in bianco, dirle Ehi, non possiamo più essere amici perché sono innamorato di Fede ”

“E perché no? È la verità”

“Joe, non mi sei d’aiuto”

“Senti, fidati della vita; sono sicuro che stasera alla cena di gala accadrà qualcosa” dissi con un’aria da filosofo.

“Guarda, adesso non fare quello che predice il futuro e pensa a quale tattica userai oggi per perdere ancora” disse Nick prendendo in mano la racchetta e la pallina.

Anche in questa partita si rivelò molto competitivo, ma nonostante questo riuscii a vincere.

MAR’S POV
Sophie e Sam mi portarono via da Joe, poi prelevarono anche Fede e ci trascinarono nella hall della nave, ai nostri soliti divanetti. La prima era molto euforica, così dissi:

“Sophie, come mai sei così felice?”

“Allora, praticamente io e Sam ci siamo svegliate alla solita ora, ci siamo lavate, poi ci siamo vestite, come ogni giorno; sono uscita sul balconcino per vedere come era il tempo: c’era una brezza fantastica, il mare era calmo, vedevo in lontananza una decina di delfini che saltavano...”

“Arriva al punto” la interruppe curiosa Fede.

“Era per dare un tocco più romantico, da film. Comunque, hanno bussato alla porta ed è andata ad aprire Sam; io avevo sempre le spalle alla finestra e pensavo fosse entrato Leo per prendere la sua fidanzatina” la bruna arrossì e ridacchiò.

“Sono uscita dalla stanza con lui” disse prima di far continuare Sophie.

“Io invece ho sentito la porta-finestra aprirsi, mi sono girata e mi sono trovata faccia a faccia con Tom”

Eravamo tutte e due con le orecchie più aperte di quelle di Dumbo, Sophie si fermò un secondo e poi continuò.

“Ha richiuso la finestra e mi ha guardato per un po’; io ero incantata da quei fantastici occhi, lo stavo mangiando con lo sguardo, era così bello, con quella maglietta verde...”

Best Friends? ...Maybe something more. [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora