«E fu così che Oruo si pisciò addosso durante la sua prima spedizione» concluse Erd, gioviale, innescando l'ilarità generale.
«Bah, stronzate!» protestò Oruo, visibilmente imbarazzato. «Comunque quel gigante aveva davvero una spaventosa faccia del cazzo, non puoi negarlo. E poi ricordavo che fosse stata Petra a farsela addosso».
«Questo non è affatto vero!» sbottò lei, indignata.
«Tch. Certo che sì, Petruccia cara, lo ricordo bene».
«Ah, Oruo, sei tutto meno che un galantuomo» commentò Gunther, le braccia incrociate e strette al petto. «Ci vuole del tatto con le signore, soprattutto quelle cui vai dietro».
«Che vai blaterando?»
«Già, che vai blaterando? Io non ho bisogno del tatto di nessuno. Prego, Oruo, continua pure a mentire spudoratamente per salvare la tua pellaccia, così magari arrivi a morderti la lingua» aggiunse poi Petra, guardando in cagnesco il compagno d'armi.
«Tch. Non ti scaldare tanto, era normale avere paura la prima volta, anche se c'ero io a proteggerti in ogni caso».
«C'era il capitano Levi, ecco chi c'era!» replicò lei. «Saremmo morti entrambi per la tua stupidità e la tua vanagloria se non fosse venuto a darmi una mano mentre ti facevi stritolare come un'idiota».
«Ahi, ahi, qui Petra non ha tutti i torti» ridacchiò Erd.
«Saremmo morti entrambi perché eri troppo preoccupata a piangere per me, tesoro, invece di pensare a qualcosa di utile. Ti avevo solo messa alla prova».
«Ah, è così? Senti, senti... ma chi me lo fa fare di darti pure retta!»
Il rombo di un tuono spaventoso squarciò l'aria, facendo sobbalzare Petra sulla sedia della sala da pranzo e zittendo temporaneamente la squadra Levi. Pioveva a dirotto da un paio d'ore: i lampi illuminavano a intermittenza gli ambienti del castello, e le finestre vibravano per il loro assordante frastuono.
«Mi chiedo che fine abbia fatto il capitano» sospirò Petra. «Se non è nella sua stanza, dove può essersi cacciato con questo temporale?»
«Chi lo sa? Quell'uomo è tutto un mistero» replicò Erd, scrollando le spalle.
«Ciò che mi preoccupa veramente è questo temporale di merda. Guarda come il capitano ci farà pulire tutto il fango dai gradoni esterni» bofonchiò Oruo, per poi bere un sorso del tè che Petra aveva preparato per scaldare i corpi dei suoi compagni di squadra intorpiditi dal freddo. «Dobbiamo stare attenti a non far entrare neanche una macchia di fango all'interno, domani. Saremmo costretti a ripulire tutto da cima a fondo».
Quella lingua lunga di Oruo non aveva tutti i torti: aveva l'esperienza dalla sua. Non era certo il primo temporale cui la squadra Levi avesse mai assistito e tutti sapevano bene quali fossero le conseguenze di acquazzoni del genere. Il capitano non era tipo da perdonare le calamità naturali.
«Ti preoccupi per un po' di fango quando non hai idea di dove sia finito il capitano Levi? Sei proprio ottuso, Oruo» lo rimproverò Petra.
«Petruccia, non ti starai preoccupando eccessivamente?» replicò lui, ghignando maliziosamente.
«Che cosa vorresti dire?» chiese lei, sfoderando uno sguardo di fuoco. «E smettila di chiamarmi "Petruccia"».
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It Happened Quiet || Rivetra
FanfictionUna piccola Rivetra per allietare i cuori di persone che shippano questi due bei personaggi. •Dal testo: "Petra tacque e lo guardò con attenzione, cercando invano di afferrare la sua natura sfuggente. Con un sospiro si alzò dalla sedia e si piegò da...