Capitolo 8

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«I can't believe the things you said, right now I wish that you would try, try to stay near me, try to be near me before I cry, 'cause I am gonna need a well to catch the pain and lift the spell, like you won't hear me, can you try to heal me? Before I cry, hurry up, hurry up before I lose you, hurry up, hurry up before you lose me too, hurry up, hurry up before I change my mind.»

Capitolo 8

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Capitolo 8

Londra, Regno Unito. Ottobre 2020

Georgia's P.O.V.

Mi sembra assurdo che sia già arrivato ottobre.

Quando, un'ora fa, mi sono svegliata stavo letteralmente gelando nonostante le coperte, oggi è il mio giorno libero, quindi nell'attesa che Harry arrivasse per riportare a casa le bambine, mi sono concessa un bagno caldo e ho indossato un maglione largo e dei leggings un po' più pesanti.
Sono appena scesa in cucina e dopo aver dato da mangiare a Daisy, come prima cosa metto a bollire dell'acqua per preparare il mio tè nero alla vaniglia, dopodiché comincio ad apparecchiare la tavola e preparo dei pancakes per Emily e Rosie, saranno qui da un momento all'altro, quindi vorrei far trovare loro la colazione già pronta.

Una volta pronti, passo i pancakes dalla padella in un vassoio, poi raggiungo il frigo per prendere un cartone di latte, ma prima che possa raggiungere il tavolo, il campanello suona.
Poso quindi il cartone di latte sul ripiano della cucina e mi affretto a raggiungere l'ingresso, poi apro la porta

-mamma!- Emily e Rosie mi abbracciano e corrono in casa subito dopo, poi però il mio sguardo cade su Harry

-ciao..- accenno un sorriso

-ciao- lui ricambia il sorriso
-io uhm, forse è meglio che vada, ci vediamo  la prossima settimana, d'accordo?- afferma indietreggiando

-Harry, aspetta- lo fermo, lui si volta verso di me e mi scruta confuso, i nostri occhi si incontrano
-ti.. uh, insomma, ho appena finito di preparare la colazione, ti va di restare?- domando titubante, ma quando le labbra del riccio si piegano in un sorriso accennato, non posso fare a meno di reagire allo stesso modo.

 uh, insomma, ho appena finito di preparare la colazione, ti va di restare?- domando titubante, ma quando le labbra del riccio si piegano in un sorriso accennato, non posso fare a meno di reagire allo stesso modo

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