Fire On Fire [h.s.]

Capitolo 39

«Do you know how to realise? I'm willing to give it all that I got just to know I will make it out with you, maybe just one minute more could have saved what you are crying for, but I'm gone and it's not because of you, you don't have to worry about the things you could have done that night, it was my moment not just something that I could decide, it didn't happen just because you didn't stop my ride.»

Capitolo 39

Londra, Regno Unito. Gennaio 2021

Georgia's P.O.V.

Harry è in sala operatoria ormai da nove ore.

Io e gli altri siamo rimasti qui, immobili sulle sedie in sala d'aspetto, in attesa di notizie che ancora non riescono a darci.
Emily e Rosie sono a casa con mia madre ora, mentre Noah ci ha raggiunti, anche Anne e Gemma sono qui, e sono a pezzi, esattamente come me.
Tutto questo è un fulmine a ciel sereno, dopo anni finalmente le cose avevano preso la giusta piega, tutto stava andando perfettamente, forse troppo bene per essere reale, ma tutto mi sarei aspettata meno che questo.

Non ho smesso di piangere neppure per un istante, mi scoppia la testa e ho così tanta paura.
Sono terrorizzata alla sola idea di perderlo, perché non posso, non posso perderlo, senza di lui la mia vita sarebbe finita, non potrei mai rialzarmi, non potrei mai andare avanti, non potrei mai superare un dolore così grande.
A causa dei miei pensieri negativi, scoppio in un pianto improvviso, rompendo il silenzio in sala, e a causa mia, anche Anne ricomincia a piangere, Noah si avvicina alla sedia su cui sono seduta e si abbassa alla mia altezza

-hey..- sussurra posando le mani sul mio viso, ma io non faccio che piangere ancor di più
-hey, no, no, vieni qui- Noah avvolge le braccia attorno al mio corpo e mi attira in un abbraccio, mentre io continuo a singhiozzare in preda al panico
-andrà tutto bene, Georgia, vedrai che andrà tutto bene, ce la farà..- ripete sottovoce al mio orecchio, mentre accarezza dolcemente la mia schiena cercando di calmarmi.

-Ho così tanta paura di perderlo, Noah..- confesso singhiozzando

-non accadrà, Harry è forte, ce la farà..- tenta di rassicurarmi, ma la suoneria del cellulare di mio padre rompe nuovamente il silenzio causato dalla tensione e tutti i nostri sguardi cadono su di lui, lo sentiamo bisbigliare qualcosa, poi annuire e chiudere la chiamata.
Zac è con Gemma, mentre Hailey cerca di confortare Anne, quindi mio padre fa cenno a Matt di seguirlo e mi si avvicinano

-tesoro..- sussurra mio padre, allora Noah scioglie l'abbraccio e si siede di fianco a me
-so che ora parlare di quel che è successo è l'ultima cosa di cui hai bisogno, ma dobbiamo capire cos'è successo e sai come funziona, quindi dobbiamo farti qualche domanda..- spiega quasi sottovoce sedendosi di fianco a me, Matt intanto ci copre per evitare che gli altri sentano troppo

-l-lo so..- mugolo asciugando il mio viso con il dorso delle mani, Matt annuisce posando una mano sulla mia spalla in segno di vicinanza

-allora.. che tu sappia, c'è qualcuno con cui Harry aveva litigato? O che avrebbe potuto fargli del male?- domanda, e d'impulso io scuoto la testa in segno negativo, poi però, l'espressione sul mio volto cambia ed impallidisco di colpo, i miei occhi finiscono nel vuoto e sento il respiro mancare

-Georgia..?- Noah sfiora la mia schiena con una mano e china leggermente la testa cercando di capire cosa mi stia succedendo

-è.. è tutta colpa mia..- sussurro a corto di fiato mentre i miei occhi si riempiono nuovamente di lacrime
-è t-tutta colpa mia..!- singhiozzo portando una mano a coprirmi le labbra
-T-Thiago- sussurro con un fil di voce, e tutti corrugano la fronte confusi

-Thiago?- domanda Matt

-i-io.. Dio, io avrei dovuto denunciarlo domattina.. è tutta colpa mia, a-avrei dovuto farlo prima, avrei dovuto raccontare tutto, avrei dovuto..-

-denunciare cosa?- domanda mio padre confuso

-l-lui era geloso di Harry, mi ha picchiata, e.. ed io volevo avere tutte le prove prima di denunciarlo, v-volevo che fosse indifendibile, ma se non avessi atteso così tanto, se solo avessi subito..-

-figlio di puttana- ringhia mio padre a denti stretti, faticando a mantenere la calma, Matt lo tiene fermo nonostante non sia meno furioso di lui

-la pistola era.. era una calibro nove, come le nostre..- noto soltanto adesso
-e lui non era di turno, avrebbe avuto tutto il tempo di.. oh mio Dio, è colpa mia.. s-sono stata io a causare tutto questo- incapace di controllarmi scoppio a piangere improvvisamente, Noah mi stringe tra le sue braccia e tutti sono visibilmente scossi, Zac ed Hailey corrono verso di noi

-ho parlato con la mamma, l-le bambine sono traumatizzate..- ci informa distrutta, e il mio cuore va in frantumi, perché mi sento così dannatamente in colpa, se solo avessi denunciato tutto prima, se solo avessi evitato di raccogliere tutte le prove necessarie da sola, tutto questo non sarebbe successo, se io non avessi cominciato a frequentare Thiago, se avessi ragionato un po' di più..
La vita di Harry è appesa ad un filo, ed è solo colpa mia.

-Aspetteremo un po', ma dovremo parlare anche con loro..- sussurra mio padre
-ora però, Matt vieni con me, andiamo a cercare quel figlio di puttana, prima che sia troppo tardi- senza aggiungere altro mio padre e mio fratello vanno via, mentre Hailey si abbassa stringendomi tra le sue braccia

-mi dispiace tanto..- sussurra tenendomi stretta a sé

-è tutta c-colpa mia..- singhiozzo, ma Noah mi interrompe

-non azzardarti neppure a pensarlo, non è colpa tua, Georgia- afferma serio

-non avresti potuto evitarlo, volevi soltanto avere tutte le prove necessarie, senza quelle Thiago sarebbe comunque rimasto in libertà, non avresti potuto fare nulla per evitarlo- cerca di rassicurarmi mia sorella

-a-avrei potuto evitare di frequentarlo..- piagnucolo

-non potevi saperlo- mi corregge Noah, ma la nostra conversazione viene interrotta quando vedo Gemma ed Anne avvicinarsi a noi.

Sollevando lo sguardo verso di loro, i miei sensi di colpa aumentano a dismisura, Gemma si limita a rivolgermi uni sguardo, incapace di trattenere le lacrime, mentre Anne si abbassa lentamente alla mia altezza, singhiozzando esattamente come me

-m-mi dispiace t-tanto, Anne.. è tutta colpa mia..- piagnucolo, ma la donna davanti a me scuote vigorosamente la testa in segno negativo e mi attira tra le sue braccia

-n-no, tesoro mio, non colpevolizzarti, tu non hai nessuna c-colpa..- mugola, ed io mi stringo maggiormente nel nostro abbraccio, mentre entrambe non facciamo che piangere
-s-sono certa che andrà tutto bene, H ce la farà..- prego che sia così.

SPAZIO AUTRICE

Ehilà!
Cosa ne pensate del capitolo? Votate e commentate se vi va, fatemi sapere la vostra opinione, ci tengo sempre tantissimo, aggiorno presto. 💘

All my love. G