«I do swear that I'll always be there, I'd give anything and everything and I will always care, through weakness and strength, happiness and sorrow, for better, for worse, I will love you with every beat of my heart.»
Capitolo 43
Londra, Regno Unito. Gennaio 2021
Georgia's P.O.V.
Sono ormai un paio di settimane che Harry è in coma, e per ora non ci sono stati miglioramenti, tutto statico.
L'unica cosa differente è l'aver sostituito l'intubazione con una maschera d'ossigeno.
Per quanto riguarda Thiago invece, beh, le prove che avevo raccolto per la mia aggressione non hanno fatto che aumentare gli anni di condanna per tentato omicidio, preterintezionale tra l'altro, quindi sono certa che non vedrà la luce del sole per un bel po' di tempo, in particolare perché se a commettere crimini del genere è un agente d'intelligence, la prassi non è esattamente gentile e comprensiva.Questa mattina sono arrivata in ospedale prima del solito, mio padre, Matt, Hailey e Zac sono a lavoro in dipartimento, mia mamma è qui per stare vicina sia a me, che ad Anne e Gemma, e le mie bambine sono qui con noi.
-Vi va un tè? Un caffè? Qualcosa dal bar qui sotto?- offre Noah avvicinandocisi
-i-io uh, potrei avere un succo alla mela, per favore?- domanda Rosie dolcemente
-anch'io zio Noah, per favore- si unisce Emily, lui rivolge loro un sorriso, poi annuisce
-e per la mamma?- domanda incrociando il mio sguardo
-nulla, ma grazie comunque- alla mia risposta però Noah alza gli occhi al cielo
-quant'è che non mangi?- domanda
-non.. non molto- mento, e basta guardarmi per accorgersene
-d'accordo, allora torno subito con i due succhi, un caffè per me, una brioche e del tè per te- afferma obbligandomi a fare colazione, io accenno un leggero sorriso, poi poso un bacio sulla sua guancia prima di lasciarlo andare
-grazie, Noah..- sussurro al suo orecchio, ma lui si limita a sorridermi e va via per raggiungere il bar al piano di sotto.
Io prendo per mano Emily e Rosie e dopo aver salutato gli altri, ci dirigiamo verso la stanza di Harry, in silenzio entriamo e chiudiamo la porta alle nostre spalle.
E non posso negarlo, ogni mattina, nonostante sia ormai una routine vederlo in queste condizioni, ogni mattina mi sento sempre come la prima volta che sono entrata in questa stanza, ed è straziante.
Pian piano ci avviciniamo al letto, io mi siedo di fianco a lui, su una sedia, mentre le bambine si siedono rispettivamente su un bordo e sull'altro del materasso
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Fire On Fire [h.s.]
Fanfiction❝Possiamo chiudere con il passato, ma il passato non chiude con noi.❞ - William Shakespeare • • • Tutti i diritti sono riservati, è vietato copiare qualunque parte della trama e della storia, sia totalmente che parzialmente. // copyright all rights...